Come i lettori, in modo particolare gli amanti dell’automobilismo, hanno seguito su OK!Mugello, dopo 50 anni ci ha contattato il nipote di Gunther Klass. Klass è il pilota della Ferrari che morì nel luglio del 1967 sul Passo del Giogo durante il Circuito del Mugello, e il messaggio del nipote ha suscitato i ricordi in tutti coloro (giornalisti, scrittori, dirigenti, soci di varie Società Automobilistiche, tanti appassionati, addirittura il giovanissimo testimone dell’incidente, etc,etc), che ancora hanno impresso nella mente e nel cuore quell’evento che costà la vita al giovane pilota tedesco. Scritto questo, ecco una nota storica di Pierluigi Guasti, enciclopedia storica dell’automobilismo, inerente proprio all’incidente (Aldo Giovannini)-.
“ - Nella tristezza del fatto accaduto in quel sabato 22 luglio 1967, dopo 53 anni finalmente una bella parentesi, aver contribuito a far pervenire ad un familiare dello sfortunato pilota tedesco una traccia del suo sfortunato passaggio nel nostro Mugello.
Gunter era un pilota esperto in gare su strada, molto probabilmente si era sentito tradito dalla Porsche, al punto di farsi avanti e proporsi alla Ferrari tramite il Direttore Sportivo dell'epoca Franco Lini, che dopo averlo ingaggiato da pochi mesi decise d'impegnarlo al Gran Premio del Mugello del 22-23 luglio1967, dove fu affiancato a Jonathan Williams su una Ferrari Dino 206 SP.
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Va ricordato che Jonathan Williams conosceva molto bene il nostro Circuito per il fatto che l'anno precedente, nel 1966 aveva vinto una gara di Formula 3.
Infatti nel 1966, una tantum, fu organizzata, sempre sul lungo tracciato del Mugello, una gara di 2 giri riservata alle monoposto di F3 che partirono per prime precedendo così i partecipanti al classico GP che di giri ne dovevano compiere 8.
Pertanto Gunter Klass fu costretto a percorrere più giri di prova proprio per memorizzare meglio gli oltre 66 Km del percorso e questa esigenza forse gli fu fatale, anche perché in quel giro utilizzò un "muletto", cioè un modello identico alla vettura da gara numero 19, ma diversa nella struttura, vettura contrassegnata da una T al posto del 19, si diceva che fosse una vettura molto più leggera e forse anche più fragile nella struttura rispetto alla macchina con la quale avrebbe dovuto partire nella gara del giorno successivo.
La decisione del DS Lini nel tardo pomeriggio di quel sabato, fu quella di ritirare la squadra in segno di lutto dalla manifestazione, quindi anche l'altra vettura iscritta dalla Ferrari, la n. 12 dei piloti Ludovico Scarfiotti e Nino Vaccarella dovette abbandonare la manifestazione.
Ricordo molto bene che nella notte di quel sabato, i resti della vettura recuperata al “Favale” (località dove avvenne l’incidente – ndr) furono portati all'interno del cortile del Consorzio Agrario di Scarperia nel viale Matteotti, per gli accertamenti di legge.
Il giorno successivo la gara si svolse regolarmente e fu facile appannaggio delle 2 Porsche ufficiali presenti, i vincitori assoluti furono la coppia Mitter e Schutz con la vettura n.1, mentre si classificarono secondi assoluti Stommelen e Neerpasch con la vettura n. 2, entrambi gli equipaggi su Porsche 910 (8 cilindri 2000 cc).
La loro fu una vittoria scontata ed allo stesso tempo anche triste, queste parole furono anche dichiarate in sede di premiazione nel Palazzo dei Vicari, dal mitico Direttore Sportivo Posche Huschke Von Hanstein, sempre presente in occasione degli appuntamenti sul circuito del Mugello fino a quella edizione del 1967 – “ .
Interessantissimo questo apporto storico, davvero minuzioso dell’amico Pierluigi, il quale ci ha detto che il 19 luglio 2020 molto probabilmente, sarà ricordato il 50 anniversario del Circuito del Mugello che partiva nel viale Kennedy davanti al centro commerciale e un ricordo del pilota Nanni Galli da poco scomparso. Poi se tutto va in porto, ecco anche l’evento sul Passo del Giogo nel ricordo di Gunther Klass. Di questi eventi avremo modo e tempo di riparlare.