
Sabato 15 e domenica 16 ottobre, nell'ambito della mostra 'Immagini del Mugello', che si tiene a Villa Pecori, si svolgerà anche “L’Artusi nella cucina del Mugello” occasione in cui assaggiare piatti artusiani elaborati dalla tradizione gastronomica mugellana e preparati come “finger food”, da assaggiare con vini e birre del territorio. Tale iniziativa si svolgerà dalle 18 alle 23.
“Due secoli a confronto - Le ricette dell’Artusi nel Finger Food”: questo il sottotitolo della manifestazione, fortemente voluta dai gestori di Villa Pecori Giraldi, con il patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo e della Comunità Montana Mugello, un evento che ben si sposa, sia come periodo sia come intento, con le immagini in mostra.
Nato a Forlimpopoli il 4 agosto 1820, Pellegrino Artusi scrisse, ormai ultrasessantenne, il suo famoso ricettario con la sola esperienza di casa e con i suggerimenti e le idee di tante signore e lettori. Fu pubblicato per la prima volta nel 1861 a sue spese: ne fece stampare a Firenze 1000 esemplari, vendendolo direttamente per corrispondenza. Leggere l’Artusi oggi significa scavare nella nostra tradizione gastronomica trovandone spiegazione e fondamento. di origine romagnola ma fiorentino d’adozione, l’Artusi gettò infatti le basi della cucina italiana, riscattandola dalla sudditanza dei grandi cuochi francesi, con piatti derivati principalmente dalla tradizione della cucina romagnola e fiorentina.
Da qui la grande vicinanza alla cucina mugellana. Per motivi storici e geografici in questa splendida vallata, chiamata da Carlo Magno il giardino della Toscana, si sovrappongono ricette fiorentine e romagnole. Alcune di queste verranno presentate con le modalità del “finger food” nelle due serate a Villa Pecori Giraldi.
Può apparire un controsenso, vista la distanza ormai secolare dalla scrittura del ricettario artusiano, ma i “principii” o antipasti lì descritti sono gli antesignani del moderno finger food. Il mitico crostino di fegatino di pollo, tipico della tradizione mugellana e toscana, così come il “sandwich” sono preparati che si gustano infatti senza l’uso di posate. Anche la stessa farinata gialla di magro (che nel Mugello si chiama farinata con gli zoccoli) se abbrustolita sulle ceneri è un tipico piatto da “finger food”.
Sabato il programma prevede alle 18 l’apertura delle degustazioni, ed alle 19 presso la sala congressi posta al piano, primo Incontro con Giovanna Frosini su “La scienza degli italiani. Storie di un libro fortunato - L’Artusi ieri e oggi nelle varie edizioni Giunti Editore”. Domenica, stesso orario di inizio, ed alle 19 presso la sala congressi presentazione del libro: “A tavola con gli Artusi” edizioni Sarnus con Luciano e Ricciardo Artusi.
Il biglietto d’ingresso, comprensivo di degustazioni, di una bevuta, della visita del Museo della Manifattura Chini e della mostra “IMMAGINI DEL MUGELLO” è di 8 euro e per ulteriori informazioni sugli eventi del fine settimana ci si può rivolger ai gestori della Villa allo 0558456230, oppure 3200276219 od alla mail info@villapecori.it
Intanto ricordiamo che continua, dopo il successo di visite della prima settimana, la mostra “Immagini del Mugello: due secoli a confronto. Foto d’epoca ed attuali”, inaugurata il 2 ottobre a Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo e voluta dall’ Assessorato al Turismo della Comunità Montana Mugello, in collaborazione con il Comune di Borgo San Lorenzo, il Comitato dei Gestori di Villa Pecori Giraldi e il Photo Club Mugello. L’esposizione, che unisce alle foto la presenza di otto interessantissime opere inedite della Manifattura Chini, messi a disposizione dalla Famiglia di Vieri Chini, ed una collezione di apparecchi fotografici - prestito di Foto Barletti di Borgo San Lorenzo, ha avuto, tra le altre cose, un vero e proprio assalto da parte delle scolaresche dell’intero Mugello, che hanno potuto così ammirare l’evoluzione della loro terra, compresi usi e costumi, e scoprire scorci che, magari, mai avrebbero immaginato, rapportati a quegli attuali.
Le splendide immagini dei Fratelli Alinari e degli altri maestri di inizio secolo rimarranno a fianco dei suggestivi scatti realizzati dai soci del Photo Club Mugello sino al prossimo 1 novembre. Nei pannelli, accanto alle riproduzioni di fotografie dei primi del Novecento, ovviamente in bianco e nero, si trovano gli scatti a colori di oggi: un pezzo di tessuto urbano scomparso, un edificio storico che ha subito solo restauri o viceversa è in completa decadenza, il lavoro che perpetua ancora gli stessi gesti di cento anni fa o quello che pur avendo la stessa finalità produttiva si svolge in ambienti completamente diversi. Ma in questo fine settimana, accanto alla possibilità di visitare la Mostra, e con essa il Museo della manifattura Chini (tutto al costo di 3 euro) ci sarà un ulteriore opportunità.