Ricordo a Fiesole di Antonio Cordone © n.c.
Dall’Associazione “ dalla parte di Abele”, riceviamo e pubblichiamo questa nota, anche perché il signor Antonio Cordone, ucciso deliberatamente da uno squilibrato, come si legge nella nota stampa, è stato per due stagioni sportive portiere dell’A.S. Fortis Juventus 1909 di Borgo San Lorenzo fra gli anni ’40 e gli anni ’50, com’è ben impresso nel libro sul Centenario della società bianco verde: Un giocatore Cordone che ancora molti sportivi ricorda bene, per la sua bravura (era fortissimo fra i pali) e per la sua generosità. Ecco il testo del figlio Marco Cordone, che è stato ultimamente più volte ospite degli sportivi borghigiani ad osserverare qualche partita dei bianco verdi borghigiani. Ecco il testo: “ - Nel ricordo di mio padre Antonio, persona che amava in tutti i sensi la vita, pretendo certezza ed effettività della pena perchè i criminali devono stare in galera. Antonio Cordone era un noto personaggio dello sport dilettantistico fiorentino (calcio e podismo) e purtroppo fu assassinato per mano di un criminale pluriomicida il 26 dicembre 1989 mentre faceva una passeggiata col fido cocker Dolly, attraverso le meravigliose strade collinari tra Firenze e Fiesole. Durante la Messa, un pensiero doveroso sarà rivolto anche ai due carabinieri del Nucleo Radiomobile di Siena, Mario Forziero e Nicola Campanile, il cui estremo sacrificio, il 1° giugno 1990, permise la cattura del pericoloso assassino seriale che aveva ucciso qualche mese prima, mio padre Antonio. La presenza degli sportiivi e degli amiici, sarà gradita venerdì 26 dicembre 2014 alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria Primerana, in piazza Mino a Fiesole (FI), ove sarà officiata una Santa Messa in suffragio di Antonio Cordone e di tutte le vittime della criminalità, troppo spesso dimenticate e non tutelate, che chiedono giustizia e non vendetta –“. Due immagini fotografiche tratte dal libro “ A. S. Fortis Juventus (1909/2009), il lungo diario di una secolare storia sportiva”, riguardanti i Campionati 1952/1953/1954. Antonio Cordone posa insieme ai suoi compagni di squadra, alcuni ancora viventi e che lo ricordano con stima ed affetto.
