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Adone Zoli. Da Borgo alla presidenza del Consiglio, un libro...

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Adone Zoli. Da Borgo alla presidenza del Consiglio, un libro... Adone Zoli. Da Borgo alla presidenza del Consiglio, un libro... © n.c.
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E’ stato presentato venerdì scorso 7 novembre 2014, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour, 3 a Firenze, il volume “Adone Zoli. Cristiano, patriota, avvocato, a cura di Giulio Conticelli, edito da Polistampa. Sono intervenuti Mario Giuseppe Rossi, Sandro Rogari e Bruna Bocchini. Il volume ricostruisce la vita e l´attività dello statista Adone Zoli (1887-1960), protagonista nella Resistenza fiorentina, ministro e presidente del Consiglio. Nel suo impegno si rintracciano i fondamenti della Repubblica democratica: i valori della responsabilità professionale nel ministero forense, la capacità di attuazione della Carta Costituzionale con l´istituzione della Corte Costituzionale e del Consiglio Superiore della Magistratura, la consapevolezza di una politica ispirata alla giustizia sociale nel governo della Nazione. Nel nostro piccolo, vogliamo ricordare brevemente e con semplicità, che Adone Zoli nelle elezioni amministrative del 1920 fu eletto nel Consiglio Comunale di Borgo San Lorenzo nel Mugello per il Partito Popolare Italiano con ben 1292 voti, divenendo capo gruppo; vinse le elezioni per la prima volta nella storia politica borghigiana, dopo l’unità d’Italia, il Partito Socialistica Italiano venendo eletto Pietro Caiani, socialista riformista, artigiano parrucchiere, di una vecchia e stimata famiglia soprannòminato “bubbolino”. Nonostante che Adone Zoli fosse all’opposizione, fra i due nacque una profonda amicizia, grande stima e grande rispetto, che continuò anche durante il ventennio fascista. Molte volte Adone Zoli veniva a Borgo San Lorenzo e con la scusa di farsi la barba intavolava con “bubbolino” tanti discorsi dei giorni che gli vide contrapposti in consiglio comunali ma liberi di dire ognuno la sua in piena democrazia. Dopo la liberazione e in occasione della propaganda politica delle prime libere elezioni dopo il fascismo (1946), Adone Zoli venne diverse volte a Borgo San Lorenzo per aiutare i componenti del suo partito (Democrazia Cristiana) e una volta, durante un comizio disse testualmente ad una grande folla che lo ascoltava:”- se proprio qualcuno di voi non vuol votare per la DC, allora ricordatevi di Pietro Caiani, il mio amico sindaco socialista del 1920 -“. Parole queste che testimoniavano l’affetto di Adone Zoli verso l’amico-avversario del 1920, e questa amicizia durò fino al 1959 quando Pietro Caiani “il sindaco galantuomo” morì (frase coniata da nostro padre Amilcare Giovannini, quando redasse l’articolo di commiato su la Nazione), lasciando un profondo cordoglio in tutti i suoi concittadini e coloro che lo avevano conosciuto. Coloro che sono interessati a questa pubblicazione sono pregati di seguire queste info. Gherardo Del Lungo (335 1373725),Eventi Pagliai s.r.l, tel. +39 055 7378721, fax +39 055 [email protected]. Anno 1934. Pietro Caiani, secondo da sinistra davanti alla sua bottega di barbiere con il suo immancabile fiocco nero, con l’amico Ersilio Donatini, Albertino Costi e il figlio Gino. (Foto Tassini - Archivio A. Giovannini)

 

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Commenti 4
  • Aldo Giovannini

    Gentile signor Luigi, ho letto la sua lettera e le sarei grato di lasciar perdere queste cose. Ognuno nella vita fa il suo percorso storico, culturale e letterario, cercando di essere sopra le parti, rispettare tutti e di farlo con onest.Se poi nel mio percorso qualcuno mi ha additato e qualche volta irriso, perch non ho ne lauree o diplomi, pace. Ognuno tira il calcio che puole. Il tempo per galantuomo. La prego ancora e basta cos. Grazie

    rispondi a Aldo Giovannini
    gio 20 novembre 2014 11:15
  • luigi

    caro ardo, con la r, brao brao davvero, e meno male qualcuno degli scrittorelli locali ti disse che eri uno scribacchino perche' avevi fatto la terza avviamento al lavoro e non eri laureato o diplomato. Brai loro!

    rispondi a luigi
    gio 20 novembre 2014 08:47
  • marcello

    quegli erano davvero amministratori e poi voglio star zitto

    rispondi a marcello
    gio 20 novembre 2014 05:31
  • carlo

    come lo Zoli era capogruppo a borgo nel 1920, ma! e chi lo sapeva.

    rispondi a carlo
    gio 20 novembre 2014 04:52