“La scorsa settimana – dichiara il Capogruppo del M5S in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi – abbiamo sollevato il tema dei furbetti degli OBU, ossia il comportamento scorretto da parte di alcuni autisti dei bus turistici che, dopo essersi dotati di questi apparati di bordo capaci di geolocalizzare i veicoli in movimento rilevando la loro presenza sul territorio, hanno provveduto poi a staccarli.
Oggi ne abbiamo chiesto conto all’assessore alla mobilità Giorgio, che ci ha detto che sono ben 308 i bus che hanno chiesto e installato l’OBU, ma nessun controllo ad oggi è mai stato effettuato sugli stessi da parte del Comune”.
“E questo è un problema molto serio, perché significa che quei mezzi che hanno poi disattivato i dispositivi di geolocalizzazione, possono entrare ed uscire dalla ZTL Bus ogni volta che ne hanno necessità, per accompagnare i turisti per 24 ore su 24 pur avendo pagato un ticket per un ingresso limitato e circoscritto” prosegue il consigliere.
“Il mancato controllo su questi bus comporta la possibilità che possono arrivare anche a 35.000 i turisti che ogni giorno vengono portati in città, dato preoccupante che si avvicina alla capienza dello Stadio Franchi. E c’è dell’altro. L’Amministrazione ha infatti dichiarato che ad oggi non esistono sanzioni per i trasgressori, e anche questo ci preoccupa molto, perché è come dire che i furbetti possono continuare a farlo e non si disincentiva altri ad assumere lo stesso comportamento illecito”.
“L’assessore Giorgio ha dichiarato che a breve sarà indetta una riunione con polizia municipale, S.a.S. Servizi alla Strada e Direzione Mobilità per fare il punto della situazione. Auspichiamo che in quella sede si parli anche delle potenzialità del sistema gestionale della control room che potrebbe essere utilizzato per monitorare gli ingressi dei bus turistici, e sul quale abbiamo già presentato una mozione”.
“In più occasioni – conclude Masi - abbiamo segnalato che l’invasione dei bus turistici rappresenta una delle principali cause del turismo mordi e fuggi, e siamo disponibili a dare supporto all’assessore su una questione molto complessa, ma sulla quale deve essere trovata una soluzione in tempi brevi, perché come lui stesso ha sottolineato, qui sono in ballo sia soldi pubblici – quei 4 milioni di euro mancanti nelle casse comunali ogni anno per il mancato pagamento dei ticket o per l’uso improprio del permesso – ma anche della vivibilità della nostra città”.