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L'eccidio di Crespino. Cronaca delle celebrazioni 2013...

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L'eccidio di Crespino. Cronaca delle celebrazioni 2013... L'eccidio di Crespino. Cronaca delle celebrazioni 2013... © n.c.
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Sembra ieri quando a dodici anni, 1952, mio babbo, per un servizio giornalistico,  mi portò con il treno a Crespino sul Lamone, per seguire la commemorazione dei 44 crespinesi e di altri piccoli agglomerati di quel territorio,  che furono trucidati dai nazisti (17 luglio 1944), a seguito di una rappresaglia dopo  l’uccisione di quattro soldati tedeschi in fuga, da parte di un gruppo di partigiani. Sono passati 61 anni da allora, e salvo qualche rara assenza, non siamo mai voluti mancare, poiché i ricordi da ragazzino nel vedere i congiunti dei martiri piangere disperatamente, mi sono rimasti sempre nella mente e nel cuore.

Prima su un quotidiano per 25 anni, poi per un settimanale per altri 15, quindi per vari mensili e portali web, il nostro semplice ricordo non è mai venuto meno e così è stato anche questa volta; domenica scorsa 21 luglio 2013. Un lungo corteo dalla chiesa di Crespino si è portato nel piazzale antistante il Sacrario-Ossario  (progetto architettonico del  Prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo), dove S.E. il Cardinale Silvano Piovanelli, Arcivescovo emerito di Firenze, ha concelebrato la Santa Messa in suffragio con S. E. Il Vescovo di Modigliana e Faenza Monsignor Claudio Stagni, alla presenza di tante autorità amministrative (abbiamo notato amministratori e Gonfaloni municipali di Marradi, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Modigliana, Brisighella, Faenza, Vicchio di Mugello, Scarperia, San Piero a Sieve ed altri ancora), oltre ai gonfaloni del Comune di Firenze, della Provincia e della Regione Toscana, quindi le autorità militari (molti marescialli delle Stazioni dei Carabinieri e comandanti della Polizia Municipale), associazioni combattentistiche e d’Arma (Alpini e Carabinieri in congedo), con il servizio musicale espletato dalla Banda Filarmonica di Marradi e Popolano; molte persone presenti, molto popolo, quasi tutti anziani (di giovani nemmeno l’ombra; si fose tre op quattro!), segno inequivocabile che nonostante la scomparsa in questi anni di tanti congiunti dei martiri, il ricordo è sempre ben saldo e scolpito nella pietra miliare della storia, che non potrà esser mai cancellata.

Così per dovere di cronaca abbiamo letto ultimamente alcuni interventi sull’eccidio di Crespino sul Lamone in alcuni settimanali locali e non per ultimo sul Sito Web OK!Mugello. Si è aperto dopo tanto tempo uno squarcio di verità su quei tragici episodi (soldati tedeschi uccisi dai partigiani, rappresaglia nazista, 44 vittime innocenti ed inermi), e quello detto e scritto ufficialmente come un disco rotto, non coincide con quello che abbiamo letto.

Certe realtà, certe verità descritte, da chi visse in prima persona quei momenti, tornano alla luce a riportare alcune verità forse tenute un po troppo nascoste o storpiate. Don Fortunato Trioschi, parroco di Crespino, 86 anni, gli fecero fare (i tedeschi) la fossa a colpi di baionetta sulla schiena e sanguinante lo finirono con una raffica di mitraglia; si legge in un libro sulla resistenza: “ facemmo un combattimento ed uccidemmo tre o quattro tedeschi. Tre giorni dopo, mentre eravamo (i partigiani) sul Monte Carzolano, i tedeschi uccisero 40 persone di Crespino, Fantino e Lozzole, compreso anche il prete nonostante fosse fascista”. Con queste  dieci righe, offensive per il vecchio sacerdote, poiché completamente false, chiusero il capitolo sui 44 morti di Crespino. L’anno prossimo, a Dio piacendo, saremo ancora là.
(Aldo Giovannini)     

Foto 1 (in alto): Un momento della cerimonia sul Sacrario Ossario di Crespino sul Lamone

Foto 2 (qui sopra): Autorità religiose e amministrative durante la commemorazione sulla terrazza del sacrario-Ossario dove sono sepolti i 44 martiri di Crespino sul Lamone.

Foto 3 (qui sopra): Una folaga si abbevera nelle limpide acque del Lamone. Il 19 luglio del 1944  rimase per diversi giorni rosso del sangue dei martiri.

 (Foto cronaca di  A.Giovannini)

 

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Commenti 3
  • Gilberto

    anch'io concordo in tutto e per tutto.

    rispondi a Gilberto
    dom 28 luglio 2013 10:56
  • GIANCARLO

    CONCORDO PIENAMENTE CON IL SIGNOR LUIGI.

    rispondi a GIANCARLO
    dom 28 luglio 2013 04:27
  • luigi

    finalmente ogni tanto vengono fuori altre verit, altre realt storiche, non solo quelle che ci sono state propinate per decenni. Un grazie a Giovannini per questo bel resoconto

    rispondi a luigi
    dom 28 luglio 2013 12:25