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Ragazza pendolare di Pontassieve viene licenziata per i continui ritardi dei treni...

Una volta il treno ti accompagnava al lavoro, oggi ti abbandona alla disoccupazione

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la vignetta di fabu la vignetta di fabu © fabu
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Una volta, quando il mondo era retrivo e antiquato, ma più poetico e sognante, l'antico adagio così ammoniva: “Ricordati di non perdere l'ultimo treno della grande opportunità della vita...perché, dopo quest'ultimo, altri non ne passano più”. Oggi, che abbiamo inventato l'intelligenza artificiale, che ci apprestiamo a vivere nel metaverso e, grazie a Elon Musk, tra non molto potremo andare in vacanza su Marte o su Plutone, non solo corriamo il rischio di non prendere “quell'ultimo treno”, ma abbiamo la certezza di non vedere neppure il primo, di treno.

E se mai, per miracolo, uno straccio di treno dovesse transitare, sarebbe puntualmente in ritardo. “Puntualmente in ritardo ???” -direte voi, “ma è un ossimoro !!”. Eh sì, è proprio un ossimoro, tutto nuovo, inventato da noi, prendendo spunto dalla ragazza di Pontassieve che, nel 2022, ha visto il proprio contratto di lavoro trasformarsi in coriandoli, perché al datore non era andato giù che questa sua dipendente fosse arrivata alcune volte in ritardo. In ritardo perché si era addormentata?, No, affatto. In ritardo perché aveva l'orologio guasto? Ma dai, non scherziamo.

Il ritardo era causato dai ritardi del treno che doveva prendere per coprire il tragitto Pontassieve-Firenze. La ragazza, che (giustamente) ha vinto la causa dopo aver impugnato il licenziamento, deve ritenersi fortunata, anzi, miracolata: il datore le contestava alcuni minuti di ritardo, per otto volte, in quattro mesi. Per chi fa il pendolare, otto casi di ritardo in quattro mesi sono qualcosa di incredibile; ha ragione Vannacci, quando parla di Mondo al contrario. Perché nella normalità i numeri sono invertiti, cioè, per andare otto volte su e giù da Pontassieve a Firenze, ci impieghi quattro mesi. 

Comunque, dopo gli ossimori più conosciuti, come “lucida follia”, “silenzio assordante” o “brivido caldo”, tenetevi in mente il nostro: “puntuale ritardo”. E buon viaggio. 

FABU

 

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