"Se ne riparla a settembre". Così il Sindaco ha risposto in Consiglio lo scorso 28 luglio all’interrogazione sul problema della perdita della fognatura nella zona compresa fra Piazza del Ghirlandaio e Via Puccini.
Il Sindaco ha confermato che ogni procedimento a carico dei residenti è sospeso, fino alla verifica – in corso da parte degli uffici competenti del Comune - sulla natura privata o pubblica della fognatura.
Un apprezzabile cambio di approccio rispetto all’inizio, quando si chiamarono in causa ben 73 fra cittadini e proprietari di case della zona interessata, per un procedimento di verifica della regolarità del sistema di smaltimento nella zona. Nel corso dell’apposito incontro convocato dall’Amministrazione e tenutosi lo scorso 6 luglio i residenti hanno sostenuto che si tratta di una fognatura realizzata dal Comune di Calenzano, mediante tombamento del fosso di scarico dove erano convogliati i reflui domestici delle case su Via Puccini.
Continuare ad insistere sulla natura “privata” della fogna, considerato l’elevato numero di case interessate, appare del tutto incomprensibile.
A noi non sembra poi così essenziale chi abbia pagato l’intervento di realizzazione della condotta, quanto la natura stessa di tale opera: l’infrastruttura fognaria rappresenta un elemento imprescindibile a servizio della collettività e del corretto ed adeguato sviluppo urbanistico di un territorio, tanto da rientrare espressamente, ai sensi dell’art. 16, comma 7, d.p.r. 380/2001, tra le opere di urbanizzazione primaria. Il profilo che accomuna e caratterizza tutta la normativa in tema di rete fognaria è certamente la finalità pubblica che tale infrastruttura deve assicurare, ossia la tutela e la preservazione delle acque e del suolo dall’inquinamento, finalità che la rendono, quindi, uno strumento primario di tutela ambientale.
Pensare che questa vicenda possa essere risolte con il Codice Civile alla mano, con una procedura complessa e farraginosa di controversie fra privati in tribunale, stante il danno ambientale in essere, è contro ogni ragionevolezza, oltreché un inutile spreco di tempo e di denaro.
Chiediamo che si proceda quanto prima a fermare lo sversamento nel sottosuolo dei liquami di scarico, ormai in atto da anni. La strada maestra per noi di Sinistra per Calenzano è un atto ricognitivo dell’Amministrazione che acquisisca al demanio pubblico la fognatura, con le necessarie servitù per poter intervenire il prima possibile. In secondo luogo chiediamo che siano mappate le altre fognature di questo tipo che sono presenti sul nostro territorio, al fine di una verifica della loro tenuta e funzionalità.