Da cosa derivano i 'toponimi' mugellani? Ora non vorrei essere tacciato di “amenità” o, peggio, di pazzia. In quanto alla prima, spero che chi mi legge ogni tanto si ponga delle domande ... ma per la seconda è cosa ben più difficile testimoniare il contrario ... soprattutto dopo quello che vi scriverò. Da anni, ogni qualvolta mi sento un poco “depresso”, prendo la mia “Panda rossa” ed in breve, dalla città mi trovo nell’aperta campagna del mio amato Mugello. Fin qui niente di strano, spero di non essere ritenuto uno “spostato” solamente perché invece di andare al cinema o allo stadio come fanno tutti i miei coetanei mi ritiro - per un po’ di tempo - nella solitudine di prati e boschi. Ma la cosa che mi spaventa - devo confessarvelo - è che passo la maggior parte delle giornate ad interrogarmi sull’origine dei “toponimi” che incontro nelle mie salutari girate. In effetti, la toponomastica dell'Appennino e della campagna mugellana è alle volte a dir poco curiosa. Senza perdermi nelle analisi dei “termini” derivati dall’epoca romana o prima, parafrasando Francesco Niccolai, colui che ad inizio ‘900 scrisse una insuperata “Guida storico-geografica” del nostro territorio, gli appellativi dati ad alcune località risentono delle conformazioni fisiche del luogo e non solo. Per questo viene indicata con “Monte” un'altura costituita da fianchi molto ripidi, "Poggio" se la sommità è pianeggiante e i declivi si sviluppano dolcemente, per es.: Il Poggio, Poggiforzoli, Poggiolo, Poggetto, etc. "Giogo" se il monte in questione si adagia in maniera dolce ed orizzontale, “Verruca” se il solito è costituto da costali brulle, "Colla" quando è presente una semplice "apertura" tra due versanti montuosi, per es.: Passo della Colla. Così, “Apparita" sta ad indicare un’inaspettata spianata lungo un’irta salita : L'Apparita, L'Apparitaccia. "Cale", sta a denominare le discese impervie: Le Cale, Le Calette. Chiaramente, data l'importanza data ai luoghi aperti nelle sommità appenniniche, molti sono anche i "nomi" singolari ad indicare i “Prati” ed i “Pascoli”: Prato all'Albero, Piandolce, Campiglioni, Pianacci, Pian del Monte etc. Come con importanza venivano indicati i “posti” dove erano presenti sorgenti o corsi d'acqua potabile: Acquabona, Fontebuona, Il Bottino, Fonte coperchiata, Fonte dell'Alpe, Il Pozzino etc. anche se alcune volte si scadeva nell’irriverenza verso un insignificante sgorgare d’acqua come “La Piscia” posta a levante del Passo dell’Osteria Bruciata. Le fonti d'acqua sono spesso ricordate per essere state protagoniste di disgrazie o situazioni degne di memoria: Omomorto, Fonte al Lupo, Le Femmine morte etc. Alcune località prendevano l'appellativo dalle attività messe in essere dall'uomo: Tagliaticcia, Carbonaia, Battiloro, Tagliaferro etc. o, più semplicemente, per la specie arborea ivi presente: Castagnaio, Castagnolo, Sambuca, Cerreto, Uliveta, Campo Orzaio, etc. come pure per alcuni elementi identificativi specifici presenti nell'ambiente circostante: Monte Faggio all’Ombrellino, Volpinaia, Lupaia, Tassaia, Cicalino, Paretaio, Grancaio etc. In altre occasioni, i nomi risentono della casa colonica, casale, rocca o capanna lì presente: Lo Stale, Capanna di Marcone, Mulino dei Tacchi, le varie Ca’ di qualcuno, o per un fatto accaduto: La Curva di Cencione, La Capra zoppa, Il Gallo Morto, L'Osteria Bruciata etc. Sarebbe bello fare un censimento, magari utilizzando #Mugellani, di tutti i nomi curiosi che un tempo riempivano le “veglie” nei nostri casolari.
Riccardo Tomassucci
Per gli appassionati dei territori segnalo di aver analizzato migliaia di nomi di abitati, ma anche fiumi, cascate, monti, spiagge. Chi desiderasse saperne di più o darmi notizie può contattarmi (ad es. continuo a considerare non chiarita l'origine e la localizzazione di "Mugello"). Riccardo Tomassucci (Pistoia) [email protected]
Riccardo Tomassucci il medesimo ha cambiato email
6.1.2021 Mi scuso di non aver avvertito subito. Resto a disposizione per notizie o domande. [email protected]
Marco Bifulco
Ciao Tommaso. Ho fatto una breve incursione nel Mugello un paio di settimane fa, provenendo da Bologna. In effetti era proprio quello che mi chiedevo, attraversando l'entroterra con la macchina. Grazie per queste preziose spiegazioni. A presto Marco
aldo giovannini
CARO TOMMASO, SOLO ORA LEGGO LA TUA DISSERTAZIONE SUI TOPONIMI MUGELLANI. BRAVO MOLTO BRAVO. COMPLIMENTI.