x
OK!Firenze

Nepal. Voci dalla tragedia. Storia di Niccolò e Matteo

  • 328
Nepal. Voci dalla tragedia. Storia di Niccolò e Matteo Nepal. Voci dalla tragedia. Storia di Niccolò e Matteo © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

Storia dei due mugellani. Via via che passa il tempo emergono sempre più dettagli legati alla vicenda dei due giovani mugellani bloccati nella capitale del Nepal dalle devastanti scosse di terremoto. Niccolò Lapi di Borgo San Lorenzo e Matteo Stelloni di Ronta, erano giunti nella capitale del Nepal solo la sera prima. Avevano in programma di rimanere alcuni giorni prima di dirigersi nel regno del Mustang (per un trekking sull'Himalaya). I due, infatti, hanno potuto contattare le famiglie, ed emergono i dettagli della loro storia (per fortuna a lieto fine nel mezzo della grandissima tragedia). Quando sono stati sorpresi dalla prima scossa (sabato) erano in un bar del centro di Kathmandu (in mezzo ad edifici storici). Al momento della scossa sono corsi fuori e, per interminabili minuti, sono stati sommersi dalla polvere. Solo quando questa si è diradata hanno potuto vedere che, intorno a loro, erano crollati diversi edifici storici. Poi sono riusciti a ricongiungersi con la loro guida e hanno fatto ritorno in albergo (che, per fortuna, non era crollato). Prima, però, hanno atteso per circa un'ora tra la folla. Ed è commovente il loro racconto di questa attesa. Con le persone che pregava e piangeva ma, raccontano, in maniera ordinata. Una volta in albergo hanno cercato di contattare le famiglie, riuscendo però solo tramite sms in quanto i telefoni non funzionano. Ora aspettano di poter raggiungere l'aeroporto per rientrare in Italia. E anche questo, nel Nepal sconvolto dal terremoto, non sarà facile. Nel frattempo anche gli altri fiorentini che inizialmente erano stati dati per dispersi sono stati ritrovati. Si tratta di Clarissa Cambi (20 anni) e del fidanzato Francesco Bacci (22 anni), di Calenzano. Entrambi rifugiati nell'ambasciata inglese di Kathmandu. Lieti fine anche per i due fratelli fiorentini David ed Elia Lituani; anche loro hanno chiamato la famiglia e stanno bene.    

 

Lascia un commento
stai rispondendo a