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Accusato di aver picchiato la madre, che poi morì: fiorentino condannato a 6 anni e 8 mesi

Le indagini dei Carabinieri erano partite il 6 ottobre con la segnalazione di alcuni residenti in un condominio a Scandicci.

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Un imprenditore fiorentino di 56 anni è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale dopo aver provocato la morte della madre di 88 anni. La vicenda è emersa il 6 ottobre scorso, quando alcuni residenti di un condominio a Scandicci (Firenze) hanno segnalato alle autorità delle urla provenienti dall'abitazione della coppia di anziani.

I Carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato l'anziana con evidenti lividi e ecchimosi sul corpo. L'uomo è stato arrestato, mentre la donna è stata immediatamente ricoverata all'ospedale San Giovanni di Dio, dove è deceduta il 15 ottobre a causa di un'infezione contratta durante il ricovero. L'autopsia ha confermato che il decesso era correlato ai lividi sul corpo, ma ha escluso un danno diretto immediato causato dall'aggressione.

Durante il processo, l'imputato ha ammesso di aver strattonato la madre per le braccia, giustificando il gesto come un tentativo di sollevarla, ma ha negato di averla colpita intenzionalmente. L'uomo è stato assolto dall'accusa di maltrattamenti nei confronti del padre, il quale aveva riferito delle vessazioni subite, ma non aveva firmato la denuncia né si era costituito parte civile.

La condanna, pur non essendo di carattere volontario, segna un tragico epilogo per una storia familiare segnata dalla violenza, nonostante le accuse di maltrattamenti siano state parzialmente respinte.

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