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Per Rodolfo Ridolfi il "Bilancio di Previsione" dell'Unione dei Comuni è asfittico e depressivo

Aumenta le tariffe di sua competenza contribuendo a scoraggiare consumi e iniziative imprenditoriali

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Rodolfo Ridolfi Rodolfo Ridolfi
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Una sintesi molto dura quella di  Rodolfo Ridolfi riguardo al bilancio di previsione dell'Unione dei Comuni. Il Capo Gruppo del centrodestra fa presente che il Bilancio di Previsione, pur avendo degli elementi di positività, questi non sono sufficienti per giudicare favorevolmente questo bilancio. Si seguito la sintesi della dichiarazione di voto

Il bilancio di previsione dell’Unione dei Comuni proposto per approvazione è asfittico e depressivo. Depressivo perché aumenta le tariffe di sua competenza contribuendo a scoraggiare consumi e iniziative imprenditoriali. (Come dimostra l’aumento, ingiustificato, delle tariffe imposta di soggiorno che avuto testèil nostro voto contrario). Asfittico perché le entrate sono utilizzate quasi esclusivamente per le spese correnti e non per investimenti di sviluppo. Il bilancio di un ente è lo specchio delle sue virtù e dei suoi vizi. La seconda valutazione riguarda gli scostamenti tra le risorse previste per i programmi e le spese effettivamente utilizzate, cioè la capacità di tradurre gli obiettivi di programma in fatti: il livello di attuazione è stato ampiamente eluso.

Le debolezze del bilancio si riflettono inevitabilmente negli indicatori che misurano l’efficacia e l’efficienza di gestione.

Gli elementi di positività che pur sono presenti non sono sufficienti per giudicare favorevolmente questo bilancio. Servono un cambiamento e una svolta che ancora non si sono visti: le risorse dedicate alla promozione economica delle attività produttive, commerciali e dei servizi che in momenti di grave crisi richiederebbero il massimo supporto rappresentano una parte insufficiente della spesa. La sinergia tra pubblico e privato, tra Unione, Comuni e operatori economici, oggi più che mai, deve essere massimo e invece è poca cosa. Trasporti infrastrutture sanità hanno un peso irrilevante. Perciò il nostro voto sarà contrario al Bilancio di Previsione 2023/2025.

I titoli di coda della maggioranza di centro sinistra sono rappresentati dalla vicenda della società “Pianvallico” e dal tentativo, fallito, di vendere quote della società che nessuno ha voluto e che alla fine della vicenda porterà nelle casse dell’Unione per la cessione di quote ormai senza apprezzabile valore pochi spiccioli.

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