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Pitti 107. Sfide, speranza e innovazione nel settore moda

Difende così il lavoro della sua squadra che a suo dire "ha fatto un lavoro enorme per offrire una manifestazione capace di rinnovarsi ed...

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L'inaugurazione di Pitti Uomo n. 107 L'inaugurazione di Pitti Uomo n. 107 © ufficio stampa Pitti Immagine
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Sotto il sole e il vento gelido che sferza Firenze ha preso il via ieri con la conferenza stampa d'inaugurazione l'edizione invernale di Pitti Uomo.

Il primo a prendere la parola è stato Antonio De Matteis che dal 2023 è presidente della manifestazione consapevole del momento delicato che sta attraversando il comparto moda, ma anche speranzoso. Non sono mancate alcune battute al vetriolo nei confronti della stampa rea di aver parlato di un edizione la 107 come povera di eventi collaterali che, sottolinea sono in questa edizione invernale ben 89.

Difende così il lavoro della sua squadra che a suo dire "ha fatto un lavoro enorme per offrire una manifestazione capace di rinnovarsi ed essere sempre più attrattiva per i buyer e gli operatori più importanti del mondo."
Antonio De Matteis che, oltre ad essere presidente di Pitti è anche rappresentante di un brand conferma, da espositore che non esiste al mondo un altro luogo in cui si possono incontrare tutti i compratori che contano come avviene a Pitti.

Sara Funaro al suo debutto sulla scena di Pitti dopo l'elezione a Sindaco di giugno ribadisce come il momento di Pitti abbia da sempre coinvolto tutta la città e parte anche lei dalla presa visione del momento di crisi e delle ricadute in termini di costi lavorativi e imprenditoriali e di impatto sul territorio del settore moda: “quando c'è un'impresa che va in crisi, c'è un territorio che soffre. Il governo deve supportare i lavoratori con cassa integrazione e sostenere gli imprenditori ma siamo noi che dobbiamo guardare avanti con ottimismo”.

Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ringrazia Pitti per essere una vetrina internazionale di riferimento nel settore maschile.

La parola è poi passata a Sergio Tamborini, alla guida della federazione Confindustria Moda, seguito da Remo Taricani, rappresentante dell'istituto bancario sponsor di Pitti, e da Matteo Zoppas, presidente di ICE, altro partner storico della manifestazione. Infine, l’atteso intervento in videoconferenza da Roma del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha portato importanti novità per il comparto.

Il Ministro ha annunciato l’estensione, fino al 31 gennaio 2025, della cassa integrazione straordinaria per le piccole e medie imprese del settore, sottolineando che il governo sta valutando ulteriori proroghe. Inoltre, ha comunicato che il Consiglio dei Ministri del pomeriggio "dovrebbe approvare la prima legge annuale sulle piccole e medie imprese, un dispositivo previsto dal governo Berlusconi nel 2011, ma mai attuato fino ad oggi. Si tratta di una legge particolarmente importante per il sistema Paese e, in particolare, per il sistema moda", ha evidenziato Urso.

Il Ministro ha affrontato anche la questione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo, definendolo "un duro lascito del passato" che ha creato difficoltà a molte imprese. "Con la legge di bilancio sono stati stanziati 250 milioni di euro per le aziende che hanno aderito alla procedura di riversamento spontaneo, consentendo una chiusura bonaria di questa vertenza", ha spiegato, aggiungendo che ulteriori dettagli saranno chiariti con il decreto attuativo in arrivo a breve.

Anche se le temperature sono rigide, il sole sembra splendere su Firenze, e il fuoco, simbolo di questa edizione di Pitti, appare davvero sacro e rigenerante.

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