
Ancora una settimana e sarà di nuovo tempo di Reggello-Vallombrosa. Stiamo parlando di quella che può essere considerata a buon diritto la decana delle corse in salita, giunta quest’anno alla sua 49esima edizione. E in attesa del prestigioso traguardo del cinquantenario, con i relativi festeggiamenti, la classica toscana si prepara a tornare sabato 13 luglio, fedele alle sue caratteristiche storiche.
Anche quest’anno si correrà sul percorso classico di 13,2 chilometri, che da Piazza Roosevelt a Reggello sale fino all’Abbazia di Vallombrosa, con arrivo in Via San Giovanni Gualberto. Un tracciato completamente in salita, impegnativo sia per il dislivello positivo di 650 metri, sia per il caldo di metà luglio, che richiederà agli atleti una grande condizione fisica e resistenza.
Accanto alla gara competitiva, è in programma anche una eco-passeggiata ludico-motoria di 5 km, con partenza e arrivo direttamente a Vallombrosa, pensata per chi preferisce vivere l’evento in chiave più tranquilla e naturalistica.
La manifestazione sarà intitolata alla memoria di Massimo Montaghi e rappresenterà la terza prova del circuito 4 Legend Tuscan Peaks, che unisce quattro classiche toscane della corsa in salita. Un appuntamento che precede di una settimana un’altra gara molto attesa: la 42esima edizione della Salitredici del Monte Amiata.
Il via sarà dato alle ore 9:00. Le iscrizioni restano aperte fino al 10 luglio. A tutti coloro che taglieranno il traguardo sarà consegnata la prestigiosa medaglia di finisher, simbolo del traguardo raggiunto.
A raccontare la giornata sarà la voce di Graziano Poli, speaker ufficiale e presidente del GP Parco Alpi Apuane.
Saranno 84 le premiazioni previste tra le varie categorie, oltre ai riconoscimenti per le prime cinque società classificate sia per punteggio che per numero di partecipanti. È inoltre previsto un servizio navetta gratuito tra la partenza e l’arrivo, da prenotare in anticipo.
Nel 2024 la Reggello-Vallombrosa ha contato oltre 300 atleti classificati, con le vittorie di Abdelouahed Lablaida in 52’36” e di Laura Sbrana in 1h05’22”. Numeri importanti che testimoniano la vitalità di una gara che continua a scrivere la storia della corsa in salita in Italia.