Dopo che il prefetto di Firenze, Valerio Valenti, ha di fatto aperto alla possibilità di realizzare un CPR (Centro Permanenza per i Rimpatri) per i migranti in Toscana, nella regione si è scatenato un forte dibattito. Questo l’antefatto : secondo l’agenzia Ansa il Prefetto, che ha presieduto la Conferenza Regionale Autorità pubblica sicurezza tenutasi a Palazzo Medici Riccardi, avrebbe dichiarato: “Credo sia emersa una generale condivisione sull'opportunità che la Toscana si doti di una struttura”. Valenti, sempre citato dall’agenzia Ansa, avrebbe spiegato che servirebbe un centro "che funga da deterrente per quegli extracomunitari espellibili che sono più del 50% di chi commette reati che creano particolare allarme sociale. Una struttura di piccole dimensioni, con meno di 50 posti".
A lui replica con una nota la Cgil, che afferma:
Già in passato ci siamo espressi contro la proposta di aprire un Cpr in Toscana. Al prefetto e al sindaco ricordiamo che Firenze è da sempre terra di accoglienza e inclusione e che in passato la Toscana ha rivendicato una idea diversa di rapporto con i cittadini immigrati che vengono da noi.
Aprire un centro in cui finiranno quasi esclusivamente persone senza documenti e richiedenti protezione, perché questo avviene nella maggior parte dei casi, è intollerabile.
Inoltre prevedere di togliere la libertà personale, senza alcuna condanna, è un ulteriore errore, che mina la nostra convivenza civile.
Siamo convinti che le risorse a disposizione sul tema immigrazione sarebbero meglio spese per costruire percorsi di accoglienza e integrazione.
Si intervenga infine a sostegno delle vittime di grave sfruttamento lavorativo, dal momento che sono mesi che dovrebbe essere convocato un tavolo territoriale sul tema. Sarebbe tempo ben speso, invece di riproporre soluzioni che hanno già fallito da tempo.
Firmato: Anpi Firenze, Arci Firenze, Cgil Firenze, Libertà e Giustizia Firenze