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Chiusura della merceria Albertina. Una perdita per la tradizione fiorentina

L'assessore Vicini annuncia un piano per la tutela di queste attività mentre Firenze si desertifica sotto i colpi dell'overtourism.

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Chiude anche l'Albertina... Chiude anche l'Albertina... © Facrbook
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Durante la cerimonia celebrativa delle eccellenze fiorentine in Palazzo Vecchio, in cui sono stati riconosciuti 431 esercizi storici che contribuiscono al patrimonio culturale della città, è arrivata anche una triste notizia: la chiusura definitiva della mercieria Albertina, una delle attività storiche di Firenze, che ha dovuto arrendersi alla crescente pressione dell'overtourism.

L’assessore Jacopo Vicini ha celebrato le imprese che continuano a rappresentare la tradizione e la cultura fiorentina, sottolineando come queste attività siano il cuore pulsante della città. Tuttavia, non è stata menzionata la difficoltà che molte di queste imprese storiche devono affrontare in un contesto che sta progressivamente perdendo la sua autenticità, trasformandosi in una città sempre più orientata al turismo di massa.

La chiusura dell'Albertina, storica merceria in Piazza del Mercato di San Lorenzo, rappresenta una perdita significativa. Come ha sottolineato Serena Vavolo, presidente di Confartigianato Firenze, questa bottega non era solo un esercizio commerciale, ma un luogo che incarnava la vera fiorentinità, dove qualità, gentilezza e tradizione si mescolavano con la quotidianità della città.

La chiusura di queste realtà storiche, a fronte della crescente omologazione turistica, rappresenta una sfida per la città. La difficoltà di mantenere l’autenticità di Firenze di fronte a una crescente trasformazione commerciale e turistica è ormai evidente, e la battaglia per preservare il volto autentico della città diventa sempre più ardua. Come evidenziato dalla Vavolo, è essenziale affrontare questa sfida per evitare che Firenze perda il suo spirito e la sua identità, sostituendoli con prodotti turistici senza valore.

L’appello alle istituzioni è chiaro: la città deve fare di più per proteggere le sue tradizioni e il suo patrimonio, affinché Firenze non diventi solo una vetrina per il turismo, ma rimanga un luogo vivo, con radici profonde nelle sue attività storiche e nella sua cultura autentica.

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