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Incontri storici a Monte Senario. Il programma dell'evento

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Incontri storici a Monte Senario. Il programma dell'evento Incontri storici a Monte Senario. Il programma dell'evento © n.c.
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Nello splendido scenario del Monastero di Monte Senario, era in atto il secondo incontro denominato “Monte Senario nel Medioevo – il futuro del territorio”. Con la Sala delle conferenze davvero strapiena, con il coordinamento di Elisabetta Mereu, dopo il saluto del Priore F.M. Perri e il saluto dell’amministrazione comunale di Vaglia dell’assessore Riccardo Impallomeni, il Prof. Roberto Parenti,noto studioso archeologo, Docente all’Università di Siena, ha tenuto una dotta “Lectio Magistralis” sul tema “ Il territorio di Monte Senario nel Medioevo”. Con la proiezione di oltre 60 figure in video, il Prof. Parenti ha ripercorso, dal buio medioevo, quello che è stato il territorio di Monte Senario verso la mugellana vallata, con tutti i suoi aspetti architettonici con i primi insediamenti, le torri, i castelli, le Pievi con le loro suffraganee, la viabilità, i terremoti che hanno più volte cambiato volto al panorama, il modo di vivere fra Signori e Popolo, il lavoro, la società, insomma tutto quello che ha caratterizzato questo splendido lembo di terra fra le montagne fiorentine e la dorsale degli Appennini. Davvero un momento storico di grande spessore. Applausi scroscianti e tante domande che sono state poste al Prof. Parenti al termine della sua relazione. Stefano Viliani invece, frate dell'Ordine dei Servi di Maria, ha trattato un tema piuttosto complesso che ha alla base la più antica storia dell'Ordine giunta fino a noi, quella Legenda de origine ordinis attribuita a fra' Pietro da Todi, priore generale dal 1314 al 1344, e la cui data comunemente accettata dagli storici è il 1317. Questa storia dell'ordine è in effetti una sorta di introduzione alla vita di San Filippo Benizzi - una delle figure centrali dell'Ordine stesso - che però non fu mai scritta o non è giunta fino a noi. Come altre leggende trecentesche dei Servi di Maria, è da un lato scritta sulla base di testimonianze dirette, dall'altro impregnata di linguaggio biblico. Viliani ha giustamente raccomandato la necessità di evitare atteggiamenti estremi nei confronti del testo, che non va considerato né completamente realistico né completamente frutto di invenzione. Il manoscritto originale, conservato nell'Archivio generale dell'Ordine a Roma, sarà esposto in SS. Annunziata dal 5 al 28 giugno prossimi. L'atteso buffet di pietanze basate su ricette originali medievali non ha tradito le attese e ha allietato i palati dei presenti. Ai quali, poi, lo storico medievale Fabrizio Trallori ha fornito illuminanti delucidazioni su questo menu risalente a un'epoca all'incirca tra il 1250 e il 1350. Un epoca in cui si cucinava senza sale, e si insaporiva con spezie e aromi. Non c'era l'olio d'oliva, si usava grasso animale, per lo più lardo. Non c'era la bistecca di manzo, tradizione fiorentina celebrata quanto recente (fine '800). Ma tutto ciò, evidentemente, non impediva di cucinare squisitezze come - in particolare - il pollo e cappone in agrodolce con frutta secca (non ricordo se il titolo è esatto, ma la sostanza è questa), che i presenti difficilmente dimenticheranno. Infine ricordiamo che il terzo incontro che terminerà questo significativo “trittico” al Monte Senario si terrà il 10 giugno 2017. Ne riparlaremo. Foto 2. Il Prof. Roberto Parenti dell’Università di Pisa. Foto 3. Una iconografia ottocentesca del Monastero del Monte Senario

 

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