26 APR 2025
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Le pale eoliche abusive 'arrivano' in Consiglio Provinciale

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Le pale eoliche abusive 'arrivano' in Consiglio Provinciale Le pale eoliche abusive 'arrivano' in Consiglio Provinciale © n.c.
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Dai Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista riceviamo questo documento; sul sequestro di una pala eolica in costruzione avvenuto poche settimane fa tra Marradi e Palazzuolo. Fatto del quale abbiamo già dato notizia a suo tempo, ma che ora arriva in Consiglio Provinciale.

Apprendiamo che la Procura di Firenze ha disposto il sequestro dell'area di alloggiamento di una pala eolica che stava per sorgere in un bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio.

La Procura ha così accertato la violazione del testo unico per l'edilizia in un’area dove non sono ammesse nuove costruzioni di alcun tipo.
Le pale eoliche non si possono installare ovunque. Issarle in un luogo non previsto dal piano regolatore del Comune è vietato, perché si realizza un abuso edilizio e si viola il bene paesaggistico.
Il sequestro dell’area di alloggiamento della pala eolica, alta 36 metri con il diametro della pala di 19 metri, su un basamento in calcestruzzo è stata effettuata per impedire il proseguimento dei lavori in spregio a tutti gli strumenti urbanistici, ai vincoli e soprattutto alla distruzione dei beni comuni. Il provvedimento ha comportato la comunicazione dei reati al  rappresentante della società committente dei lavori, alla direttrice dei lavori e al rappresentante della società di costruzioni. La Procura di Firenze ha dato mandato al Corpo Forestale dello Stato di controllare e sequestrare in tutta la provincia le costruzioni «abusive», laddove siano state realizzate senza una regolare autorizzazione edilizia.
Precisiamo che Rifondazione Comunista  da tempo sostiene che l’attuale modello di sviluppo è insostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico e dovrà essere sostituito partendo da un modello energetico equo e democratico, non più alimentato dai combustibili fossili e dal nucleare, ma basato su risparmio della energia e sull’uso distribuito e sostenibile delle risorse rinnovabili quali: sole, vento, biomasse, geotermia e mini-idroelettriche.
Ribadito quindi il nostro convinto sostegno all’uso e alla diffusione dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili occorre tuttavia porre la massima attenzione nella individuazione dei siti di realizzazione degli impianti al fine che essi si inseriscano in modo armonico e con il minore impatto ambientale, naturale e paesaggistico con l’insieme del territorio.
Sottolineiamo  che il nostro l’impegno è rivolto a contribuire, alla soluzione del problema energetico e non a favorire lobby speculativo – energetiche.
Il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista esprime apprezzamento per i rilievi effettuati dalla Procura di Firenze in materia di abusi edilizi e violazione di regolamenti, leggi nazionali e regionali che hanno portato a sequestrare un “cantiere” in un bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio dove in modo illegittimo si stava realizzando il basamento per una pala eolica,  in pieno spregio degli strumenti urbanistici e di tutti i vincoli ambientali, paesaggistici e boschivi valutiamo altresì positivo il fatto che la stessa Procura di Firenze abbia dato mandato al Corpo Forestale dello Stato  di controllare e sequestrare in tutta la provincia le costruzioni «abusive», laddove siano state realizzate senza una regolare autorizzazione edilizia
chiediamo al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su detta indagine, sul sequestro del cantiere e sulla comunicazione dei reati di cui in narrativa.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale nel figura del Presidente  è stata messa al corrente dagli organi inquirenti di quanto è avvenuto nel bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio e se ha attivato la Polizia Provinciale per quanto di sua competenza, ricordando che in virtù dei dispositivi regionali la Polizia Provinciale ha il compito di vigilanza in modo prioritario sulle materie ambientali.
Andrea Calò    Lorenzo Verdi

 

 

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