
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato l'intervento del sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, che chiedeva di garantire la didattica in presenza anche in caso di passaggio in zona rossa (clicca qui). Ora anche il gruppo di Centrosinistra dell'Unione dei Comuni del Mugello chiede di assicurare lezioni 'in presenza e in sicurezza' fino alla fine dell'anno scolastico:
Lezioni in presenza, in sicurezza. Lo chiede al Governo e alla Regione la mozione “Riapertura degli Istituti superiori e criticità della didattica a distanza” presentata dal gruppo consiliare Centrosinistra per l’Unione Mugello a firma della Capogruppo Stefania Ciardi e dalla Consigliera Irene Pieroni, che sarà discussa domani nel Consiglio dell'Unione dei Comuni del Mugello.
Gli studenti stanno soffrendo notevolmente dalle misure di contenimento del virus, con la chiusura delle scuole, classi vuote, lezioni davanti a un pc.
Purtroppo la scuola è stata la prima ad essere chiusa il 5 marzo 2020 e l’ultima a riaprire il 14 settembre 2020, e nonostante le dichiarazioni di molti che la definivano come non più sacrificabile, la ripresa dei contagi ha riportato al centro del dibattito il suo ruolo nell'emergenza sanitaria. Con un Dpcm il 3 novembre 2020 viene nuovamente disposta la Didattica Digitale Integrata al 100% per le scuole superiori, restando salva la possibilità di svolgere in presenza laboratori o garantire l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Che la scuola non rappresenti fattore di contagio lo rilevano e confermano recenti studi.
Il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, “Apertura scuole e andamento dei casi confermati di SARS-COV-2: la situazione in Italia”, l"indagine condotta dallo Ieo di Milano, presentata lunedì 22 marzo, e l'indagine IPSOS commissionata per conto di Save the Children Italia, “I giovani ai tempi del Coronavirus” evidenziano che le scuole non costituiscono un luogo di contagio (i focolai in ambito scolastico rappresentano il 2% dei focolai segnalati a livello nazionale, i giovani non costituiscono un veicolo di contagio) e mettono in luce la difficile e problematica situazione psicologica e scolastica che gli studenti stanno affrontando a causa della didattica a distanza, nonostante il grande impegno e lavoro da parte degli insegnanti.
La Regione Toscana è stata una delle prime a riaprire le scuole l’11 gennaio, seppure al 50% in presenza, nonostante le molte difficoltà organizzative, grazie ad un piano straordinario per il trasporto pubblico: un segnale molto forte, culturale, civico e d’inclusione verso una generazione che purtroppo pagherà più di tutti per la pandemia.
Aumento delle disuguaglianze, dell’abbandono scolastico, carenze della socialità e della crescita emotiva sono i pericoli che affliggeranno i nostri ragazzi, se il diritto allo studio in presenza non sarà garantito.
Per questo il gruppo di Centrosinistra, insieme a tutti i sindaci del Mugello, chiede alla Regione Toscana e al Governo di impegnarsi affinché le scuole superiori possano rientrare in presenza possibilmente al 100%, senza più interruzioni fino alla fine dell’anno scolastico, garantendo la sicurezza a insegnanti e studenti con un controllo stringente sui possibili contagi. Viene chiesto inoltre di mantenere aperte le scuole di ogni ordine e grado anche e soprattutto nelle zone rosse, di effettuare una campagna di tamponi efficace, gratuita e periodica a studenti, insegnanti e personale scolastico, oltre che garantire una corsia preferenziale per le scuole nel tracciamento da parte delle Asl, ed infine, di continuare a sostenere la riorganizzazione del trasporto scolastico e più in generale del trasporto pubblico per permettere agli studenti di utilizzare i mezzi pubblici in sicurezza.
"Vogliamo riportare l’attenzione sulle nostre scuole, tra i luoghi più sicuri dove si fanno tracciamenti e tamponi, e, come dimostrato, dove il contagio non avviene", sottolineano i consiglieri del centrosinistra.