OK!Firenze

La statua di Penco tornerà per sempre a Leccio grazie alla comunità: l'obbiettivo? inaugurarla per la 50°esima Sagra di Penco. L'appello del Comitato FPXA

Conoscete la storia di Penco? Avete mai sentito dire "Chi va a Firenze e Soldi spende, passa da Leccio e Penco glieli rende!"? Qui tutte le risposte ai dubbi

  • 502
La statua di Penco in una foto dell'epoca che svetta sulla "Fattoria della Loggia" degli Ximenes La statua di Penco in una foto dell'epoca che svetta sulla "Fattoria della Loggia" degli Ximenes © Massimo Sottani
Font +:
Stampa Commenta

Quando storia, detti e tradizione si intrecciano: la storia di Penco per Reggello è proprio questo. "Chi va a Firenze e Soldi spende, passa da Leccio e Penco glieli rende!! "Chi paga? Paga Penco! ancora oggi capita in zona di sentire questi detti nati da una base storica importante. Penco era, infatti, il nome dato a una statua di un soldato napoleonico che si trovava sul tetto della fattoria "La Loggia" a Leccio di proprietà della famiglia Ximenes (proprietari originari del noto Castello di Sammezzano, ndr). Alla base della statua vi era una scritta "Penco paga e difende", da lì sono nati i proverbi. 

Penco è dunque per Reggello una figura importante e amata dai residenti del luogo che ogni anno lo ricordano con un evento autunnale "la sagra di Penco". Quest'anno, in occasione della 50°esima edizione della Sagra di Penco, i cittadini di Reggello, con il patrocinio del Comune e l'appoggio del Comitato FPXA, vogliono fare per il proprio territorio un grande regalo: una statua di Penco da posizionare nella principale piazza della frazione di Leccio. 

Il progetto è stato presentato ieri  - mercoledì 17 aprile - , presso il Circolo ARCI Leccio. All’iniziativa hanno partecipato Piero Giunti, Sindaco di Reggello (il Comune ha patrocinato l’iniziatilva) e la professoressa Grazia Tucci, del Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Firenze. 

Come sarà possibile realizzare la statua di Penco?

La professoressa Grazia Tucci col suo team realizzò la copia digitale del David di Michelangelo che fu esposta in occasione dell’EXPO a Dubai nel 2021.Con la stessa tecnologia è stata scannerizzata la figura di un soldatino di piombo della collezione “A. Predieri” presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Da questa copia digitale (piccolissima al contrario del gigantesco David) sarà poi possibile fare una stampa 3D della statua da collocare in piazza di Leccio a ottobre in occasione della 50° edizione della Sagra di Penco.

Per finanziare la realizzazione della statua ed altre iniziative collegate, FPXA ha chiesto il sostegno delle principali realtà economiche del paese. "Ma facciamo appello anche a tutti gli interessati. Chi vuole sostenere il progetto può fare una donazione o un accredito sul conto del Comitato utilizzando il seguente IBAN IT82N0306938031100000000474 ed indicando come causale: Statua di Penco", spiega Massimo Sottani del Comitato FPXA. 

La storia di Penco

Penco è il nome dato a una statua di un soldato napoleonico che si trovava sul tetto della fattoria "La Loggia" a Leccio. Risale quindi agli anni che vanno fra la fine del ‘700 al 1813, quando con le sconfitta di Napoleone venne meno anche la presenza francese in Toscana. La fattoria “La loggia” apparteneva agli Ximenes, nel cui palazzo a Firenze aveva sede anche l’ambasciata Francese. Soprattutto tra i beni della fattoria vi era anche il Castello di Sammezzano.

Secondo il compianto Ivo Becattini, quando Napoleone venne a Firenze tra il 30 giugno ed il primo luglio 1796, dormì a Palazzo Ximenes (in Borgo Pinti) e mangiò i prodotti della Fattoria di Leccio. Una foto del 1935 ci mostra Penco come una statua di terracotta di un soldato di Napolene, con un gran cappello, piazzato sul tetto, ben visibile, seduto e con una scritta: "Paga e difende". Da questa frase ne era derivata un’altra diventata piuttosto famosa: "Chi va a Firenze e Soldi spende, passa da Leccio e Penco glieli rende!! Ancora capita di sentir dire: Chi paga? Paga Penco!!!

Purtroppo, il 10 giugno 1940, in concomitanza dell’entrata in guerra dell'Italia contro la Francia, alcuni fascisti del posto salirono sul tetto e lo buttarono giù in quanto rappresentava un soldato francese! Fu quindi forse la prima "vittima" della guerra italiana alla Francia.

Di lui, oltre la foto rimane una Sagra che da 50 anni è organizzata dalla USD Leccese (Unione Sportiva Dilettantistica) e dove si può mangiare i famosi panini con la salsiccia e i primi marroni arrosto. Dopo che nel 2021 fu fatto un sondaggio tra la popolazione adesso vi è la possibilità di “riportare” davvero Penco a Leccio ed esattamente in Piazza D. Manin e non più sul tetto. Inoltre, tornerà vera (almeno in parte) anche la famosa frase: PAGA PENCO!

Lascia un commento
stai rispondendo a