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Il Consiglio Comunale di Marradi nega maggiori diritti, maggiore dignità, maggiore sicurezza ai lavoratori.

Hanno preferito chiedere, ipocritamente, l’approvazione dell’ennesimo Ordine del Giorno con dichiarazioni di principio, presentato...

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Piazza delle Scalelle Piazza delle Scalelle © Comune di Marradi
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Con una scelta che riteniamo un grave, gravissimo errore, la maggioranza “Tribertiana”  in Consiglio Comunale ha detto no al salario minimo garantito negli appalti del comune di Marradi, ha detto no a misure volte a bloccare i subappalti e ad aumentare la sicurezza nei cantieri degli appalti comunali. Lo ha fatto con motivazioni a dir poco risibili, che hanno lasciato allibiti. Abbiamo chiesto loro un atto di coraggio, abbiamo chiesto loro di alzare il livello, di dare un segnale forte, di andare oltre alle inutili, ipocrite, solite dichiarazioni di principio, che non bastano più,  di dare un segnale che andasse concretamente nella direzione dei lavoratori, ma hanno detto no.

Hanno preferito chiedere, ipocritamente, l’approvazione dell’ennesimo Ordine del Giorno con dichiarazioni di principio, presentato di corsa, in cui, genericamente, si chiede maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.

Eppure mozioni simili alla nostra sul salario minimo garantito, negli appalti dell'ente, sono state approvate da altri enti come il comune di Firenze e la città metropolitana Firenze, per fare due esempi vicino a noi, ma hanno detto no, malgrado fossimo disponibili a modificarla e allinearla a quella fiorentina. Hanno detto no alla mozione sulla sicurezza, in cui chiedevamo un atto di coraggio contro i subappalti, di vietarli, anche in contrasto con la normativa vigente, con un atto politico coraggioso quando oramai è evidente che sono  una delle concause dei tanti, troppi, incidenti sui luoghi di lavoro, ma hanno detto no. Così come hanno detto no ad altre misure che abbiamo proposto per aumentare la sicurezza nei cantieri comunali, come la premialità per le aziende che investono in sicurezza. 

Siamo rimasti senza parole, ancor più perché il no viene da una maggioranza che si dichiara di centrosinistra, dove siedono importanti esponenti locali del PD (che ha sostenuto mozioni simili altrove e che qui a Marradi ha detto no).

Nella gravità di quanto accaduto emerge, chiaramente, anche un dato politico,  che a Marradi esiste oramai, platealmente, un monocolore di Italia Viva gestito con mano ferma dal Sindaco, col PD, malgrado numericamente sia il secondo partito a Marradi, ridotto a  portatore d’acqua, incapace di una posizione politica e costretto a piegarsi, anche in contrasto con le battaglie che considera sue proprie, sempre e comunque alla volontà ai dettami del Sindaco e di Italia Viva. 

Cosa questa, figlia di quella politica di bassa lega a cui diciamo basta e che incide, negativamente, sulle scelte che riguardano il nostro Comune. 

Convinti dell’importanza e della rilevanza delle nostre proposte le riproporremo in altra forma e vedremo se ancora una volta diranno no alla dignità ed ai diritti del lavoro.

Il coordinamento di Anima Marradi.

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