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Grande partecipazione alla polentata delle ceneri - Le foto

Vogliamo ricordare che questa immagine esiste anche a San Piero a Sieve in piazza Colonna, a Barberino di Mugello...

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In attesa delle porzioni In attesa delle porzioni © AG
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Non sono più i tempi di “Pierè”,  e  “pintone”, di “Pipino”  e   “maschero”, di “manate” e “gigione”, di “fighetto e Pipino”, di “ganga “ e “stroncaditi”, di  “scalabrino” e “chioccola”, “marmaricaE e “tattone”  e tanti altri personaggi caratteristici di un borgo che non c’è più, attori e autori, che nel corso dei decennio hanno portato avanti questa sagra popolare, fra il sacro e il profano,  che iniziò nel lontano 1799, dopo la vittoriosa ribellione dei borghigiani contro gli invasori francesi, che si batterono sotto l’effige della “Madonnina del Conforto”  che ancor si nota all’angolo di piazza Garibaldi e il corso Matteotti, proprio davanti al Palazzo del Podestà.

Vogliamo ricordare che questa immagine esiste anche a San Piero a Sieve in piazza Colonna, a Barberino di Mugello in un piccolo e abbandonato tabernacolo nel corso Corsini e non per ultimo  a San Cresci in Valcava sotto il porticato di una antica casa colonica, segno che il Mugello fu unito per non sottostare al giogo dei napoleonici. Dopo la vittoria (un borghigiano Sebastiano Berti, ramaio, di soprannme “picchero” sparò una fucilata al Comandante facendolo secco), le popolane si misero a cuocere la polenta che condirono con baccalà e aringhe affumicate.

Scritto questo gli amici polentai, facenti parte del Comitato del  Carnevale dei Ragazzi, il Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo  e la Pro Loco, oltre ad altri volontari,  hanno iniziato, mercoledi 14 febbraio 2024”  a sfornare  la polenta, girata sia a mano che meccanicamente, ma pur sempre gustosa condita da ragù di carne e di porri. Quello che abbiamo notato è che insieme a qualche amico un po attempato c’erano alcuni giovani, ragazze e ragazzi, entusiasti  nell’esser stati inseriti in una parentesi storica che inorgoglisce la cittadina mugellana. 

Mi si dice che sono state cotte e sfornate 11 grandi polente per un totale di circa 1300 porzioni, con quattro pentoloni di condimento, che sono state gustate anche dalle numerose scolaresche della scuola primaria giunti ordinatamente in piazza Garibaldi con  le loro maestre; osservare questi piccolini  alla prese con la loro porzioni  è stato un momento simpaticissimo. Vogliamo complimentarci con tutti questi amici sopracitati, per la volontà nel portare avanti  questa sagra popolare che iniziarono i loro progenitori per giungere dopo tante generazioni al mercoledi 14 febbraio dell’anno 2024!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

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