Didattica a distanza - scuola - ragazzi © Pixabay
"Un atto di responsabilità che non prendiamo a cuor leggero, nessuno di noi lo avrebbe voluto e nessuno di noi se lo sarebbe augurato.", è così che il Sindaco di Rufina Vito Maida ha giustificato la nuova restrizione che da oggi (4 novembre, ndr) entrerà in vigore sul territorio comunale.
Per 10/15 giorni niente didattica in presenza per le scuole medie e ritorno alla ormai conosciuta D.A.D. (didattica a distanza). Un provvedimento che è stato anticipato dal Sindaco proprio ieri, a breve termine dall'entrata in vigore del nuovo decreto che il Premier Conte probabilmente illustrerà in diretta nazionale nella giornata odierna.
Una ordinanza che anticipa dunque a livello precauzionali le decisioni che verranno prese a livello governativo. Se si verificheranno le attuali previsioni che vedono la Regione Toscana come zona "verde" (quindi a minor rischio contagio, ndr), le scuole medie non rientrerebbero fra i cambiamenti. La bozza del decreto prevede, infatti, che le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (ovvero le superiori, ndr) dovranno garantire sull'intero territorio nazionale il 100% delle attività didattiche tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Solo per le "zone rosse" (massimo rischio di contagio, ndr) dovrà essere garantita per i ragazzi della seconda e terza media la didattica a distanza.
Queste la dichiarazione integrale del Sindaco di Rufina Vito Maida:
"Dopo una seria e attenta valutazione e di concerto con la ASL e la Dirigente scolastica, abbiamo deciso di sospendere la didattica alla scuola media di Rufina per 10/14 gg.
Da domani (oggi, ndr) per tutte le classi della scuola secondaria effettueranno la DAD.Il provvedimento si è reso necessario e in via precauzionale, dopo approfondite e accurate indagini e a seguito della comunicazione da parte delle autorità competenti, di un caso positivo tra il personale scolastico che quasi certamente ha avuto contatti con gran parte degli studenti dell'istituto Leonardo da Vinci.
Un provvedimento necessario e forte che ci sentiamo di fare in maniera precauzionale e a tutela dei nostri ragazzi, delle loro famiglie e in generale per la nostra comunità.
Decidere di sospendere le attività didattiche è un atto di responsabilità che non prendiamo a cuor leggero, nessuno di noi lo avrebbe voluto e nessuno di noi se lo sarebbe augurato.
Ciascuno di noi ha una grande responsabilità e la raccomandazione che mi sento di fare a tutti e di rispettare rigidamente le regole, di indossare sempre la mascherina anche in luoghi aperti, di arieggiare spesso gli ambienti e di lavarsi spesso le mani."


