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La vera storia del Donatello a Borgo. Particolari di una vicenda 'avventurosa'

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La vera storia del Donatello a Borgo. Particolari di una vicenda 'avventurosa' La vera storia del Donatello a Borgo. Particolari di una vicenda 'avventurosa' © n.c.
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Dopo la pubblicazione di un breve resoconto sul Sito OK!Mugello del nostro direttore Nicola Di Renzone, dopo aver assistito ad una trasmissione in prima serata su Rai 2, dove il dott. Vittorio Sgarbi ha portato a conoscenza questa incredibile storia del busto raffigurante San Lorenzo, patrono della cittadina mugellana, opera del grande Donatello, ovvero Niccolò di Betto Bardi (Firenze1386 – Firenze13 dicembre 1466), uno dei più grandi scultori rinascimentali d’Italia, che fu trafugato dalla Pieve di San Lorenzo nella seconda metà dell’800 (1887/1888), per sostituirlo con un falso,   collocato sopra il portale principale della Pieve, (anche se nella stessa chiesa esiste altro busto di San Lorenzo di autore anonimo di fine ‘700 --  collocato nell’Altare di destra di San Michele Arcangelo), siamo venuti a conoscenza che il busto donatelliano è in mostra al Museo del Teatro della Ragione di Padova, unitamente ad altre opere di Donatello, visitato da centinaia e centinaia di persone che fanno la fila per visionare ed osservare queste sublimi opere del grande scultore fiorentino, fra cui appunto il Busto di San Lorenzo, che era di proprietà della Pieve di Borgo San Lorenzo fin dalle seconda metà del ‘400. Detto questo, in occasione degli eventi che saranno organizzati fra giugno e luglio dal consiglio pastorale in occasione dei festeggiamenti ( che porteremo a conoscenza in un prossimo servizio), del 25 anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Pievano don Maurizio Tagliaferri, sabato 2 luglio 2016, alle ore 21, la chiesa borghigiana aprirà i battenti per un evento davvero straordinario, cioè la “scoperta” del San Lorenzo di Donatello con la relazione del Prof. Francesco Caglioti, Docente alla Normale di Pisa e Docente all’Università Federico II° a Napoli, che ha “scoperto” tutto l’arcano dell’azione truffaldina che portò a scambiare il busto di Donatello con un falso. Dato che ormai la storia è conosciuta, ( mi si dice da fonti ufficiali che quasi 6 milioni di telespettatori seguirono l’intervento di Sgarbi alla Rai e la notizia è stata data in terza pagina dai maggiori quotidiani nazionali) ), molti amici ci hanno chiesto il perchè a Borgo questa clamorosa notizia è sempre rimasta sotto silenzio. Ebbene, ormai dato che non scopriamo più niente, spieghiamo brevemente il motivo, del resto molto semplice e motivato. Circa due anni e mezzo orsono, don Maurizio Tagliaferri ebbe la visita del prof. Francesco Caglioti, che giunse a Borgo San Lorenzo per questa indagine sul Busto di Donatello. Don Maurizio, da poco a Borgo, ci chiamò unitamente a Giuseppe Panchetti; noi per conoscere un po la storia locale e il secondo per essere stato insieme allo scrivente di queste note autore del libro sulla Pieve di San Lorenzo edito nel 1999 in occasione del Millenario della chiesa borghigiana. Panchetti spiegò le sue conoscenze in merito, noi portammo molta e variegata documentazione sia della Pieve che della vita di Monsignor Vittorio Del Corona, pievano ai tempi di questo episodio, insomma in quelle tre o quattro volte che il Docente venne a Borgo, noi gli eravamo vicini e ovviamente affascinati di questa incredibile e straordinaria scoperta, con il “perentorio” (in modo simpatico) di non rilevare niente fino a quando lo stesso Caglioti, non avesse scritto e stilato le sue conclusioni nella rivista specializzata scientifica “ Prospettiva - Rivista di Storia dell’arte antica e moderna”.La rivista è uscita, ottobre 2014,   l’abbiamo sul nostro tavolo unitamente a don Maurizio ed all’amico Panchetti e in quelle 100 ( cento) pagine con oltre duecento immagini fotografiche e iconografiche, fra cui anche quelle che gli consegnammo dal nostro archivio, ecco la storia incredibilmente minuziosa e meticolosa di questa opera d’arte del grande Donatello e come fu …”buggerato” il povero Pievano don Vittorio Del Corona dall’antiquario Bardini (il sacerdote era molto malato, colpito da paralisi progressiva e quindi non in grado di colloquiare e comprendere quello che gli proponeva il suo interlocutore - Del Corona è sepolto nella cappella centrale del cimitero della Misericordia di Borgo San Lorenzo - ndr), il quale vendette il busto donatelliano al Principe del Liechtenstein, collocando un busto falso sopra il portale della Pieve di San Lorenzo, come si nota tutt’ora. La storia, com’è noto, fa come l’olio nell’acqua, torna sempre a galla, ed ecco dopo 130 anni la verità del Busto raffigurante San Lorenzo, opera quattrocentesca di Donatello per una committenza della chiesa borghigiana, molto probabilmente dal Pievano dell’epoca don Jacopo di Giovanni Ugolini (1432) o “incredibilmente” da don Messer Leon Battista Alberti (1447), artista, scultore, architetto, l’autore tanto per citare una sua opera come la facciata della Basilica di Santa Maria a Novella a Firenze. Già, Leon Battista Alberti è stato Rettore della Pieve borghigiana per sei anni (!). L’ultima analisi è quella dell’amico Lanfranco Villani, noto storico locale, il quale nel suo intervento sull’ultimo settimanale de il galletto (sabato 14 maggio 2016), si chiede come mai i grandi storici mugellani non ne hanno mai parlato; è vero quello che scrive Villani. Non se ne trova traccia nella storia ( 1743) di Valentino Felice Mannucci (anzi quando descrive la Pieve il Mannucci ricorda che sopra il portale c’era un grande “osso di balena” inchiavardato); non ne fa menzione don Giuseppe Maria Brocchi, compilatore della storia (1748) della Provincia del Mugello; non ne fa storia prete Lino Chini lo storico per antonomasia del Mugello (1875); non ne fa storia il prof. Francesco Niccolai (1914), nella sua guida Storica Artistica del Mugello ed altri. Insomma del Busto di Donatello non se ne parla, invece c’era, eccome se c’era, forse chissà, sarà in luogo stato nascosto e “inchiavardato”, forse per paura, in qualche nascondiglio dell’antica canonica. Anche questo è, e resta un mistero. Comunque ne sapremo di più il 2 luglio 2016, quando avremo in Borgo quest’ attesa conferenza del prof. Francesco Caglioti.  

 

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Commenti 23
  • Storia di una fregatura. Come il busto di Donatello se ne andò

    […] ha raccontato la vicenda di cui Aldo Giovannini ha gi riferito su Ok Mugello (http://www.okmugello.it/borgo-san-lorenzo/la-vera-storia-del-donatello-borgo-particolari-vicenda-avv… ), avendo egli contribuito in modo concreto alla ricostruzione dei fatti borghigiani insieme con […]

    rispondi a Storia di una fregatura. Come il busto di Donatello se ne andò
    lun 11 luglio 2016 11:00
  • gianni

    Grande notizia per la storia del paese.Per non c' pi.

    rispondi a gianni
    sab 21 maggio 2016 08:52
  • ALFREDO

    Sar presente in Pieve il 2 luglio, grazie all'amico Aldo.

    rispondi a ALFREDO
    sab 21 maggio 2016 09:01
  • Aldo Giovannini

    GRAZIE GENTILE SIGNORA MARIA CRISTINA E TANTI CARI SALUTI DAL MUGELLO

    rispondi a Aldo Giovannini
    ven 20 maggio 2016 08:59
  • Maria Cristina

    Ho letto il suo articolo su ok Mugello. Come al solito interessantissimo. Questo era addirittura una perla rara di storia mugellana. X me, "immigrata" curiosa x natura ed innamorata del Mugello sei veramente una fonte inesauribile di notizie. Grazie Maria Cristina

    rispondi a Maria Cristina
    ven 20 maggio 2016 04:48
  • MARCELLO

    Come sopra scritto e letto alcune lettere, come volevasi dimostrare.invidia

    rispondi a MARCELLO
    ven 20 maggio 2016 03:15
  • Marilisa

    In riferimento al commento di Marisa: In effetti si ha la percezione che molti " sfruttino" il lavoro di Aldo, e soprattutto la sua generosita'nel condividere il suo immenso materiale,senza poi rendergli il giusto merito. Marilisa

    rispondi a Marilisa
    ven 20 maggio 2016 09:41
  • Carolina

    Sar presente a Borgo il 2 luglio p.v. tropppo bello

    rispondi a Carolina
    ven 20 maggio 2016 08:32
  • ENRICO

    Gentile Aldo avevo gi inviato un mio modesto parere ma poi mi sono accorto di aver letto solo la notizia.Ma ora che ho letto tutto spero di poter essere a Borgo il due luglio per ascoltare la relazione cosi tanto chiarificante.Grazie Enrico

    rispondi a ENRICO
    gio 19 maggio 2016 10:04
  • Pier Tommaso

    Interessantissima questa storia, mi faccia sapere i termini della conferenza del 2 luglio... saluti

    rispondi a Pier Tommaso
    gio 19 maggio 2016 09:19
  • Sabrina

    Miticooooo Aldoooo, Grazie per la notizia del nostro Donatello!!! Cercheremo di non mancare il 2 luglio.

    rispondi a Sabrina
    mer 18 maggio 2016 09:36
  • Alvaro

    Notizia fantastica!!!

    rispondi a Alvaro
    mer 18 maggio 2016 09:14
  • Marcello

    Gentile Marisa, ma non l'ha capito che non ha la tessera. No quella del pane!

    rispondi a Marcello
    mer 18 maggio 2016 09:10
  • Marisa

    Io credo che la storia di Borgo e del Mugello senza Aldo Giovannini non si conoscerebbe. Ne sono stata sempre profondamente convinta. Se gli chiedi qualcosa ti narra tutto nei particolari fin dall'inizio. E nessuno lo remunera per questo. Lo fa per amicizia e per amore della storia locale. Ha un archivio storico e una biblioteca che sono la storia del Mugello. Io francamente non ho ancora capito perch solo grazie al suo impegno personale che veniamo a conoscenza dei particolari di fatti storici accaduti nella nostra terra senza che nessun ente preposto, almeno che io sappia, abbia chiesto mai ufficialmente una consulenza, una documentazione, una testimonianza storica che avrebbe arricchito la cultura di tutti.

    rispondi a Marisa
    mer 18 maggio 2016 08:39
  • Marcello

    Troppo buono.

    rispondi a Marcello
    mar 17 maggio 2016 02:29
  • ALDO GIOVANNINI

    Gentile Signor Marcello, nessuno scimmiotta, gentile lettore; ognuno cammina sulla sua strada. L'importante la buona fede, la coerenza, un po di educazione civica e il rispetto. Distinti saluti

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    mar 17 maggio 2016 08:53
  • marcello

    GENTILE SIGNOR ALDO, MOLTI TENTANO DI SCIMMIOTTRLA, MA HANNO VOGLIA DI PEDALARE. COMPLIMENTI E AVANTI COSI'.

    rispondi a marcello
    lun 16 maggio 2016 09:01
  • Giuseppe

    sarebbe stato straordinario se l'opera di Donatello fosse stata ancora a Borgo nella Pieve. prima le visite al Bosco ai Frati per il Cristo Crocifisso poi a Borgo per il busto di San Lorenzo. Il Mugello ne avrebbe guadagnato tanto in senso di presenze.

    rispondi a Giuseppe
    lun 16 maggio 2016 06:39
  • Aldo Giovannini

    Niente da scusarsi Sig. Luigi, ci mancherebbe. Sapesse quante volte accadono questi contrattempi. " chi non fa non falla" dice un vecchio andante. Se non sbaglio lei un lettore preciso e attento, quindi non resta che ringraziarla, anche da parte ovviamente da tutta la Redazione.

    rispondi a Aldo Giovannini
    lun 16 maggio 2016 05:25
  • luigi

    Mi dispiace che il mio commento partito prima della correzione. Volevo dire che " un'opera di Donatello nella Pieve di Borgo, incredibile e straordinaria questa notizia. Non la sapevo, ringrazio come sempre Giovannini e il 2 luglio sar in Pieve". Mi scuso per gli errori nella mia precedente lettera.

    rispondi a luigi
    lun 16 maggio 2016 05:16
  • Luigi

    Un'opera di Donatello nella Piueve a Borgo. Incredibile e styrarodinaria q

    rispondi a Luigi
    lun 16 maggio 2016 04:48
  • BARBARA

    CHE SPETTACOLO QUESTA STORIA. GRAZIE

    rispondi a BARBARA
    lun 16 maggio 2016 04:46
  • Marilisa

    Interessantissimo, Aldo!!!!

    rispondi a Marilisa
    lun 16 maggio 2016 02:10