Ronta e i suoi grandi personaggi © n.c.
Che il giovane storico Pier Tommaso Messeri, valido e prezioso collaboratore di OK!Mugello, discendente di alcune storiche famiglie di Ronta (i Magnani e i Pananti tante per citarne due), fosse tanto apprezzato per il suo cammino storico e culturale verso i personaggi che hanno impreziosito il nome del paesello mugellano ai piedi del Passo della Colla, lo sapevamo da tanto tempo e quindi domenica scorsa 28 febbraio 2016, nonostante un tempo da tregenda non siamo voluti mancare alla conferenza ( era stata rinviata lo scorso mese per la morte di una giovane signora di Ronta), dedicata a quattro grandi personaggi rontesi, tenutasi nella sala delle conferenze presso il Circolo Ricreativo la Terrazza. Forse era meglio il piccolo teatro, visto l’affluenza di molte persone, ma in un clima davvero famigliare, Pier Tommaso Messeri ha dissertato su quattro personaggi storici di Ronta di Mugello: Giovan Battista Stefaneschi, Luigi Andreani, Gaetano Magnani e Giulietta Gordigiani. Dunque i numerosi astanti con in testa il simpatico e benvoluto parroco don Niccolò Santamariana e Patrizio Baggiani consigliere comunale di maggioranza e “deux machina” del Circolo la Terrazza, oltre a tanti amici, hanno seguito con particolare attenzione quella che è stata la vita e la storia di questi personaggi. Aiutandosi con un video dove venivano proiettate immagini fotografiche e iconografiche prescelte, Pier Tommaso Messeri ha riportato alla luce la figura di Fra Giovan Battitsa Stefaneschi (Ronta di Mugello 1582 – Venezia) 1659), religioso dei Servi di Maria, bravissimo pittore miniaturista, eccelso oratore, amico di Galileo Galilei, un grande del suo tempo; Giulietta Gordigiani ( 1871-1956), andata in sposa a Robert Von Mendesshon, figlia di Michele Gordigiani, (il più grande ritrattista italiano fra ‘800 e ’90), finissima pianista di fama nazionale, e dove nella sua Villa di Striano ospitava i grandi dell’epoca da Eleonora Duse a Gabriele D’Annunzio da Gaspar Cassadò a Guglielmo Marconi, ai musicisti austriaci; Luigi Andreani (Ronta 1860 – Firenze 1922), storico del territorio rontese, Docente in Lettere, Accademico della Crusca, direttore della Biblioteca Nazionale, altro illustre figlio di questa terra dove gli Andreani hanno lasciato un profondo solco di arte, letteratura, storia, cultura. Nel 1921 Luigi Andreani diede alle stampe, fra i tanti scritti, un piccolo opuscolo ( Edito dalla Tipografia Mazzocchi) dove volle ricordare i soldati di Ronta caduti nella Grande Guerra. Infine e non per ultimo, l’amico Pier Tommaso Messeri ha voluto ricordare il Capitano Gaetano Magnani, (1873 - 1918), suo avo in linea materna, ricordando le vicissitudini che lo colpirono durante la Grande Guerra, prigioniero per ventidue mesi degli austrici dove dovette subire carcere e torture, senza mai confessare i piani dell‘esercito italiano per poi morire da eroe e da martire in circostanze misteriose. Nessuno in tanbti anni, dopo ricerche certosine anche dello stesso Pier Tommaso Messeri, nessuno ha mai saputo dove fu sepolto il Capitano Magnani, anche se nel cimitero militare di Innsbruck c’è un tomba e sulla croce c’è scritto il nome dell’ufficiale mugellano. Ma i suoi resti non ci sono. Nel 1926 l’allora amministrazione municipale decise di intitolare una strada al Capitano Gaetano Magnani, (suo fratello l’avv. Giuseppe, fu sindaco di Borgo San Lorenzo fra ‘800 e ‘900), per il suo valore e il suo eroismo. Siamo venuti a conoscenza durante la conferenza che dopo la seconda guerra mondiale l’amministrazione comunale dell’epoca decise di togliere questa denominazione poichè si diceva all’epoca che Magnani era stato ….fascista!! (morì nel 1918!). Se non ci fosse da ridere ci sarebbe davvero da piangere, anche se questa non è la prima volta, che gente accecata dall’odio ideologico cade in simili scemenze storiche ed autentiche idiozie, come fra le altre l’episodio di venti anni orsono, similare a quello di Ronta, perpetrato dal Comune di San Piero a Sieve, sulla piazzetta dedicata a Luigi Guglielmo de Cambray Digny (primo sindaco di Firenze dopo l’unità d’Italia, Ministro delle Finanze nel primo governo italiano, Ministro dell’Agricoltura e del Commercio, per 30 anni sindaco di San Piero a Sieve), accusato di essere stato anch’esso fascista, nonostante sia scomparso l’11 dicembre del 1906, alle ore 6,46 del mattino! Ma a parte queste “quisquiglie” come diceva il grande Totò, i presenti hanno apprezzato la conferenza storica di Pier Tommaso Messeri su questi personaggi, tributandoli tanti e convinti applausi. Davvero meritati. . Il ritratto di Michele Gordigiani alla figlia Giulietta in età giovanile. Il Capitano Gaetano Magnani (1871-1918), eroe e martire nella Prima Guerra Mondiale.



Luigi
l'odio verso chi non la pensa come loro ( vedi i cosidetti laicisti) porta a questi scherzi mentali.
marcello
Come hanno tolto le vie e le piazzette a personaggi ritenuti fascisti e che invece erano morti anni prima dell'avvento del fascio? Ma roba da pazzi