Sabato 23 aprile 2016, abbiamo vissuto in mezzo a tantissimi sportivi e cari amici, un pomeriggio davvero bellissimo in quel di Campi Bisenzio, in occasione dell’inaugurazione di una mostra fotografica e iconografica dedicata al grande campione Gastone Nencini (1930 - 1980), fermamente voluta ed allestita dalla famiglia, “deux machine” la cara Elisabetta Nencini, (che ne ha curata sotto ogni punto di vista, sia grafico che organizzativo), con la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale campigiana, il tutto allestito e realizzato in occasione della partenza della tappa del Giro d’Italia da Campi Bisenzio a Sestola, che avverrà martedi 17 maggio 2016. Quale migliore occasione per celebrare la storia sportiva e agonistica del “Leone del Mugello", con questa mostra in suo ricordo e in suo onore? E’ stato un quindi un revival che ha coinvolto tantissime persone, convenute da ogni dove, che si sono ritrovate nel foyer del Teatrodante “Carlo Monni” di Campi Bisenzio per seguire questa cerimonia, per respirare un’atmosfera del tutto particolare, per immergersi nei tempi in cui Barberino, il Mugello, la Toscana e l’Italia, si beava per le imprese ciclistiche di Gastone, in un periodo cioè dove le imprese di un atleta, era un riscatto di tutto un popolo. La cronaca della giornata, di questo significativo avvenimento, sarebbe lunga, troppo lunga, dalle cose che sarebbero da ricordare e raccontare, ma non possiamo non esimerci, nel ricordare che quando via via giungevano autorità civili e amministrative, dirigenti di enti ed associazioni, sportivi e soci di molte società sportive, ex campioni di ciclismo che hanno gareggiato ai tempi di Gastone, altrettanti ex ciclisti i quali non avendo raggiunto alte cime ma che hanno avuto sempre nel cuore il ciclismo, altrettanti piccoli e giovanissimi ciclisti (la G. S. Gastone Nencini di Barberino di Mugello era al completo con tutti i dirigenti), molti colleghi giornalisti della stampa scritta e parlata, scrittori ed attori, estimatori ed amici, insomma una presenza nel foyer del Teatro Dante di Campi Bisenzio, di un piccolo grande mondo strettamente legato al ciclismo, che si è stretto intorno alla gentile signora Maria Pia Nencini ed ai figli Elisabetta, Lapo e Giovanni Battista. Molti sono stati gli interventi, in primis Eugenio Giani, con la sua bella fascia di Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Giacomo Bacci, presidente del Comitato Toscano di Ciclismo, Sara Di Maio, vice sindaco in rappresentanza del Comune di Barberino di Mugello, Franco Bitossi, ex campione di ciclismo che ha gareggiato diversi anni con Nencini, Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, Marco Balestracci, scrittore, giornalista, vincitore nel 2011 e nel 2012 del Premio Bancarella Sports, il quale con la sua bravura, forbita e facile parola ha ricordato alcuni episodi che hanno caratterizzato l’attività di Gastone Nencini, soffermandosi sul Giro d’Italia del 1959, in modo particolare sulla leggendaria tappa del Gavia con Anquetil, giro questo perso da Gastone per soli 28 secondi in favore del campione francese, Mario Monni, attore, che proprio la sera recitava la storia di Ottavio Bottecchia (grande campione negli anni ’20 e ’30); presenti inoltre fra gli altri, Francesco Sottili, assessore allo Sport del comune di Fiesole, Carlo Jannelli componente della Procura Federale FCI (Federazione Ciclistica Italiana), Alessandro Dolfi, coordinatore STR, Jacopo Alberti, consigliere regionale della Toscana, Paolo Allegretti presidente dell’Associazione Veterani Sportivi della Toscana, Giovanni Grossi, direttore generale del Teatrodante Carlo Monni, Andrea Bruno Savelli, Direttore Artistico teatrodante Carlo Monni e tante altre personalità. Abbiamo lasciato e non per ultimo, il ricordo di Elisabetta Nencini. Dopo aver spiegato le ragioni di questa bella mostra in ricordo del babbo, ringraziando tutti coloro che si sono attivati per questo significativo evento, Elisabetta si è addentrata in quella che è stata la vita e la storia del babbo, raccontando aneddoti e momenti famigliari, terminando, emozionata e commossa, con un “grazie babbo”, accolto da uno scrosciante applauso che non terminava mai. Bello, come è bella la mostra che ripercorre come un libro aperto il percorso agonistico del “Leone del Mugello” (a Borgo San Lorenzo i vecchi sportivi lo chiamavano anche la ”spallaccia”) con una significativa cronologia, di uomo, di campione, di padre di famiglia, di amico. Nel nostro archivio abbiamo diverse immagini fotografiche di Gastone, alcune anche vicino a nostro babbo Amilcare Giovannini, giornalista, scrittore, dirigente sportivo, fondatore del Gruppo Sportivo Giovanile “Gino Bartali” nel dopoguerra (ideò e realizzò la Prima Coppa della Liberazione), direttore sportivo del Club Ciclo Appenninico 1907; Gastone era di casa e ne serbiamo tanti bellissimi e struggenti ricordi di una vita vissuta, molti anni orsono, ma ancora nel cuore e nella mente. Come consuetudine ecco alcune immagini della bella serata a Campi Bisenzio affinchè ne resti testimonianza. Ma ci ritorneremo sopra. Il taglio del nastro inaugurale della mostra; da sinistra Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Elisabetta Nencini e il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi L’intervento di Elisabetta Nencini; da sinistra Maria Pia Biaggio, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, il vice sindaco di Barberino di Mugello Sara Di Maio, Elisabetta Nencini. Il giornalista e scrittore Marco Balestracci mentre ricorda la Tappa del Gavia nel Giro d’Italia nel 1959, quando Gastone Nencini perse il giro per soli 28 secondi. La famosa immagine di Gastone Nencini sul Passo del Gavia con alla ruota Jacques Anquetil, durante il Giro di Italia del 1959. Quattro sportivi, fra i tantissimi presenti, nel foyer del teatro Dante a Campi Bisenzio; da sinistra Franco Bitossi “cuore matto” grande campione amico di Gastone Nencini, con accanto Renzo Giovannini che fu corridore del Club Ciclo Appenninico 1907 di Borgo San Lorenzo. In una gara per allievi a Borgo San Lorenzo nel 1958 per la disputa della ”Coppa Mario Giovannini” (fondatore della società ciclistica borghigiana nel 1907), Franco Bitossi bruciò sul traguardo di piazza Dante lo stesso Renzo Giovannini, quindi Emilio Malavolti, anch’esso ciclista del CCA 1907 in quegl’ anni ed infine un grande personaggio dello sport toscano, Paolo Allegretti, presidente regionale dell’Associazione Veterani dello Sport. Elisabetta Nencini mostra con orgoglio di figlia, la maglia Rosa del babbo Gastone che il campione mugellano fece dono a Marco Cellai accanto ad Elisabetta; a destra la mitica bicicletta del “Leone del Mugello” (Foto cronaca di A.Giovannini)
Pierluigi
Grazie Aldo, quando, grazie a te, ho saputo di questa manifestazione ho sentito il dovere ed il desiderio di parteciparvi. Anche se non ho conosciuto personalmente Gastone, ma ne ho seguito le gesta con lascolto delle tappe del Giro alla radio quando ero bambino. Poi a Firenze nella pedalata premondiale ho conosciuto Elisabetta e suo marito Massimo, entrambi grandissimi sostenitori della squadra ciclistica giovanile Mugellana intitolata a Gastone. E stato un bellissimo pomeriggio grazie anche alla presenza di personaggi autorevoli sia del mondo sportivo che politico. Complimenti agli organizzatori. Un saluto. Pierluigi Guasti
Gianni
QUANTI RICORDI CON GLI SPORTIVI AL BAR DI GALLIANO AD ASCOLATRE LA RADIO PER LE IMPRESE DI GASTONE.
MARCELLO
COMPLIMENTI PER QUESTO RICORDO DELL'INDIMENTICABILE GASTONE
ELISABETTA NENCINI
Bellissimo articolo! Sai Aldo sono molto contenta, perch stata una manifestazione incredibilmente sentita dalle persone, sembravamo appartenere tutti ad una grande famiglia, straordinario. Grazie Elisabetta
Luigi
Bel ricordo, bella famiglia i Nencini, grande Gastone