Marradi ha la sua “Casa dell’Acqua”: “Fresca, frizzante e controllata!”. L’impianto di acqua pubblica di qualità realizzato da Gruppo Hera, Consorzio Con.Ami, Adriatica Acque srl insieme al Comune, è stato installato nel parcheggio di via Bernabei. All’inaugurazione erano presenti il sindaco Tommaso Triberti e gli assessori all’Ambiente e all’Istruzione Andrea Sartoni e Marzia Gentilini, Giorgio Sagrini del Consorzio Con.Ami e Alberto Sebastiani di Adriatica Acque srl, con una partecipazione nutrita degli alunni delle scuole medie. La “Casa dell’Acqua” è una sorta di “ fontana tecnologica ”: dai distributori viene erogata gratuitamente acqua liscia mentre l’acqua gasata ha un costo di 5 centesimi al litro (si potranno pagare direttamente in monete, oppure con una chiavetta ricaricabile, che si potrà richiedere al numero verde di Adriatica Acque 800323800). “L’acqua è un bene comune che non va assolutamente sprecato, ma anzi valorizzato e tutelato - tiene a ricordare il sindaco Tommaso Triberti -. L’acqua pubblica ha in sé un valore sociale di cui tutti i cittadini devono esser consapevoli - aggiunge -, le giovani generazioni sono molto più motivate, determinate e responsabili, e loro sono l’investimento sul futuro. La “Casa dell’Acqua” - spiega - rappresenta quindi un’opportunità per ricordare ancora una volta che bere acqua del rubinetto è una scelta sicura, economicamente vantaggiosa e sostenibile. Insomma, il messaggio che vogliamo dare è che l’acqua dell’acquedotto è una scelta di qualità - sottolinea -, è buona e controllata, è amica dell’ambiente. E fa risparmiare!”. In occasione dell’inaugurazione, sono state consegnate in regalo borracce ai bambini e distribuite bottiglie in vetro. E per tutta la settimana l’acqua gasata sarà gratis. Informazioni tecniche e risparmi L’acqua erogata dal maxi fontanelllo proviene direttamente dalla rete idrica pubblica, di proprietà del CON.AMI e gestita da Hera, viene solo refrigerata e “gasata” con l’aggiunta di anidride carbonica alimentare, senza altri trattamenti. Per l’installazione dell’impianto, CON.AMI si affida a Adriatica Acque s.r.l., azienda partecipata dal Gruppo Hera e da Marche Multiservizi, che ha messo a punto negli anni lo specifico progetto “La Casa dell’Acqua”, mentre Hera sostiene il costo del basamento sul quale viene montata la “Casa dell’Acqua” e garantisce la qualità dell’acqua insieme a tutti i servizi tecnici indispensabili a preservare la continuità dell’erogazione. Da un punto di vista della sostenibilità, ipotizzando un’erogazione giornaliera media di 1.250 litri da una “Casa dell’Acqua” si ottengono i seguenti benefici ambientali, ogni anno: 450 mila litri erogati; circa 300 mila bottiglie in plastica risparmiate; 375 svuotamenti di cassonetti per la raccolta della plastica risparmiati; circa 50 tonnellate di Co2 non emesse in atmosfera (grazie alla mancata produzione e trasporto delle bottiglie in plastica); 20 tir in meno sulle strade adibiti al trasporto di acqua in bottiglia (vetro e plastica); 25 tonnellate di petrolio risparmiate per la produzione e il trasporto delle bottiglie in plastica. A questi vantaggi per l’ambiente si uniscono i risparmi per le famiglie, calcolati in 90 mila euro all’anno, per i cittadini che utilizzeranno la “Casa dell’Acqua”.
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I profeti degli swap, quelli che hanno buttato i soldi pubblici nelle tombe del Lazzaretto, i tassatori implacabili, quando si tratta di acqua non ne indovinano una forse perch preferiscono la politica aperi. La storia di molti di loro li inchioda alla responsabilit di essere stati i liquidatori dellacqua pubblica coloro che hanno condiviso lo sciagurato percorso voluto dalle amministrazioni di sinistra a partire da Beppe Matulli per la svendita a Conami-Hera del Consorzio Acquedotto Valle del Lamone. Che tristezza vedere la parte responsabile della fine ingloriosa di una esperienza imprenditoriale economicamente virtuosa scodinzolare di fronte ai nuovi padroni rossi di Imola perch Marradi da padrone della risorsa acqua ha scelto di trasformarsi in garzone dei compagni di Imola provocando ai cittadini solo incredibili aumenti delle bollette. Ma quale Casa dellAcqua: Fresca, frizzante e controllata!. Casa delle tre carte o se pre
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ferite delle bufale costose per i cittadini che non a caso arrivano con il ritorno in Comune dei nuovi-vecchi compagni che non dicono come le case dellacqua, si sono a loro volta dimostrate un costosissimo esercizio di demagogia ad opera di questo o quel sindaco, che hanno speso denari dei contribuenti, altrimenti utilizzabili, per fornire acqua di rubinetto ai cittadini a cui lacqua di rubinetto arriva gi in casa. Con la Casa dellacqua, dovrebbero invece spendere 0,05 per acqua che possono gi avere gratis, o per meglio dire senza pagare, anche dai rubinetti dei bagni. Questo il responso di Altroconsumo che, nellultimo numero di Test Salute, ha messo a confronto lacqua alla spina con quella di rubinetto. Risultato: non c motivo per preferire lacqua delle casette a quella di casa, a meno che non si abbia un problema di tubature. Le societ che garantiscono la distribuzione domestica, infatti, sono responsabili dei controlli fino ai cont
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atori dei singoli palazzi. I rubinetti erogano unacqua che, stando ai parametri fissati dal decreto legislativo 31 del 2001, ha uno standard di qualit elevato spiega Massimo Labra, docente di biologia vegetale alluniversit Bicocca di Milano, dunque, non c motivo di allontanarsi da casa per rifornirsi di acqua. Ci nonostante, il primo bilancio di attivit delle case dellacqua soddisfacente: secondo i dati riportati dal sito ufficiale, lerogazione media di ciascun impianto di circa 2.500 litri giornalieri, corrispondenti a un risparmio di circa 1.700 bottiglie di plastica da un litro e mezzo. Ma a chi realmente utile questo servizio? Per gli amanti dellacqua gasata e per chi trascorre in giro gran parte della giornata. Per tutti gli altri, invece, i vantaggi diminuiscono. Prendere apposta lautomobile per rifornirsi di bottiglie non conviene: n al portafogli n allambiente. Fare scorte svantaggioso: lacqua della casa, come quella del ru
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binetto, va consumata al massimo entro tre giorni. Quando conserviamo lacqua, non sappiamo se i nostri contenitori sono sterili prosegue Labra -. Le bottiglie andrebbero tenute al fresco e in un ambiente poco umido. Non consigliato, pertanto, accumulare litri di acqua sui balconi. La distribuzione di acqua potabile tramite le cosiddette case dellacqua una modalit di offerta del bene idrico nuova Il punto capire se esse lo siano davvero, o se il regolatore pubblico non stia cercando di veicolare il consumo di un bene con lutilizzazione di risorse pubbliche, per la realizzazione di questo tipo di distributori al fine di stimolare le persone alluso dellacqua che scorre negli acquedotti (2 italiani su 3 sembrano non fidarsene), e di diminuire luso della plastica e del trasporto su ruote delle bottiglie. Si direbbe che siano tutte finalit condivisibili e ragionevoli, ma vi sono almeno tre questioni che gettano ombre. Le case della
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cqua non possono ritenersi un servizio pubblico essenziale o comunque un servizio di interesse generale per il soddisfacimento del diritto allacqua, atteso che i cittadini godono gi della possibilit di bere lacqua che scorre negli acquedotti direttamente dai loro rubinetti. Qualsiasi altra modalit di erogazione di acqua rientra quindi in unattivit di impresa che n gli enti locali n la regione e neppure le partecipate hanno motivo di sostenere o frenare, il cui successo o meno dipender dalla scelta dei consumatori circa lacqua da preferire, considerato, peraltro, la non equivalenza dellacqua minerale rispetto a quella dellacquedotto. E sulla non equivalenza riposano gli altri due motivi di perplessit circa lo stanziamento di soldi pubblici per favorire le case dellacqua. Per legge, le acque minerali sono quelle che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o pi sorgenti naturali o perforate e che hanno
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caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, propriet favorevoli alla salute, e che dunque si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e () conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi o altri costituenti ed, eventualmente, per taluni () effetti. Pertanto, un messaggio come quello che trapela dallo stanziamento di fondi per la costruzione e gestione di case dellacqua, secondo cui le famiglie possono diminuire il costo dellacqua da bere imparando a usare quella dellacquedotto piuttosto che quella in bottiglia, un messaggio ingannevole o almeno fuorviante, perch mette in concorrenza due prodotti che non sono equivalenti. A ben vedere, e questa la terza perplessit, tale messaggio anche discriminatorio nei confronti di quanti, pur essendo disposti a bere lacqua dellacquedotto, per motivi di salute devono bere particolari acque minerali, o preferibile che lo facciano. evidente che i sold
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i per finanziare le case dellacqua provengono dalle tasse di tutti, ma verrebbero utilizzati per un servizio fruibile solo da coloro per i quali indifferente bere semplice acqua potabile o acqua minerale. Ricapitolando, il finanziamento delle case dellacqua con soldi pubblici : 1) ingiustificato, poich interviene in quella che potrebbe essere una normale attivit di impresa, ripagabile dai profitti come avviene ora con la vendita di acqua minerale; 2) ingannevole nel far ritenere agli utenti di poter risparmiare il costo dellacqua in bottiglia, come se il prodotto fosse equivalente; 3) discriminatorio nei confronti di coloro che comprano acqua in bottiglia per finalit terapeutiche, e che parteciperebbero, da contribuenti, alle spese di costruzione e gestione delle case dellacqua senza poterne usufruire. A Marradi a differenza di altri Comuni lacqua del rubinetto gasata si pagher, anche se solo pochi centesimi al litro, 5 cen
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tesimi al litro se si desidera quella frizzante o refrigerata. Pi o meno una casa dellacqua costa 30.000 . pi o meno la cifra per linstallazione questa. Questi costi vengono scaricati sui cittadini tramite la tariffa dellacqua, poich si tratta di un investimento Poi ci sono le spese di gestione annua, allincirca di 15-20.000 , che dovrebbero essere coperti, immaginiamo con il pagamento dei 5 centesimi di chi va a prelevare lacqua frizzante. Nei bollettini della vittoria Conami- Hera e la sua consociata Adriatica non hanno raccontato i costi, si sono limitati a quelle che in altre parole, gli studiosi seri iniziano a far emergere come eco bufale, che farebbero risparmiare mirabolanti quantit di anidride carbonica e di plastica e conseguentemente di petrolio. Forse era meglio tenersi stretta lacqua e investire nelle nostre fonti e sorgenti. A proposito quando pensa lAmministrazione di ripulire e fare un po di manutenzione al fontanone
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della Chiesa e allantico acquedotto dei Moratelli sempre che non sia passato ai compagni di Imola l'on. Michaela Biancofiore lon. Michaela Biancofiore Mauro Ridolfi capogruppo di Forza Italia nel Consiglio dellUnione dei Comuni del Mugello