'Opere nascoste': grande mostra alla Casa di Giotto © n.c.
Era un tiepido pomeriggio sabato 27 marzo 2010, quando moltissime persone si sono portate a Vespignano per assistere all’inaugurazione alla Casa di Giotto di una interessante e significativa mostra d’arte denominata “Opere Nascoste”, cioè opere d’arte di proprietà del Municipio di Vicchio di Mugello custodite negli Edifici Pubblici, rassegna ovviamente organizzata dal comune mugellano con la fattiva, diciamo decisiva collaborazione dell’Associazione “dalle Terre di Giotto e dell’Angelico”, ottimamente presieduta da Marisa Cheli e dagli altri attivi dirigenti.
Sono tornate così alla luce molti dipinti, ad olio, in disegno, acquerello e pastello di autori che sono entrati ormai nella storia dell’arte mugellana - ed oltre - (vedi Alfonso Hollander, G. H. Burrot, Greg Wyatt e Renato Guttuso), legando il loro nome a questa terra dove molti sono stati ospiti ed altri addirittura ci sono nati e vissuti.
Il percorso di questa rassegna inizia con Giovanni Malesci, l’artista per antonomasia più conosciuto (emozionante il ricordo di Amilcare Giovannini su “La Nazione” dopo la morte del Maestro a Milano nel 1969), Rutilio Muti, Armeno Mattioli, (peccato l’assenza di opere di Ferruccio Rontini), Vinicio Berti, Sirio Midollini, Massimo Callosi, Leonardo Papasogli, Rolando Mensi, Ezio Cecchini, Enrico Bandelli, Franco Bini, Massimo Pasi, Vasco Tortelli, Luigi Romei, Paolo Boni, Giuliano Paladini, Mario Lapi, Adriana Pincherle, Giuseppe Guarino, Irene Fabbri, Enrico Goti e Aldo Graziani.
Galleria fotografica
Sono tutte opere di alto livello, ben selezionate, ben disposte e l’attento osservatore coglie immediatamente un percorso artistico che ha caratterizzato il Mugello in generale e Vicchio in particolare, un paese che ha sempre coltivato l’amore per l’arte (e per l’arte musicale visto e considerato che la Banda Musicale esiste già dalle seconda metà del ‘700), in tante manifestazioni che sono state allestite nel corso degli anni per non dire dei secoli.
Una nota storica in più per quello che abbiamo affermato prima; basta entrare nell’ Oratorio della Compagnia nel corso per visionare quella incredibile opera in ceroplastica del “Gesù Morto” di Clemente Susini, le splendide opere d’arte all’interno dell’Oratorio di Sant’Ivo a Villa Beatrice a La Madonna, e fra queste una “Madonna col Bambino” di scuola giottesca, recentemente restaurata dalla sovrintendenza ricordando poi i bassorilievi di Lorenzo Bartolini ed altre pregevoli opere d’arte.
Se sommiamo quello che esiste all’interno della Pieve di San Giovanni Battista, gli scrigni cristiani sono là a perpetuare una secolare storia che Giotto e l’Angelico hanno portato ad una dimensione planetaria, che nessuno potrà mai minimante scalfire. E così sarà per chissà quanti secoli ancora.
Tornando alla cerimonia d’inaugurazione ricordiamo che la giunta comunale era presente quasi al completo con il sindaco Roberto Izzo, il vice sindaco Massimo Pasi, gli assessori Nicola Cipriani e Angelo Gamberi, Adriano Gasparrini responsabile della Biblioteca Comunale di Borgo San Lorenzo e responsabile del Museo “Chini” di Villa Pecori Giraldi, quindi una lunga trafila di pittori facenti parte dell’associazione, i quali unitamente a tantissime persone ed a molti colleghi della stampa scritta e parlata, non sono voluti mancare in questa giornata davvero storica per la Casa di Giotto che inizia finalmente a vivere una seconda primavera. In questa nostra relazione pubblicheremo immagini storiche di alcuni artisti inseriti in catalogo, affinché il loro ricordo resti perenne nella memoria di tanti estimatori ed appassionati.
(A.G.)
Foto 1 (in alto): Anno 1960 - Borgo San Lorenzo; il pittore Mario Lapi, al centro, mentre riceve l’attestato dal sindaco di Borgo San Lorenzo Giuseppe Graziani, dopo aver vinto la prima edizione del “Premio Mugello”. (Foto Barletti – Borgo San Lorenzo)
Foto 2 (qui sopra): Anno 1962. Campagna vicchiese; una rara immagine del pittore Ezio Cecchini davanti al suo cavalletto.( Foto famiglia Cecchini- Archivio A. Giovannini)
Foto 3 (qui sopra): Anno 1978. Biblioteca Comunale di Vicchio di Mugello. Rutilio Muti firma una sua monografia allo scrittore Amilcare Giovannini a sinistra e a Renzo Giovannini direttore della Galleria D’Arte La Medicea di Borgo San Lorenzo. (Foto Barletti – Borgo San Lorenzo)
Foto 4 (qui sopra): Anno 1984. Biblioteca Comunale di Vicchio di Mugello. L’inaugurazione della mostra postuma di Giovanni Malesci. Da sinistra Vera Durbè, direttrice del Museo d’Arte Moderna di Livorno, Anna Allegranza Malesci vedova del maestro Giovanni Malesci, il sindaco di Vicchio di Mugello Roberto Berti e il giornalista Aldo Giovannini.


