Max Mugelli. Weekend 'in crescendo' a Imola, nel Tcr Italy © n.c.
Nell’esecuzione di un brano musicale, si definisce in crescendo il passaggio graduale dal piano, al forte al fortissimo: proprio così è stato il weekend di Max Mugelli a Imola nell’appuntamento inaugurale del TCR Italy. Partito “piano” nelle libere e nelle qualifiche con il 17° tempo, Max ha saputo gradualmente migliorare fino a concludere “forte” in gara 2 con l’ottavo posto al traguardo. E se ci fosse stata la possibilità di gareggiare ancora Max avrebbe senz’altro migliorato andando “fortissimo”! Uscendo di metafora, debuttare con una vettura totalmente nuova che si conosce appena non è certo semplice: la Honda Civic 2018 è totalmente diversa dalla versione precedente e saranno sicuramente necessarie alcune sessioni di test per metterla a punto. Né Max né il team hanno purtroppo avuto il tempo di provare la vettura che è stata terminata una settimana prima della gara di Imola ed ecco spiegato il motivo del ritardo di quattro secondi dai primi (che invece utilizzavano vetture 2017 già abbondantemente testate e sviluppate) nelle prove libere del venerdì. Sapendo di non potere lottare con i primi, l’obiettivo di Max in entrambe le gare è stato dunque quello di tagliare il traguardo, accumulare più esperienza e chilometri possibili oltre a punti utili in ottica campionato. Gara 1 praticamente non si è disputata, dato che la safety car è entrata in pista per ben tre volte lasciando ai piloti solo pochi minuti per potere gareggiare. In questo breve lasso di tempo Max è stato bravo ad approfittare degli errori degli altri driver e a concludere in rimonta al decimo posto dal diciassettesimo di partenza. Gara 2 invece è stata decisamente più combattuta nelle posizioni di testa con Max che tenta di rimanere incollato il più possibile ai primi sfruttando ogni occasione per potere recuperare e concludere a punti. Obiettivo centrato, dato che il pilota di Ronta taglia il traguardo in ottava posizione su uno schieramento che vedeva al via ben 26 vetture. Un ottavo posto maturato in queste condizioni è dunque soddisfacente, ma l’obiettivo di Max è ben diverso, è quello di puntare alla vittoria: sarà molto importante quindi riuscire a disputare una sessione di test prima della prossima gara di Le Castellet il 13 maggio, dato che la vettura ha sicuramente del potenziale, ma serve del lavoro di messa a punto per poterlo esprimere in futuro. Max Mugelli “Sapevamo che dobbiamo lavorare molto e così faremo senz’altro: sia per me che per il team era tutto nuovo a Imola e in queste condizioni non è pensabile di potere lottare con i primi, che invece hanno disputato la gara su vetture ben rodate. In cuor mio mi aspettavo di partire molto meglio, ma sono stato troppo ottimista perché la vettura è nuova per me e per il team: io stesso ho appena conosciuto e iniziato a lavorare con i tecnici del team e quindi siamo tutti in fase di rodaggio. Tecnicamente nelle prove libere non eravamo a posto e nel poco tempo a disposizione abbiamo cercato di migliorare il set up della vettura e di conoscere le nuove gomme (visto che in questa stagione si corre con Michelin invece che con Hankook). Quello che è importante sottolineare però è che la nuova Honda Civic 2018 ha ampi margini di miglioramento: in un mondo ideale dovremo già essere in pista a provare, ma non possiamo permetterci questo lusso! La speranza però è quella di potere programmare una giornata di test (o per lo meno mezza giornata) prima della prossima gara. Tornando alle gare, sulla prima prova c’è poco da dire, visto che la safety car è rimasta in pista praticamente per tutta la durata a causa di un paio di incidenti che hanno coinvolto varie vetture. Vi basti sapere che ho potuto percorrere solo un giro cronometrato! Credo che l’organizzazione del campionato debba riflettere in merito a ciò che è successo, perché gli appassionati che ci seguono in diretta TV o in pista non vogliono certo vedere un trenino di vetture dietro la safety car per oltre venti minuti. La colpa è anche di noi piloti perché con 27 vetture in pista è necessario combinare all’aggressività anche l’intelligenza, le gare non possono essere un autoscontro altrimenti saranno tutte condizionate dalla safety car! In gara 2 siamo partiti dietro la safety car perché poco prima del via si era abbattuto un acquazzone sul circuito, la pista era quasi asciutta nella sua totalità, ma la difficile staccata in discesa della Rivazza era completamente bagnata quindi la direzione gara ha ritenuto opportuno partire in questo modo per ragioni di sicurezza. Quando la gara ha preso regolarmente il via ho tentato di rimanere il più possibile incollato al gruppo dei primi, accumulando chilometri ed esperienza su una vettura che ho cominciato a conoscere meglio proprio in gara 2. In queste circostanze per potere mostrare i muscoli e tentare di recuperare posizioni bisogna essere a posto al 100%, mentre noi siamo ancora lontani da questo obiettivo. La mia condotta di gara è stata dunque piuttosto accorta, spingendo al massimo ma allo stesso tempo tenendomi alla larga dai problemi e tentando di sfruttare le disgrazie altrui. In questo modo sono riuscito a recuperare due posizioni e tagliare il traguardo all’ottavo posto. Un professionista è colui che si rende conto quali sono i suoi limiti in quel momento! Quello che però mi rincuora e mi rende abbastanza fiducioso per il futuro è che siamo riusciti a migliorare con costanza: se nelle prove libere del venerdì eravamo a quattro secondi dai primi, in gara 2 sono riuscito a ridurre il gap a meno di un secondo al giro, nonostante a causa di un errore di valutazione non ho potuto montare gomme nuove come il resto dei concorrenti. Quest’anno con la mescola morbida portata dalle Michelin l’usura del pneumatico rappresenterà un fattore decisivo, tre gomma nuova e usata la differenza sarà importante. Riassumendo: il risultato di Imola è positivo per come ci siamo presentati, ma di certo il nostro obiettivo è lottare per le posizioni che contano. Fortunatamente per noi, nonostante le Hyundai avessero dominato le qualifiche, non hanno concretizzato la loro superiorità e non hanno raccolto punti importanti, in prospettiva campionato questo è importante. Per essere in futuro competitivi dovremo lavorare molto, avere la possibilità di disputare dei test per conoscere la vettura e il comportamento dei nuovi pneumatici Michelin. In questo confido nel team in cui ho riposto la mia fiducia ”


