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Panicaglia. Restaurato il cippo della I Guerra Mondiale. Foto

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Panicaglia. Restaurato il cippo della I Guerra Mondiale. Foto Panicaglia. Restaurato il cippo della I Guerra Mondiale. Foto © n.c.
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Semplice ma significativa cerimonia domenica scorsa 24 marzo 2019, per l’inaugurazione del Cippo dove sono impressi i caduti del popolo di San Giovanni Maggiore-Panicaglia durante la I° Guerra Mondiale, ubicato dietro la Pieve di San Giovanni Maggiore nella stradina poderale che porta al piccolo cimitero. Questo monumento era degradato, molti nomi dei caduti non si leggevano più, quindi c’era bisogno di una riqualificazione e di un restauro, anche perché l’anno scorso fu commemorato il 100° anniversario della Grande Guerra (1918-2018). Il recupero è stato effettuato dal Comune di Borgo San Lorenzo anche grazie al contributo ottenuto dal bando “Valorizzazione di lapidi, monumenti e cippi dedicati alla Grande Guerra” del Consiglio Regionale della Toscana. Dopo la Santa Messa in memoria dei caduti di tutte le guerre, officiata dal parroco don Paolo Ferrantini, si è formato un piccolo corteo che si portato davanti al cippo, alla presenza del Sindaco Paolo Omoboni, dalla Polizia Municipale, dal Corpo dei Vigili dle Fuoco, una delegazione del Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo e naturalmente da diversi abitanti del luogo. Dopo la benedizione da parte del parroco, il sindaco ha voluto ricordare, nel suo breve intervento, il sacrificio dei caduti durante la Grande Guerra combattendo, lasciando la vita sul fronte per la nostra libertà e la nostra democrazia. Vicino a San Giovanni Maggiore, cioè nella strada comunale che porta a Santa Maria a Pulicciano, si nota a lato della strada il Monumento “chiniano” dei caduti di Pulicciano, ormai degradato. Sarebbe davvero opportuno poterlo restaurare come quello di Panicaglia, per completare così un percorso storico non di poco conto. Dato che siamo in tena di I° Guerra Mondiale, siamo venuti a conoscenza che il Comune ha dedicato, o perlomeno sta per dedicare a Ronta, una strada in memoria del Capitano Gaetano Magnani, un eroe mugellano, morto atrocemente mentre era prigioniero degli austriaci. Era stato troppo tempo dimenticato.

(Servizio Fotografico a cura di Foto E C. e Aldo Giovannini)

 

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Commenti 4
  • Ugo

    Ricordare i caduti in guerra sempre un richiamo alla pace. Si vis pacem parabellum! Quante volte se lo saranno ripetuto? Certe riflessioni vengono sempre pi negate e con esse la memoria. La conoscenza e la memoria fanno la storia futura. Oggi ne abbiamo molto bisogno..... Grazie a chi si adopera in tal senso. Ugo

    rispondi a Ugo
    mar 26 marzo 2019 06:57
  • GILBERTO

    Perfettamente d'accordo, altro che ponti! Fanno comodo ai nostri politicanti

    rispondi a GILBERTO
    mar 26 marzo 2019 06:13
  • giampiero Mugelli

    Ricordare i nostri avi che tanto hanno sofferto e sono morti per dare ha noi una Italia prosperosa e vera piena d'amore patriottico insegnandoci a rispettarla e difenderla dallo straniero. Ma! non abbiamo capito che adesso noi offendiamo quei morti che cantavano: NON PASSA LO STRANIERO, GLI ABBIAMO PORTATI e gli diamo la cittadinanza con la stessa facilit di offrire loro un caff

    rispondi a giampiero Mugelli
    mar 26 marzo 2019 06:10
  • carlo

    ci sono altre testate giornalistiche che di questi eventi non gliele importa niente. Grazie Giovannini

    rispondi a carlo
    lun 25 marzo 2019 08:27