Pochi mesi fa ho avuto il piacere di partecipare alla visita guidata dalla brava ed entusiasta dott.ssa Elisa Marianini, al Municipio di Borgo S. Lorenzo. Lo scopo dell’iniziativa era quello di farci scoprire e riconoscere la simbologia esoterica massonica dell’architettura e delle decorazioni opere di Tito Chini. Nell’ occasione, con somma sorpresa, ho scoperto che il Tito Chini ha posto su un lato di una trave, all’inizio della scalinata dell’atrio, la scritta: “Il denaro pubblico è sacro”.
La scritta è visibile a coloro che scendono le scale per riconquistare l’atrio e poi l’uscita. Confesso che non l’avevo mai vista, nonostante le innumerevoli volte abbia salito e poi sceso quelle scale. Forse perché quando si scendono le scale, normalmente si posa lo sguardo verso gli scalini e non in alto al soffitto.
“Il denaro pubblico é sacro”
Con la a recente cancellazione del reato di abuso d’ufficio, con l’ennesimo aumento dell’importo delle basi delle gare per gli appalti pubblici si sono aperte grandi praterie alla discrezionalità nell’uso del denaro dei cittadini, da parte dei pubblici amministratori.
Ricordo la saggezza popolare che afferma: “l’occasione fa l’uomo ladro”.
A me sembra, che così facendo si sia voluto accontentare ed incoraggiare quella parte della classe politica/amministrativa, sparsa qua e la nei vari schieramenti, organizzata in gruppi di potere personalizzati, che si sono impadroniti del “marchio” (per gli anglofili: brand) dei Partiti territoriali attraverso l’acquisto di pacchi di tessere associative distribuite poi a familiari, amici e sodali. Una volta impadroniti del partito lo hanno poi trasformano, sostanzialmente in imprese private a fine di lucro.
Gente, che ora spudoratamente e con arroganza pretende di poter “rosicare senza risicare”. La situazione é ancora più allarmante se si aggiunge, che questo esecutivo continua come i precedenti ed addirittura aggrava il massiccio ricorso alla decretazione d’urgenza, con il conseguente ulteriore esautorazione del Parlamento, unico organo deputato alla legislazione.
Fabio Merusi, prof. di diritto amministrativo all’università di Pisa, afferma che ci si trova di fronte ad un attentato alla legalità costituzionale. Adesso si vorrebbe legalizzare questo “attentato” modificando la Costituzione con l’elezione diretta del Presidente del Consiglio.
Tutto é alla luce del sole.
Atteggiamenti arroganti, che violano le norme e che vengono reiterati al fine di annichilire chi denuncia e imporre alla comunità come stato di fatto per poi inserirle nella legislazione, operando una trasformazione che modifica i principi costituzionali, senza che nessuno l'abbia discusso, scelto pubblicamente. Atteggiamenti arroganti, lesivi dei regolamenti, che si espandono a cascata a macchia di leopardo nella nostra Italia fino a livello dei nostri piccoli comuni.
Non è l’occasione, ma ci sarebbero anche le gravi problematiche, iniziate già nei primi anni 2000 riguardanti la decostruzione del diritto amministrativo, l’abbandono dell’imparzialità amministrativa causata dalle leggi provvedimento emanate dal Parlamento ed altro, tutto ben argomentato nel saggio: “Sentieri interrotti della legalità”, scritto dal prof. Fabio Merusi, pubblicato per i tipi del Mulino già nel 2007. Tutto si somma gravando sull’intelaiatura democratica dell’unità nazionale che con l’autonomia differenziata rischia di collassare.
Vengo a Te, ora che sei Sindaco di Borgo. San Lorenzo. La realizzazione del programma e la gestione della pubblica amministrazione comunale dovrebbero avere, a mio personale parere, un legame con una visione nazionale diversa/opposta da quella governativa in materia di appalti pubblici, proprio perché “Il denaro pubblico é sacro”.
Mi riferisco all’adozione da parte della tua Giunta di un importo delle basi delle gare del Comune di Borgo San Lorenzo molto inferiore a quanto approvato dall’attuale Governo (500 mila euro), suggerirei un importo inferiore al valore precedente a quello modificato ultimamente.
Per piccoli lavori con piccoli importi, e lavori urgenti per il pubblico interesse dei cittadini, selezionare, tramite pubblico bando un certo numero d’imprese del Mugello suddivise per mestieri in cui pescare per l’assegnazione dei piccole opere. Questo a garanzia sia degli imprenditori onesti e capaci, che dei soldi delle tasse dei borghigiani. Dopo tutto, la trasparenza è una caratteristica essenziale della democrazia. A parer mio, sarebbe un importante segnale di distinzione della tua Amministrazione, che siete dalla parte dei cittadini.
Dario
leonardo romagnoli
Le considerazioni che svolge Dario su ricorso eccessivo ai decreti per esautorare il parlamento, la riforma del premierato e dell'autonomia differenziata mi trovano d'accordo. ricordo che la stessa riforma per l'elezione diretta del sindaco concede molti più poteri alla giunta rispetto al consiglio comunale e sta alla sensibilità politica il coinvolgimento dei consiglieri e dei cittadini nelle scelte amministrative. Quanto agli appalti avevamo richiesto già in passato l'istituzione di un albo delle imprese dei fornitori soprattutto per l'assegnazione diretta die lavori sotto i 40 mila euro e quindi cercheremo di attuarlo nei prossimi mesi. Per il resto ci sarà ricorso ai bandi .