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Mugello. Le varie manifestazioni mugellane per la festa della Liberazione

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Mugello. Le varie manifestazioni mugellane per la festa della Liberazione Mugello. Le varie manifestazioni mugellane per la festa della Liberazione © n.c.
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Come è ormai tradizione da 73 anni, si sono svolte sul territorio mugellano molteplici manifestazioni, eventi e cerimonie in occasione della festa della Liberazione, avvenuta il 25 aprile del 1945, come del resto il Sito Web OK!Mugello, ha ampiamente presentato nei giorni scorsi. Nel capoluogo mugellano (vedi servizio su OK!Mugello di Saverio Zeni con foto Buccoliero, martedi 25 aprile 2017), la manifestazione è iniziata con il ritrovo dei partecipanti davanti al Palazzo Municipale in piazza Dante, per poi in corteo portarsi all’interno della Pieve di San Lorenzo dove il pievano don Maurizio Tagliaferri (presente anche il Coro diretto da Marilisa Cantini), ha officiato la Santa Messa in ricordo e in suffragio dei caduti di tutte le guerre. Al termine della cerimonia religiosa tutti i partecipati, con in testa il gonfalone comunale, il sindaco Paolo Omoboni, alcuni assessori e consiglieri comunali, il Maggiore Paolo Bigi e il Luogotenente Fulvio Gagliardo dell’Arma dei carabinieri, graduati della Guardia di Finanza, l’Anpi locale, il Gruppo Alpini, l’associazione dei carabinieri in congedo, la Confraternita di Misericordia, il Centro Radio Soccorso e molti cittadini, con in testa la Banda Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Marradi/Popolano, si sono portati a deporre le corone d’alloro al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, al Monumento alle Vittime Civili in piazza del Poggio, al Monumento dei caduti Partigiani in piazza Martiri della Libertà ed infine alla Cappella Ossario dove riposano i partigiani nel Cimitero della Misericordia, per terminare la mafestazione davanti al palazzo Comunale con le prolusioni ufficiali. Anche San Piero a Sieve e Scarperia, benché comune unico, si sono svolte due distinte manifestazioni, a cui hanno preso parte le autorità amministrative (Sindaco Federico Ignesti, vice sindaco Francesco Bacci, ed alcuni assessori), associazioni di volontariato (Misericordia e Gruppo Donatori di Sangue), Associazioni Combattentistiche e d’Arma (Gruppo Alpini), autorità militari (Carabinieri e Polizia Municipale) e cittadini comuni che hanno voluto portare il loro contributo. Dopo le Sante Messe officiate nella Pieve di San Piero e nella Propositura di Scarperia, i partecipanti hanno poi deposto due corone d’alloro nei rispettivi parchi della Rimembranza sampierina e scarperiese. Le cerimonia sono poi terminate quando le autorità si sono portate a Ponzalla sul Passo del Giogo per deporre una corona d’alloro ai piedi del Monumento agli oltre 250 caduti americani. Nel pomeriggio siamo voluti andare in quel luogo dove appunto rimasero sul terreno tanti soldati morti per la nostra libertà e per la nostra democrazia. Non c’era nessuno, tirava un leggero vento, Monticelli era immerso nel silenzio, e il ricordo è andato al 12 settembre del 1944 ( si dice il destino cadeva di martedì) , quando il 363° Reggimento Fanteria, aggregato alla 91° Divisione del 5° Corpo d’Armata al comando del Generale Trascott, nel tentativo di snidare alcuni soldati tedeschi, uscì allo scoperto al comando del Capitano Frank T. Hyland. Un attimo e fu la strage: sorpresi da tre postazioni di mitragliere “spandau” azionate da veterani paracadutisti delle SS, nascosti negli anfratti di Monte Altuzzo, gli uomini del 363° Reggimento presi d’infilata in uno spazio all’aperto, non ebbero il tempo di ripararsi e rispondere al fuoco. In meno di un’ora rimasero sul terreno i corpi di 283 soldati. Leggendo i nomi scolpiti sulle lastre in marmo del Mausoleo, molti erano di chiare origini americane ma insieme a loro soldati di origini prettamente italiane come fra gli altri, Anthony Marano, Thomas Schiano, Fausto Barbiero, Domenico Trotta, George Ruccio, Giuseppe Cervini, Franck Caruso, Jhoseph Parinella ed altri ancora, figli di immigrati che tornarono nella terra dei loro padri per liberarla dal giogo nazista, trovando tragicamente la morte sul terreno mugellano. I vecchi contadini del posto (vedi un nostro articolo-intervista nel 1975 su la Nazione, in occasione del 30° anniversario), ricordavano che il terreno rimase impregnato di sangue per molto tempo. Quando fu innalzato questo mausoleo nell’anno 1948/49, entro davanti ad una scalinata venne collocata sopra un piedistallo in pietra una statua in travertino raffigurante un soldato americano. Purtroppo nel 1965/66 un manipolo di emeriti imbecilli impregnati di odio ideologico (lasciarono il loro tradizionale segno politico – abbiamo l’immagine), non trovarono di meglio che gettarla a terra (fu restaurata e si trova al Cimitero alleato agli Alfani), spaccando le lapidi e devastando il giardinetto antistante. Il Monumento fu recuperato e restaurato a cura del Lions Club Mugello (1 maggio 1983) e sul piedistallo fu inserita una splendida raffigurazione scultorea in bronzo (un volto cadente che rappresenta la morte e un volto eretto che rappresenta la vita), opera dello scultore Prof. Marco Lukolic di Borgo San Lorenzo. In questa significativa data, secondo il nostro modestissimo pensiero, è giusto e doveroso, che il ricordo degli uomini liberi, vada anche a questi soldati, che donarono la loro vita per la nostra libertà e per la nostra democrazia.   Foto 2. Particolare della cerimonia a San Piero a Sieve (Foto Patrizio Di Dio) Foto 3. Particolare della cerimonia al Monumento dei Caduti americani a Ponzalla, con tutte le autorità civili, amministrative, militari e religiose, associazioni Combattentistiche e d’Arma e di volontariato. (Foto Patrizio Di Dio) Foto 4. Il Monumento a Ponzalla sui tornanti del passo del Giogo dove morirono oltre 250 soldati americani il 12 settembre del 1944. Al centro la statua raffigurante il soldato che fu spaccata nel 1965. (Foto Donatello Donatini) Foto 5. 1 maggio 1983. A sinistra il Console Generale in Italia degli Stati Uniti d’America Jhon F. Hasset, con lo scultore Prof. Marco Lukolic, dopo la cerimonia d’inaugurazione del restaurato Monumento a cura del Lions Club Mugello e il nuovo gruppo scultoreo in bronzo (Foto A.Giovannini)

 

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Commenti 3
  • MARCELLO

    la chiosa finale dell'articolo intaccabile. Verit sacrosanta.Grazie signor Aldo

    rispondi a MARCELLO
    mer 26 aprile 2017 01:35
  • LUIGI

    UNA RECENSIONE CORRETTA E STORICAMENTE ESATTA . GRAZIE SIGNOR GIOVANNINI

    rispondi a LUIGI
    mer 26 aprile 2017 01:27
  • PAOLA

    Finalmente qualcuno si ricorda di questi soldati trucidati per la nostra libert.

    rispondi a PAOLA
    mer 26 aprile 2017 12:40