24 MAR 2025
OK!Firenze

Addio alla Madre Superiora Imelda, ultima suora domenicana dell'ex convento di Santa Caterina a Borgo

Tanti sono stati i borghigiani, uomini e donne, che l’hanno conosciuta, amata e stimata. Dopo la scomparsa delle ultime sue consorelle decise di chiuderlo

  • 786
Suor Maria Imelda  davanti al piccolo organo settecentesco del monastero.  Suor Maria Imelda davanti al piccolo organo settecentesco del monastero. © Aldo Giovannini
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

Sulla soglia dei 90 anni, è scomparsa nel Monastero domenicano di San Ruggero a Barletta, dove si era ritirata vicino alla sua famiglia, la cara Suor Maria Imelda (al secolo Chiara Crudele), per moltissimi anni Madre Superiora del Monastero domenicano di Santa Caterina a Borgo San Lorenzo. Tanti sono stati i borghigiani, uomini e donne, che l’hanno conosciuta, amata e stimata, e se prima era famigliare la sua voce dietro le grate o alla ruota dove le donne posavano i panni per ricucirli o ricamarli, o per ordinare biscotti (i famosi “scaracchi delle monache!!) e confetti, una volta che la clausura venne abolita, ecco il volto di Suor Imelda e delle sue poche consorelle ad aprirsi alla vita civile del paese.

Anzi venne realizzata anche una struttura sanitaria che per alcuni anni ospitò diversi borghigiani malati ed anziani. Rimasta sola, dopo la scomparsa delle ultime sue consorelle, Suor Albertina e Suor Margherita, in un ambiente monumentale come il cinquecentesco Monastero di Santa Caterina fondato nel 1515, la Casa Madre decise di chiuderlo. Suor Imelda cercò nel limite del possibile di restare fino agli ultimi suoi giorni, ma l’obbedienza è il pernio della cristianità e Suor Imelda prese le sue povere cose e tornò nella terra dei suoi avi, dove ancora sono viventi quattro fratelli, nipoti e pronipoti.

Quando nel 2019 in occasione del centenario del terremoto del Mugello (1919), chiedemmo a Suor Imelda se poteva ospitare per la visita alcuni scienziati e funzionari del C.N.R. di Roma, per visionare e quantificare i danni che la grande struttura subì. Una giornata indimenticabile e naturalmente foto a iosa! aprì anche le stanze ormai chiuse da 100 anni, con bauli, armadi, cassepanche, cassettoni pieni di oggettistica ricamata (quanti labari, quanti gagliardetti!!), fece conoscere anfratti, le due chiesette interne, dove in una riposa Suor Reginalda Giuliani, che nel 1799 si comportà da eroina davanti alle nefandezze della soldataglia francese che aveva invaso il Mugello.

Tutte quelle personalità rimasero davvero stupite. La “cittadella”, come veniva ricordato il Monastero, dove fra la fine del ‘700 e i primi dell’800 aveva al suo interno oltre 160 suore, è chiuso da alcuni anni, anche se la nuova fondazione ogni tanto lo apre por eventi e manifestazioni al piano terra, nel bellissimo cenacolo e nel chiostro. Arrivederci Suor Imelda, l’ultima dopo cinque secoli!

Lascia un commento
stai rispondendo a