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“Non è un Paese per madri”. La preparazione e competenza di Minello come simbolo per un nuovo domani

Resoconto dell'ultimo incontro di Gener-azioni prima delle Festività Natalizie

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Una foto dell'incontro Una foto dell'incontro © N.c.
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VICCHIO – Sabato 3 dicembre alla Biblioteca di Vicchio è stato presentato il libro “Non è un Paese per madri”, all’interno del cammino dei valori chiamato “Gener-azioni”, rassegna curata da Udel Mugello e Pensatoio. Spiegano gli organizzatori in un resoconto della serata: Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Vicchio e l’introduzione sui temi toccati dalla rassegna da parte di Fiorenza Giovannini, presidente Udel, l’autrice, colloquiando con Caterina Tortoli, ha espresso in modo coraggioso e schietto i problemi che ostacolano la crescita demografica in Italia, indubbiamente legati al tema della parità di genere. Tema che non può essere affrontato in maniera sintagmatica, poiché ogni conseguenza, ogni aspetto in cui si ritrova la disparità fra donne e uomini è parte di una problematica globale, per cui da un lato lo Stato deve farsene carico attraverso la promozione di politiche di Empowerment femminile, dall’altro tutti noi dobbiamo averne coscienza e promuovere all’interno della famiglia una più seria spartizione dei compiti.

Ma l’incontro non si è fermato a questo: si è discusso sull’importanza dei dati oggettivi per parlare di temi tanto delicati, infatti l’autrice ha evidenziato che, per quanto l’Italia sia arretrata a livello di parità di genere, il mito della famiglia e della maternità tradizionale, pur essendo un impedimento per le nuove madri che vogliono conciliare figli, lavoro e passioni, è al tempo stesso un ostacolo ai femminidici e alle aggressioni, per cui l’Italia è uno dei Paesi con minore tasso di uccisioni da parte del partner e dell’ex partner.

Un insegnamento importante, quello di basarsi sui dati oggettivi e di pensare e nuove forme di promozione di temi di uguaglianza, nuovi movimenti. Minello individua infatti nei giovani il motore di questo cambiamento, visto che, come ha sottolineato “è difficile trovare dei ragazzi assolutamente contrari ai diritti di gay, lesbiche, bisessuali, queer”.

Una serata ricca di formazione, un’ora di lezione, come direbbe Massimo Recalcati, di quelle che, in modo semplice e inaspettato, a volte cambiano la vita.

Il percorso Gener-azioni, augurando buone Feste da parte degli organizzatori e delle organizzatrici, continuerà a gennaio. Il prossimo appuntamento sarà a Dicomano il giorno successivo alla Giornata della Memoria e, attraverso la proiezione di un video e un testo di Federica Montevecchi, si parlerà della figura di Vittorio Foa e delle vittime dell’Olocausto.

Per informazioni, è possibile scrivere alla mail [email protected]

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