Nel Consiglio Comunale di lunedì 11 novembre, l’Assessore ai lavori pubblici Lorenzo Verdi ha risposto a un’interrogazione della Consigliera Vittoria Boni del gruppo Borgo Visione (articolo qui) sullo stato dei lavori del “Ponte della Brocchi”. Nonostante sia un’opera gestita dalla Città Metropolitana di Firenze, il ponte è cruciale per la viabilità di Borgo San Lorenzo e del Mugello, essendo un collegamento essenziale per chi viaggia da e verso Firenze e per il traffico in uscita dall’autostrada di Barberino. Verdi ha ripercorso le fasi del progetto, dall’inizio della problematica di stabilità nel 2021 fino ai lavori di demolizione avviati solo nell’aprile 2024, evidenziando i ritardi causati da un imprevisto geologico che ha inciso sulla progettazione delle fondazioni.
Ricostruendo il percorso di quanto avvenuto, Verdi ha ricordato come nel 2021, quando viene riscontrato un problema sulla staticità del ponte, viene spiegato dall’Ente gestore che la struttura dovrà essere rifatta con una previsione di inizio lavori entro fine 2022 (non c’è ancora il finanziamento regionale). I lavori di demolizione partono solo ad aprile 2024 con fine dei lavori prevista per gennaio 2025. La soluzione progettuale prevista per la nuova opera è quella di un ponte a trave continua con un'unica pila e due campate di luce circa 22 metri, per un totale di circa 44 metri. La larghezza sarà circa 10,60 metri, comprensiva dei due cordoli laterali sui quali saranno installate le barriere di sicurezza. La struttura portante dell'impalcato sarà realizzata con travi in acciaio Corten con soletta in cemento armato.
“Il ritardo principale, spiega l’Assessore Verdi, si è vissuto nella prima fase, tra individuazione del problema e avvio lavori (3 anni), mentre i nuovi ritardi sono dovuti ad un imprevisto geologico e quindi sulla realizzazione delle fondazioni. La profondità della roccia di fondazione, come si evince anche dalla risposta inviataci dalla Città Metropolitana, è risultata diversa rispetto a quanto risultasse dalle analisi fatte con carotaggio”.
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Secondo gli uffici dell’Ente, quindi i lavori al ponte hanno subito dei rallentamenti, dovuti sia a degli imprevisti geologici che alle condizioni meteorologiche, sfavorevoli per la tipologia di lavori eseguita in questa prima fase. Al momento devono essere completati i lavori di fondazione e delle spalle dopodiché sarà realizzata la pila. L’impalcato è in officina, già realizzato e pronto per la posa in opera, non appena saranno terminate le operazioni fondali e in elevazione. A seguito dei rallentamenti, è stato richiesto all’impresa e alla direzione dei lavori di rivalutare il cronoprogramma dei lavori, che tenesse conto anche delle opere aggiuntive che sono in corso per ovviare all’imprevisto geologico. La traslazione dei tempi sarà di circa 3 mesi, con termine alla fine del mese di aprile 2025.