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Lo stadio Franchi fa schifo! Parola di Rocco Comisso

Scomodare trattati di architettura per spiegare cos'è il Franchi a Rocco Comisso pare tempo perso.

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Che il calabro-americano presidente della Fiorentina abbia un rapporto di amore-odio con lo stadio del Campo Marte è cosa nota, così come lo è la sua visione della storia annacquata da quell'americanismo supponente ma arrivare aa così tanto è stato uno choc.

Nella recente intervista sul Financial Times ha letteralmente definito lo stadio Franchi "the shittiest thing that's ever been invented" che letteralmente si traduce in "la cosa più merdosa mai inventata".
Tutto ciò lo ha detto ammirando il profilo di Firenze riflesso nell'Arno dalla sua suite dell'hotel Excelsior lo scorso novembre. I solito toni coloriti del simpatico Presidente viola?

No questa volta pare davvero aver passato il segno se si aggiunge che in altre parti dell'intervista parla della burocrazia come di "una cosa schifosa che lo manda nei pazzi", ma soprattutto punta il dito sullo stadio incapace di far competere la Fiorentina con i top club e senza storia: "Che storia avrà mai questo stadio Franchi? Che hanno vinto due campionati in 90 anni?".

Frasi che non sono piaciute ai tifosi viola, che hanno offeso i fiorentini e che hanno fatto inbufalire a Bruxelles gli eredi di Nervi che proprio un pirla non era.
Al Corriere Fiorentino Elisabetta Margiotta Nervi segretario generale della Fondazione Pier Luigi Nervi Project commentando l'infelice uscita del presidente viola parla di "concetti inqualificabili. Leggere tutto questo è disgustoso, inqualificabile. È triste che un capolavoro del genere venga trattato in questi termini, per altro proprio nel momento in cui sta per partire una riqualificazione importantissima. È stata lesa l’immagine di chi l’ha creato e per questo, come Fondazione, valutiamo la querela".

La società AcfFiorentina, in realtà per uscire dall'imbarazzo ha puntualizzato che le frasi di Commisso erano da riferirsi allo stato di decadenza dello stadio più ch al disegno architettonico in sé. "Ma non cambia nulla — continua Margiotta Nervi — non ci sono ambiguità in quelle frasi, aspettiamo solo le scuse ufficiali di Commisso. Ci auguriamo anche che la Fiorentina, intesa come società, non pensi quello che è stato detto dal presidente, ma anzi vada avanti nella riqualificazione".

Colpisce ma fino a un certo punto il silenzio del Sindaco Dario Nardella che dopo aver fatto di tutto per portare via la Fiorentina dal Franchi oggi si è eletto a nuovo paladino della riqualificazione grazie ai 95 milioni che grazie al Pnrr gli hanno fatto cambiare idea sullo stadio del Campo di Marte.
Tace e con lui anche il Presidente della Regione Eugenio Giani che un suo commento non lo nega mai a nessuno e tace tutta la politica fiorentina che dopo essersi esposta come il Presidente della Fiorentina stessa ad affermazioni che hanno detto tutto e il contrario di tutto in attesa di fine febbraio quando sarà scelto il progetto vincitore del bando pubblico promosso da Palazzo Vecchio.

Intendiamoci che il Franchi non sia uno stadio funzionale ai giorni di oggi non ci voleva l'italo americno per saperlo e non a caso sono arrivati i soldi da Roma ma definirlo così è un offesa per tutta Firenze perchi gli scudetti non si vinvono con gli stadi ma coi calciatori e prim'ancora con le società capaci.

La storia di uno stadio è storia di vita di tante persone, generazione dopo generazione. Storia di fiorentini e di Firenze anche se l'onta maggiore è davvero per il genio di Pier Luigi Nervi e per il suo capolavoro

Scomodare trattati di architettura per spiegare cos'è il Franchi a Rocco Comisso pare tempo perso. Tutto il mondo conosce la meraviglia di cemento armanto delle eleganti scale elicoidali dello stadio che elegantemente si avvolgono verso il cielo oppure della tettoia della tribuna a sbalzo che - racconta la leggenda - quando l'architetto ordinò ai muratori di togliere l'impalcatura loro stessi scapparono nella certezza che non potesse reggere il peso e invece è ancora lì da novant'anni tenuta su solo da calcoli perfetti di progettazione.

Presidente non ci siamo lei aprendo la sua bocca di fango si è allontanato decisamente dal cuore dei fiorentini. Ce ne faremo una ragione.

Nadia Fondelli

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