Il Poderaccio non c'è più. Finalmente secondo molto che da anni si battono per il superamento dei campi nomadi.
Chiude con la demolizione di 72 casette e rendendo inagibili le ultime 7 ancora rimaste è stato smantellato il campo rom nato sul finire degli anni Ottanta come campo sosta per nomadi con container, roulotte e baracche, che ha subito varie trasformazioni nel corso degli anni.
Risale infatti ai primi anni del 2000 la realizzazione delle 79 casette, suddivise in due villaggi, di cui era composto il campo.
Per velocizzare le operazioni di superamento dell’insediamento, il 26 giugno 2018, è stata costituita un’apposita cabina di regia con il compito di definire e realizzare un programma che tenesse insieme integrazione, legalità e sicurezza.
Nel 2014 nel campo rom risiedevano 470 persone, scese a 241 alla fine del maggio 2018. Nel 2019 sono fuoriusciti dal campo 21 nuclei familiari, mentre quest’anno sono usciti gli ultimi 13 che restavano.
Oggi è un giorno storico per il nostro quartiere, per la nostra città: abbiamo sancito la fine del "campo rom" del Poderaccio. Era un obiettivo importante del nostro programma, lo abbiamo raggiunto. Dopo 5 anni di lavoro, con un progetto che ha portato avanti insieme legalità e integrazione sociale, l'ultima famiglia ha lasciato l'ultima casetta e da ora in poi niente più campi, niente più villaggi, niente più ghetti.
Grazie agli uffici comunali (servizi sociali, servizi tecnici, direzione Ambiente, polizia municipale) e alle cooperative e associazioni che hanno dato il loro contributo operativo. Grazie ai cittadini che hanno avuto pazienza e collaborato. Buon futuro soprattutto alle/ai bambine/i e alle/ai ragazze/i che possono inseguire i propri sogni più liberamente e fuori dalle etichette.
"Oggi è un giorno storico per il nostro quartiere, per la nostra città - dichiara il Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni - abbiamo sancito la fine del "campo rom" del Poderaccio. Era un obiettivo importante del nostro programma, lo abbiamo raggiunto. Dopo 5 anni di lavoro, con un progetto che ha portato avanti insieme legalità e integrazione sociale, l'ultima famiglia ha lasciato l'ultima casetta e da ora in poi niente più campi, niente più villaggi, niente più ghetti.
Grazie agli uffici comunali (servizi sociali, servizi tecnici, direzione Ambiente, polizia municipale) e alle cooperative e associazioni che hanno dato il loro contributo operativo. Grazie ai cittadini che hanno avuto pazienza e collaborato. Buon futuro soprattutto alle/ai bambine/i e alle/ai ragazze/i che possono inseguire i propri sogni più liberamente e fuori dalle etichette. Adesso - conclude - al lavoro per un progetto importante di riqualificazione di tutta l'area.
"Oggi - afferma il Sindaco Dario Nardella - si chiude definitivamente il Campo Rom del Poderaccio, il più grande della Toscana. Era uno degli obiettivi più importanti del mio mandato, un impegno preso 6 anni fa con i fiorentini e il Quartiere. Quel modello di integrazione di 30 anni fa, si è rivelato inefficace ed è giusto superarlo; per questo abbiamo dato la stretta finale negli ultimi mesi. Abbiamo mantenuto la legalità, senza l’uso della forza pubblica e con azioni di integrazione sociale equilibrate ed efficaci. Non abbiamo usato alcuna corsia preferenziale o scorciatoie di favore per le persone del campo, ma solo gli strumenti previsti per ogni fiorentino perché la legge è uguale per tutti.
Ringrazio con il cuore - conclude -l’assessore al sociale e alla sicurezza Andrea Vannucci gli operatori del terzo settore e gli uffici che hanno lavorato a questo obiettivo senza fermarsi neanche durante il lockdown.