Scuole “green” per il territorio mugellano. La collaborazione tra l'Unione montana dei Comuni del Mugello e la Fondazione italiana di Bioarchitettura prosegue con un “documento programmatico che sviluppa un progetto strategico unitario e di sistema dedicato all'edilizia scolastica, indirizzato all'edilizia ecosostenibile e alla bioarchitettura”, nel quale si definiscono le linee d'indirizzo bio per scuole “green” e le esigenze di edilizia scolastica negli 8 comuni mugellani. Una “ri-progettazione”, ancor prima culturale, degli spazi scolastici e didattici. L'obiettivo, come sottolinea il sindaco di Borgo San Lorenzo con delega alla Pianificazione territoriale dell'Unione dei Comuni, Paolo Omoboni, è: “Ambienti scolastici che siano più a misura di studente, funzionali, progettati per la didattica attiva ma anche come luoghi di benessere e socializzazione. Scuole smart e green”.
Nel documento programmatico, oltre a richiamare i principali riferimenti normativi e di finanziamento e a indicare i principi e criteri da adottare per sviluppare la progettazione di edilizia scolastica sostenibile (qualità dell'aria, risparmio idrico e risparmio energetico con energie rinnovabili per abbattere Co2, riduzione dell'inquinamento acustico, spazi verdi, materiali e tecnologie innovative), si riporta il quadro conoscitivo del patrimonio attuale dell'edilizia scolastica negli 8 comuni mugellani con il dettaglio del fabbisogno sia per i miglioramenti sia per la realizzazione di nuovi edifici. Un elenco di oltre 40 interventi e per ognuno sono indicati la tipologia, l'importo, se l'edificio scolastico è esistente/nuovo, lo stato (fattibilità tecnica ed economica, progettazione definitiva/esecutiva, lavori in corso/in fase di ultimazione). Sottolinea l'assessore Omoboni: “Il nostro territorio evidenzia un sistema di edilizia scolastica diffusa, con un ruolo fondamentale delle scuole, sia in termini di opportunità di istruzione che come presidio sociale dell'intera comunità”. La popolazione nella fascia di età 3-14 anni è composta da 6.489 bambini e ragazzi (il 12% circa della popolazione complessiva); di questi, 397 frequentano gli asili nido, 1564 le scuole dell'infanzia, 2795 le scuole primarie e 1733 le scuole secondarie di primo grado.
“Questa iniziativa programmatica e progettuale - aggiunge Alberto Di Cintio, coordinatore per la Toscana della Fondazione Italiana di Bioarchitettura - può diventare modello e riferimento per tutto il sistema scolastico nazionale, con l'obiettivo di predisporre dei piani strategici di area nei vari territori e non quindi per iniziative singole ed isolate, ma proponendo una chiara strategia di interventi programmati e sostanziali sugli edifici scolastici esistenti e futuri, basata sull’adeguamento dell’ambiente fisico e sull’ottimizzazione nell’impiego di risorse, al fine di contribuire, da un lato, all’innalzamento della qualità edilizia e delle condizioni d’uso per l’utente e, dall’altro, al miglioramento della gestione delle risorse economiche a disposizione degli Enti”.
Conclude l'assessore Omoboni: “Gli interventi proposti sono per la quasi totalità interventi di miglioramento e di funzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente. Un totale di 41 milioni di euro. Risorse per mettere in sicurezza le nostre scuole e renderle più funzionali. Nei nostri comuni sono in corso di ultimazione interventi per circa 4,5 milioni di euro. Abbiamo numerosi progetti sulle scuole, di adeguamento sismico, miglioramento ed efficientamento energetico, ristrutturazione e riqualificazione.
E questo documento programmatico li annovera tutti, con l'impegno a investire sulla bioedilizia, su scuole belle e funzionali, moderne, accoglienti e inclusive. E siamo pronti per qualsiasi opportunità di finanziamento si apra, dal Recovery Plan ad altri fondi europei, statali e regionali”.