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I nomi dei Mugellani uccisi nelle Foibe, comunicati dall'associazione dei congiunti

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I nomi dei Mugellani uccisi nelle Foibe, comunicati dall'associazione dei congiunti I nomi dei Mugellani uccisi nelle Foibe, comunicati dall'associazione dei congiunti © n.c.
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Dopo il giorno della Memoria (che si è tenuto nei giorni scorsi) il 10 febbraio sarà il giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe. Per questo dalla ANCDJ (Associazione Nazionale tra i Congiunti dei Deportati italiani uccisi o scomparsi in Jugoslavia) riceviamo un avviso che contiene, tra l'altro, la lista dei mugellani uccisi nelle foibe. Secondo l'associazione suddetta si tratta di:

Baldini Giorgio (nato a Vaglia nel 1925) Bargagni Gualtiero (nato a Dicomano nel 1911) Tronconi Angelo (nato a Firenzuola nel 1912)

 

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Commenti 15
  • lucamonducci

    Gilberto Secondo me Lei ha da tempo chiuso la sua mente su quegli occhi sbarrati al punto di non sapere ascoltare capire valutare ma solo usare il maiuscolo. Magari potrebbe dare un contributo alla storia e ai conti dando maggiori dettagli della sua tragedia familiare senza buttrla li come giustificazione alla sua ostinata volont di non capire.

    rispondi a lucamonducci
    ven 2 febbraio 2018 10:53
  • Gilberto

    l'ITALIA NON HA MAI FATTO I SUOI CONTI CON LE GRAVI COLPE DEL COMUNISMO, DOPO QUELLO DEL FASCISMO. ECCO LA DISCREPANZA. MI RESTA IL RICORDO DEGLI OCCHI SBARRATI DI MIO ZIO PARTIGIANO CATTOLICO UCCISO DAI PARTIGIANI COMUNISTI. E CON QUESTO CHIUDO PER SEMPRE.

    rispondi a Gilberto
    ven 2 febbraio 2018 10:42
  • lucamonducci

    Caro Gilberto nessuna insinuazione del tutto chiaro che lei confonde - o mistifica Comunismo con violenze compiute da comunisti ... nessuna frase intellettuale solo un invito a capire quando si parla di Storia - di memoria e di ricordo - gli eventi e a collocarli in una prospettiva corretta altrimenti si fa mistificazione. Io capisco che la sua fonte storica possa essere la memoria della sua famiglia conosco gli eventi e le violenze tra brigate gappiste - badogliani ( credo si riferisca a questi) conosco storie di violenze private conosco i fatti dell'eccidio di Porzus Ma come in un corretto italiano il maiuscolo e il minuscolo si usano in modi differenti anche e sopratutto ragionando di Storia si ottengono risultati corretti ( insegnameni dalla storia) solo quando non si fa partire la storia da una data di comodo e si ha una corretta visione. Ad esempio le Foibe e le violenze nella regione istriana .. la storia non parte nel

    rispondi a lucamonducci
    ven 2 febbraio 2018 10:11
  • lucamonducci

    1945 con 'occupazione Jugoslava ne con l'assegnazione nei trattati di Parigi dell'Istria alla jugoslavia .. ci sono episodi di violenze contro gli istriani slavi in tutto il periodo dell'occupazione tedesca - a cui parteciparono pure italiani .. tra cui pare almeno uno di quelli di cui qua si fa il noe .. e prima negli anni trenta Su quel confine non c'era solo il fronteggirsi dei due totalitarismi - quello Nazista e quello Stalinista .. c'era stata la presenza di un totalitarismo - quello Fascista... .. L'Italia non ha mi fatto i suoi conti con le gravi colpe del fascismo e ora in questo giorno della memoria .. si rischia una farsa di memoria.

    rispondi a lucamonducci
    ven 2 febbraio 2018 10:11
  • Gilberto

    LO SO MOLTO BENE COSA VUOL DIRE COMUNISMO, LASCI PERDERE CON LE SUE ALTE FRASI INTELLETTUALI CONTORNATE DA INSINUAZIONI, LASCI PERDERE DIA RETTA A ME, CHE HA AVUTO UNO ZIO PARTIGIANO BIANCO TRUCIDATI DAI PARTIGIANI ROSSI. LASCI PERDERE.

    rispondi a Gilberto
    gio 1 febbraio 2018 03:24
  • lucamonducci

    E questo dimostra la pericolosit della giornata del 10 febbraio .. Utile solo se si disposti a imparare dalla storia altrimenti si lascia campo all'idiozia di chi non riesce a collocare i fatti nella giusta prospettiva storica. Slogan scritti in maiuscolo probabilmente senza avere idea di cosa sia Nazismo cosa sia Comunismo cosa sia Stalinismo Cosa sia essere vittime e cosa sia essere carnefici

    rispondi a lucamonducci
    gio 1 febbraio 2018 12:19
  • Gilberto

    COMUNISMO UGUALE NAZISMO. MILIONI DI MORTI.

    rispondi a Gilberto
    gio 1 febbraio 2018 09:47
  • lucamonducci

    Si scusi vittime innocenti ? certo ma qua si tratta di militari in zona di guerra .. ora puo spiacere che siano morti ma c' differenza tra morire in combattimento e in un campo di concentramento non trova ?

    rispondi a lucamonducci
    mer 31 gennaio 2018 11:26
  • giulietta

    che tristezza polemizzare sull'assassinio di vittime innocenti a seconda del colore politico degli assassini

    rispondi a giulietta
    mer 31 gennaio 2018 10:59
  • lucamonducci

    Ho compiuto un po' di ricerca sui tre nomi che appaiono nell'articolo ... due di essi appaiono in un elenco dei caduti e dispersi della RSI - un sito di destra - consultabile in http://www.laltraverita.it/ Non me ne stupisco in quanto appunto che ci facevano nel 1945 dei Mugellani in quelle zone di guerra .. Secondo questo elenco di caduti della RSI Baldini Giorgio e Bargagni Gualtiero erano militari non al servizio ovviamente dello Stato Italiano .. in particolare Bargagni Gualtiero Milite G.N.R. appartenente alla XCII Btg. CC.NN. *************** Dati Anagrafici : di Zanoli, n. a Dicomano (FI) il 08/11/1911 Data della morte : 01/11/1944 Causa della morte : Caduto Luogo della morte : Stra Divosc-Vukovar Provincia : HR **************** Per chi non lo sapesse la Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) la forza armata istituita nel 1943 da Renato Ricci di ordine pubblico e controllo del territorio ma in realt prese part

    rispondi a lucamonducci
    mer 31 gennaio 2018 10:34
  • lucamonducci

    e soprattutto alla lotta repressiva contro le forze partigiane della Resistenza italiana, partecipando a rastrellamenti e devastazioni accanto alle formazioni tedesche. In particolare la 42esima brigata opero' nella legione Farini come 92 Brigata prima a Dibra - Macedonia e poi in Jugoslavia e erano quelli puri e duri che si arresero solo con la resa tedesca del maggio 1945 ( quindi il nostro Bargagni Gualtiero - caduto il 1 novembre 1944 faceva parte di un corpo militare - non italiano - belligerante Ora questo mi fa fare due considerazioni : la legge 30 marzo 2004 n. 92 - http://www.camera.it/parlam/leggi/04092l.htm - che istituisce il giorno del ricordo esclude "dall'onoreficienza" - art 3 comma 3 :" Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati soppressi nei modi e nelle zone di cui ai commi 1 e 2 mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dellItalia "- come sembra il caso .. a che titolo quindi

    rispondi a lucamonducci
    mer 31 gennaio 2018 10:34
  • lucamonducci

    indicato come vittima delle foibe ? Si tratta di un errore dell'archivio dei caduti RSI ? L'altra ovvia considerazione che come sostengo dall'inizio non ha alcun senso mettere insieme vittime innocenti a belligeranti caduti in guerra ...

    rispondi a lucamonducci
    mer 31 gennaio 2018 10:34
  • lucamonducci

    Che brutto modo per ricordare la memoria di qualcuno usandola per giustificare o negare i crimini di altri decontestualizzando le responsabilit storiche. E utilizzando - tra l'altro immagini che hanno tutt'altro significato. La foto - che qui presentata e che stata utilizzata dalle associazioni "della memoria foibe" - ormai ha una data , un luogo e dei nomi delle vittime e dei carnefici. Si tratta di una foto scattata a Loka Dolina, Slovenia meridionale, il 31 luglio 1942. I carnefici sono soldati italiani che fucilano Franc nidari, Janez Kranjc, Franc kerbec, Feliks nidari ed Edvard kerbec, cinque abitanti del villaggio di Dane presi in ostaggio qualche giorno prima. La foto dimostra tutta la limitatezza di chi affronta con visione nazionalista e italiocentrica la questione delle violenze del confine orientale. Un fenomeno complesso con luci e ombre non certo accostabile ne tantomeno utilizzabile come argomento giustificazionist

    rispondi a lucamonducci
    mar 30 gennaio 2018 08:10
  • lucamonducci

    a per l'olacausto.. ricordato dalla memoria dell'umanit come la negazione dell'umanit Se il 10 febbraio L'Italia e gli Italiani vogliono celebrare - giustamente - una propria memoria devono prima di tutto comprendere che le vittime ai confini affondano le radici nella follia dei nazionalismi e delle violenze fasciste anche in questo triste caso.

    rispondi a lucamonducci
    mar 30 gennaio 2018 08:10
  • Luigi

    Un riverente ricordo a questo nostri mugellani barbaramente uccisi dai comunisti titini, rei di non essere fascisti ma italiani.

    rispondi a Luigi
    lun 29 gennaio 2018 05:32