Ospedale Luco © Aldo Giovannini
La collana di libri che Leonardo Romagnoli ha dato alle stampe in questi ultimi tempi, tutti estremamente interessanti dal lato storico, culturale e sociale sul territorio (vedi l’ultimo sul terremoto del 1919), sono come piccoli tasselli che insieme a tantissimi altri, vanno a formare un grande mosaico storico sul Mugello e per il Mugello.
L’ultimo in ordine di tempo ecco ”Gisberto Ferretti e l’Ospedale di Luco”, dedicato a questo straordinario medico che fu primario dell’Ospedale del Mugello in Luco nel 1871, il quale oltre ad essere un valente sanitario e chirurgo scrisse nel decennio 1872/1882 un libro unico che gli valse il premio speciale della Società Italiana d’Igiene e Sanità con una menzione speciale del Re Umberto I° di Savoia, e precisamente “ Toponomastica e Statistica Medica del Comune di Borgo San Lorenzo” edito a Modena nel 1882 in sole 300 copie (siamo felici di avere una copia originale nel nostro archivio), quindi una pubblicazione rarissima, una miniera d’oro per il nostro territorio, suddivisa in tanti capitoli, di cui scrivemmo su la Nazione nel febbraio del 1984 una lunga recensione.
A distanza di tempo ecco che Leonardo Romagnoli, riporta alla luce in un svelto libretto (120 pagg. - 30 immagini - € 10.00 - Edizioni Radio Mugello), una anmnèsi copiosa di tutto quello che è stata la battaglia contro le malattie, in un territorio e in una epoca caratterizzata dalla povertà, dalla miseria, dalla fame dall’analfabetismo, dove la scienza doveva lottare contro i pregiudizi, i costumi, in una conduzione arcaica delle semplici regole di sopravvivenza dell’essere umano, segnatamente delle classi più miserevoli della società, con in testa i contadini e i pigionali, gli ultimi o quasi della classifica sociale italiana.
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Veniamo quindi a conoscenza delle malattie di come venivano curate, delle pessime condizioni igieniche, il cibo povero, come il mangiar sempre la polenta ecco la micidiale ed atroce pellagra che ha portato al cimitero migliaia di uomini e donne, l’epidemie che esplodevano in misere case (vedi il colera che colpi il Mugello nel 1855), insomma Ferretti ebbe il coraggio di mettere il classico dito in una piaga che dilagava, in un secolo, come l’800, che è stato davvero nefasto in questo settore. Romagnoli, ha inserito tutto e caldeggiamo a leggere questo libro per entrare in un contesto storico, poco conosciuto, ma altamente drammatico per la vita umana. Significativo anche il periodo dedicato al Dott. Alberto Barchielli, altro emerito direttore dell’Ospedale di Luco dal 1882 al 1915, il quale pubblicò, dietro al libro del Ferretti, un interessante resoconto statistico del servizio medico-chirurgo in quegli anni. Dunque in sintesi, nelle pagine del libro di Romagnoli, uno spaccato di vita da conoscere e anche se a distanza di 150 anni, da valutare e discernere; uno spaccato che i nostri nonni hanno duramente vissuto.


