Tutto iniziò alcuni anni fa sulle spiagge di Barceloneta. Un'iniziativa di alcuni locali della movida lanciarono l'idea di regalare una cerveza in cambio di una corrispondente pinta piena di mozziconi di sigaretta traccolti nelle vie e sui marciapiedi della città.
Il successo fu enorme.
Sarà stata la voglia di conquistarsi una birra, sarà stata la nascente cultura ambientale a farsi largo fatto sta che era l'anno 2018 quando l'evento fu importato seppur in chiave analcolica anche a Firenze dove l'iniziativa privata del gruppo social "Firenze plogging" trovò nell'illuminante supporto dell'allora assessore all'ambiente Alessia Bettini il braccio armato anninistrativo per lanciare l'idea anche a Firenze.
Fu una campagna di arruolamento fra bar, gelaterie, pub e tutti coloro che volevano aderire all'iniziativa e La Toraia fu la prima realtà in città a dire sì!
Il successo dell'iniziativa dura ancora oggi dato che in alcuni locali della città che aderirono all'iniziativa c'è ancora chi presenta bottiglette e bicchieri in cambio di un gelato.
Ecco che per la prima estate di nuovo quasi normale dopo i due anni di pandemia "caccia alla cicca!" ritorna e lo fa ancora partendo da La Toraia dove tutto ebbe inizio.
La campagna contro i mozziconi di sigarette si rilancia con l'evento del 13 luglio alle 18,30 presso La Toraia quando verrà offerto un drink (rigorosamente analcolico) una granita o un gelato in cambio di una bottiglietta di cicche raccolte per strada,
sul marciapiede e nel parco.
Un'iniziativa per incentivare la pulizia e la cura della città in questo caso del giardino Caponnetto. Di fatto "caccia la cicca!" è un upgrade urbano del “plogging”, la corsa o camminata veloce lanciata in Svezia dove si raccolgono rifiuti e cartacce lanciata in città da Firenze plogging.
Stavolta "caccia la cicca" strizza l'occhio ai più giovani e si allarga alla vita notturna e trovando nella collaborazione fra Nucleo Operativo di Protezione Civile, Amici dei Lungarni Fiorentini e La Toraia, location de L'Estate Fiorentina locali i partner per
affrontare un tema che è ancora una piaga per l’ambiente: l’invasione dei mozziconi.
Saranno del resto anche leggermente diminuiti rispetto al passato i toscani fumatori (erano il 30% della popolazione nel 2008, il 26% nel 2015, dati Ars) ma le cicche restano ancora una valanga.
Le stime non ufficiali che circolano tra Comune e Alia, l’azienda dei rifiuti, parlano di circa 1 milione di cicche prodotte a Firenze ogni anno di cui più della metà finiscono gettate per terra. Qualcosa come 600 mila mozziconi.
Considerando una lunghezza media di 2,5 centimetri l’uno significa che messi uno dopo l’altro si potrebbe immaginare una “strada” di cicche lunga 14 chilometri.
C’è una legge, la 221 del 2015, che prevede anche multe per i trasgressori ma dall’introduzione dei controlli nel 2016 si ha notizia solo di poche decine di verbali elevati dai vigili urbani fiorentini.
Questa della bibita in cambio delle cicche raccolta è invece una mossa simbolica che intende riprendere un progetto del comune di Firenze per sensibilizzare tutti i cittadini a non buttare le cicche per terra e a contribuire al decoro della nostra città.
Un messaggio educativo, ma anche di premialità: tutti coloro che avranno la voglia di raccogliere le cicche in un bicchiere o bottiglia biodegradabile, infatti, potranno avere in cambio una bibita, un gelato o una granita offerta da La Toraia che anche nel 2018 fu il primo locale fiorentino ad aderire all’iniziativa. Le cicche inquinano e quelle buttate nelle caditoie finiscono negli oceani e nei mari: i numeri sono impressionanti perché si tratta di quasi 5 miliardi all’anno di cicche che finiscono in mare, con una parte che non sarà mai biodegradabile e resterà per sempre in natura.
Con "caccia la cicca!" torna la campagna contro i mozziconi di sigarette nei parchi e nelle vie
Un evento educativo e non solo simbolico per educare alla corretto conferimento di uno dei rifiuti più pericolosi.
ven 8 luglio 2022- 194