eolico © fabu
Per far accettare le pale eoliche nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, qualcuno ha avuto un’idea geniale: proporle come Patrimonio dell’Umanità. Un modo elegante per dire: “non possiamo fermarle, tanto vale mettergli la medaglia”.
D’altronde, in Italia, ogni problema trova soluzione solo quando viene travestito da opportunità: basta un fiocco, una targa o una cerimonia inaugurale e anche la pala più invadente diventa improvvisamente poetica. Magari un giorno vedremo i turisti ammirare le turbine come nuove cattedrali del vento, scattando selfie accanto ai giganti d’acciaio mentre il paesaggio naturale applaude... per non piangere.


