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Dopo la pausa elettorale arriva lo Scudo Verde. Installazione terminata per i 79 varchi

Nonostante le promesse elettorali il via libera si avvicina. Manca però il placet del Ministero.

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Scudo verde, si va avanti Scudo verde, si va avanti © Met
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Solo qualcuno molto ingenuo poteva pensare che lo Scudo Verde, stendardo ideologico nardelliano, costato fino ad oggi fin troppi quattrini per l'installazione dei 79 varchi e relativa segnaletica, che peraltro è stata rifatta perché clamorosamente sbagliata nella grammatica (articolo qui) , potesse essere accantonato da Sara Funaro per fare bomba libera tutti. Dovrà affrontare la questione a settembre, all'inizio della legislatura in provincia, con tutti i sindaci metropolitani, accolti da lei con sorrisi a trentadue denti alcuni giorni fa (leggi qui)  ed eletti (di qualsiasi colore) anche per essere contro lo Scudo Verde fiorentino. Tuttavia, la frittata era ed è fatta.

In nome dell'ideologia green di facciata che favorisce solo la produzione delle automobili elettriche cinesi (che poi così ecologiche non sono!) e lascia fuori dalla città chi non può permettersi di comprare un'auto nuova, si partirà presto con lo Scudo Verde.

Il collaudo è terminato e il suo certificato è stato dichiarato ammissibile dalla direzione Infrastrutture e Mobilità di Palazzo Vecchio. Un atto formale che chiude la regolare esecuzione dell’appalto da parte della ditta, ma che rappresenta un altro piccolo passo e molto più di un indizio per la costruzione finale della 'trincea green' di 79 porte telematiche che, in futuro, difenderà Firenze dai veicoli inquinanti dei pendolari. Manca però il via libera definitivo dei passaggi tecnici e l'ultimo placet su cui molti sperano del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Dopodiché, tutto sarà in mano a Palazzo Vecchio che deciderà quando schiacciare il pulsante. Durante la campagna elettorale, Sara Funaro rispondeva non rispondendo a precise domande, ma non dovrebbe promettere sorprese, andando dritta per la strada tracciata da Nardella. La fase immediatamente successiva all’accensione, almeno per tutto il 2024, sarà di monitoraggio: nessun divieto o ticket. Gli occhi elettronici saranno accesi per studiare i flussi in entrata e uscita dalla città. Poi, in una data ancora da stabilire, dal 2025, scatteranno i divieti progressivi. Sicuramente i primi veicoli a restare fuori città saranno quelli per i quali già esistono limiti: benzina euro 0 ed euro 1 e diesel fino a euro 2, oltre che scooter a due e quattro tempi, euro 0 ed euro 1.

Negli anni successivi, l’asticella dei divieti salirà per tutelare ancora di più un’area di circa 38 chilometri quadrati, in pratica il 66% della superficie del centro abitato e il 37% dell’intera superficie comunale. Come se questo bastasse per togliere Firenze dal penultimo posto della classifica della vivibilità climatica in cui è precipitata in solo un anno grazie, evidentemente, a politiche green non sempre azzeccate (articolo qui).

Si crea uno scudo, che di verde ha solo il nome, ma poi si tagliano oltre 1100 alberi per far passare l'ecologica tramvia...

Da specificare poi che la spesa media per l’installazione di ogni porta telematica è stata di circa 35mila euro per un totale di oltre 4 milioni di euro investiti in tutto il progetto. In base a quanto contenuto nel PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, lo scudo, unito a nuove tramvie e piste ciclabili, dovrebbe portare a una riduzione del 13,9% delle percorrenze sulla rete stradale interna a Firenze, una volta esteso ai veicoli euro 1, 2 e 3, e a un 15,6% del tempo trascorso in auto da ciascun cittadino.

Numeri sempre freddi, numeri...

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