15 MAR 2025
OK!Firenze

Borgo San Lorenzo. La Polentata delle Ceneri, altra pagina storica degnamente rievocata

Oltre 1200 porzioni sfornate nei paioli; chi era “picchero” che uccise il comandante?

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Beppe della Polda, alias Giuseppe Bonanni, inizia a preparare le razioni. Beppe della Polda, alias Giuseppe Bonanni, inizia a preparare le razioni. © Aldo Giovannini
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Rarissime volte, in tanti anni, se ben ricordiamo, il tempo è stato inclemente in occasione della “Polentata delle Ceneri” che si svolge da 226 anni il mercoledì della ricorrenza cristiana delle Ceneri nella centrale piazza Garibaldi a Borgo San Lorenzo davanti al palazzo del Podestà e sotto l’effige della Madonnina del Soccorso, emblema di questo evento di libertà.

Così è stato anche in questa edizione, anzi uno splendido sole ha accompagnato nel loro volontariato tutti gli amici del Comitato del Carnevale del Mugello, con in testa il presidente Matteo Ubaldi, della Pro Loco con l’immancabile Enzo Cavaciocchi e del Gruppo Alpini, con il capogruppo Giuseppe Tronconi. I tre capaci paiuoli, hanno iniziato a sfornare polenta fin dalle prime ore del mattino dopo la visita del sindaco Leonardo Romagnoli, senza poi smettere mai poiché la piazza via via si riempiva di tanti borghigiani, con la bella sorpresa di moltissimi bambini e bambine  delle scuole primarie di Borgo San Lorenzo sia quelle comunali sia quelle private della suore Stigmatine con le loro maestre.

Era davvero simpatico osservare questi piccolini (una foto ci è stato permesso di pubblicarla) mangiare avidamente la loro porzione fumante, condita da due ottimi condimenti: al ragù, ai porri e in bianco. Ma anche diversi borghigiani  non hanno scherzato e come tradizione alcuni simpaticoni dopo aver mangiato la prima porzione si portavano in altri parti della staccionata per ottenere altra – e altre – porzioni! Ma va bene così, fa parte del folclore!

Come la storia ci ricorda, il borghigiano denominato “picchero” come si legge nei libri, fu quello che fece secco con una schioppettata il comandante dei francesi, che non avendo più direttive fuggirono verso San Piero a Sieve. Dopo certosine ricerche questo “picchero” molto probabilmente era Sebastiano Berti, di mestiere ramaio, abitante nel rione di Santa Lucia, con la moglie Caterina e i figli Giovanni, Lorenzo, Giuseppe, Luigi e Franco, all’epoca fuori le mura del castellotto di Borgo San Lorenzo; Onore a lui!

Dunque, terminiamo con un sentito ringraziamento a tutti coloro, dal primo all’ultimo che si sono adoperati con passione affinché il 226 anno dalla prima polentata  abbia avuto un grande successo popolare: oltre 1200 porzioni!! Molti di questi amici sono giovani e pieno di entusiasmo, bene così per il futuro. La storia prosegue  non si cancella. 

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