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La Marzocco nel 2017 l’anno del 90° un nuovo viaggio

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La Marzocco nel 2017 l’anno del 90° un nuovo viaggio La Marzocco nel 2017 l’anno del 90° un nuovo viaggio © n.c.
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Dall’Ufficio Stampa de “La Marzocco”, azienda per macchine da caffè "Hand Made in Florence”, oggi leader in tutto il mondo, portiamo a conoscenza che il prossimo martedì 9 maggio 2017 presso La Marzocco Factory in località La Torre in comune di Scarperia, vengono festeggiati i 90 anni di attività. Pubblichiamo altresì anche un significativo testo storico che ha caratterizzato la quasi secolare attività di una delle più rinomate aziende del territorio. “ - La Marzocco nel 2017 prosegue il suo viaggio nel mondo dello specialità coffee, forte di tutti i valori acquisiti nel corso degli anni. In particolare nel 2017 si celebra un anniversario importante, 90 anni di storia: tradizione ed evoluzione, fatto a mano e digitalizzazione, attività sul territorio con lo sguardo sempre rivolto al futuro e al mondo. Un racconto sviluppato per immagini e parole anche nel consueto Yearbook annuale. La vita è fatta di incontri con le persone e di ciò che crei con loro La Marzocco con l’ultimo Yearbook mostra lo scenario della propria community e in particolare il mondo degli amici e partner in Danimarca, Norvegia, e Svezia. Il caffé in questi paesi è sempre la prima cosa che viene offerta quando si arriva a casa di un vicino. E’ una bevanda sociale, il rito si vive principalmente in casa, nei boschi, con miscela macinata grezza unita ad acqua bollente. Tempo di estrazione dai 4 agli 8 minuti. Dalle fine degli anni ’90 ad oggi anche nei paesi scandinavi la cultura del caffè accoglie una community sempre più grande ed è la stessa che alimenta quella de La Marzocco. Le macchine per espresso hand made in Florence stanno conquistando il centro del palcoscenico dei caffè, delle caffetterie indipendenti, dei ristoranti e dei bistrò speciali di Stoccolma, Oslo, Copenaghen e altre città in tutto il mondo. Come racconta l’amministratore delegato Guido Bernardinelli,“il nostro sogno è sempre stato quello di far sentire bene le persone”. Un sogno che nasce a Firenze (dove c’è il cuore della produzione e dove si sta lavorando alla realizzazione un progetto unico nel suo genere, L’Accademia) e che con la sua visione continua oggi in tutto il mondo. A Firenze l’azienda ha partecipato al restauro del “Marzocco”, il leone assiso suo simbolo che tutti possono ammirare in Piazza della Signoria e ha collaborato con Caffè Corsini alla realizzazione di The Call, un documentario contro l’estinzione del leone in Africa. Tra le attività sul territorio toscana anche la borsa di studio “Il Marzocco d’Oro”che ogni anno premia cinque studenti delle scuole medie e superiori figli di dipendenti dell’azienda. Le persone rappresentano il bene più importante per l’azienda e dell’azienda, un valore inestimabile per diffondere il culto dell’eccellenza, da sempre caratteristica del brand, che ha ottenuto da CERVED il prestigioso riconoscimento Company to Watch 2016. Tra i fattori di successo elencati in Company to Watch rientrano la presenza diretta nei marcati più importanti (quali USA e Australia), la produzione artigianale di alta gamma, l’impegno nella diffusione della cultura del caffè attraverso corsi ed eventi dedicati, i continui investimenti nel campo della ricerca, dell’innovazione tecnologica e del design. È attraverso il caffè che gli italiani stanno continuando a scaldare i cuori di tutto il mondo. La bevanda, dal suo arrivo nella vecchia Europa fino agli anni ’80, quando l’espresso ha avuto il suo boom di popolarità sulla costa occidentale degli Stati Uniti, è stata sempre legata a movimenti culturali. Le prime caffetterie della California attiravano gruppi di letterati, secondo la tradizione tipicamente europea di un luogo d’incontro per la comunità. Le attività e gli eventi proposti comprendevano tantissimi aspetti della vita culturale, passando dalle mostre d’arte, conferenze, letture di poesia, fino addirittura ai canti gregoriani. E proprio l’Italia attraverso il caffè ha introdotto e diffuso negli Stati Uniti la sua cultura. Dal primo caffè con la caffettiera degli emigranti di Little Italy passando per i club nati negli anni '80, fino ai coffee shop dei giorni nostri, non è stata introdotta solo una bevanda calda, ma una tradizione culturale della caffetteria, unita a quella della comunità che l’ha ideata e accompagnata passo dopo passo. Oggi il rituale quotidiano dell’espresso, dopo aver conquistato gli Stati Uniti, si sta diffondendo anche in luoghi che tradizionalmente non hanno mai consumato caffè di qualità o espresso. E questi Paesi, che in tutto il mondo stanno sviluppando una propria cultura del caffè, trovano ne La Marzocco il partner ideale per raccontare la storia di un mondo globale profondamente pop. Un racconto che l’azienda fiorentina propone alla sua community anche attraverso “alleanze” con mondi a lei vicini: quello della grafica (che trova ispirazione nel mondo del surf e nello skate), della fotografia, dello sport (declinato sempre sulla sostenibilità, con bicicletta e macchina elettrica per la Formula E) e della musica (ad esempio attraverso la partnership con KEXP, la cult radio no-profit di Seattle). Attraverso l’impegno, il merito, il desiderio di scoprire nuovi mondi e nuove culture, l’arte, la musica, lo sport, LA MARZOCCO si mette in relazione con gli altri per creare una community che condivide valori e relazioni. Con numerosi progetti culturali (sul territorio in cui è nata, in Italia e nel mondo) conferisce valore al suo marchio, che da sempre poggia sulla forza di alcune convinzioni: quelle della qualità e di un nuovo umanesimo industriale. Particolare attenzione rivolge anche al no profit concentrando la sua attività nella piantagione di Songwa in Tanzania. L’azienda fiorentina da anni promuove l’attività agricola, l’istruzione e l’integrazione socio-professionale della piccola comunità africana, che trae tutto il suo sostentamento dalla coltivazione del caffè. l caffè, dopo il petrolio è una delle risorse più scambiate al mondo e per le popolazioni che vivono lungo la fascia equatoriale rappresenta una delle fonti primarie di sostentamento. Gli abitanti e il lavoro quotidiano nella piantagione di Songwa sono stati raccontati attraverso le immagini di JAKOB DE BOER. Nelle foto tanti ritratti di donne, protagoniste nell’attività della coltivazione e della raccolta. Il fotografo influenzato da artisti come Caravaggio e Vermeer attraverso le sue inquadrature racconta storie, evoca emozioni e coglie particolari che esprimono l’unicità e la bellezza di quel luogo, sottolineando lo stretto rapporto tra uomo e natura. Il progetto fotografico di JAKOB DE BOER dopo aver fatto tappa in Italia (Milano e Firenze), sarà esposto in tante città europee -“. Foto 2. Lunedì 16 febbraio 2015. la visita delle autorità governative e amministrative nei laboratori della Marzocco a La Torre (Foto A. Giovannini) Foto 3. Una bellissima immagine panoramica di Firenze con i mitici furgoni della Marzocco.

 

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