La scomparsa di Silvio Berlusconi, ci riporta in sede locale in quel 1997 (26 anni orsono! Sembra ieri!), quando in occasione delle elezioni politiche suppletive, doveva esser eletto un candidato per il Senato della Repubblica nel collegio Firenze3/Mugello. Il centro-sinistra, dopo tante polemiche intestine, optò per l’ex magistrato Antonio Di Pietro, acerrimo nemico dell’On. Berlusconi, mentre il centro destra per Giuliano Ferrara, all’epoca direttore del Foglio. In quei mesi (fortunatamente abbiamo in archivio due grossi volumi di articoli di tutti i quotidiani nazionali e molte immagini), il Mugello si trovò al centro dell’attenzione nazionale.
Non passava giorno che venissero organizzati comizi (Fausto Bertinotti e Alessandro Curci con il loro candidato in piazza del Popolo), D’Alema (all’Auditorium del Giotto Ulivi), Pierferdinando Casini (nella sala dei Congressi dell’Hotel Parco Ripa Verde), lo stesso Antonio di Pietro in piazza dell’Orologio, e così in tutti gli altri comuni. Si respirava una aria elettrizzante; era noto che la sinistra nel Mugello, avrebbe ovviamente vinto anche se in quel periodo Forza Italia sotto la spinta di Berlusconi si era imposta in campo nazionale.
Galleria fotografica
Ma il centro destra diede battaglia, Giuliano Ferrara non si risparmiò (scese di peso di dieci chili?), e il clou avvenne sabato 12 novembre 1997, quando Silvio Berlusconi venne a Borgo San Lorenzo (a proposito: la madre della prima moglie di Berlusconi, Signora Dall’Oglio, era nativa di Borgo San Lorenzo), per presentare il candidato Giuliano Ferrara al Teatro Giotto. Il presidente soggiornò all’Hotel Parco Ripa Verde, e i primi due scribacchini che lo intervistarono furono lo….. scrivente di queste note per il Galletto e il caro e indimenticabile Riccardo Benvenuti per La Nazione: uno spasso! Ad attenderlo al Giotto c’erano centinaia di persone, sotto un tripudio di bandiere, mentre i Carabinieri ad un certo momento dovettero chiudere il Giotto poiché non c’era la possibilità di entrare.
Nel palco della stampa c’erano tanti grandi giornalisti (Repubblica, il Corriere, la Stampa, La Nazione, il Giornale, il Messaggero …. Il galletto, etc, etc), e il giorno successivo gli articoli di quella serata vennero pubblicati a iosa. Berlusconi, dal suo popolo, dai suoi ammiratori, dai tanti tifosi del Milan, ebbe una accoglienza trionfale e le immagine sono a testimoniare quanto scriviamo. Che momenti, che giorni per il Mugello in quel lontano 1997.
Ci associamo, con tutto il nostro rispetto al cordoglio della sua numerosa famiglia, poiché davanti alla morte, la pietà umana deve prevalere nella coscienza di tutti. Leggere sui social tante cattiverie, offese e irrisioni, solo perché uno non la pensa in egual modo, nel vivere civile, fa davvero male, e lo scriviamo senza timori reverenziali per nessuno. L’odio per l’avversario politico non è il pane!
Video fornito da Alberto Pini di Videoproduction
Benedetta Lepri
Personalmente credo che stiamo un po' esagerando sulla dipartita di Berlusconi ,personaggio alquanto poliedrico e chiacchierato sia nel bene che nel male.Rispetto per l uomo che non c e più e rispetto per il dolore della famiglia.Sicuramente uomo lungimirante ,abile negli affari e in politica, ma addirittura rendergli l estremo saluto con funerali di Stato mi pare un pochino troppo....Tra l' altro e la prima volta per un ex premier...