
Dall'Uffico stampa della Fortis Juventus riceviamo e pubblichiamo questo accorato appello e questo comunicato sulla gestione delle sagre a Borgo e le accuse mosse alla società:
“Stiamo assistendo ad un attacco portato da più parti alla Fortis Juventus che non possiamo più tollerare. A leggere certe affermazioni sembra che la nostra società sia la sola causa dei problemi che attanagliano Borgo San Lorenzo. Per non parlare delle lettere anonime inviate da certi corvi ……”. Alessio Dori, presidente ASD Fortis, ha atteso tempo prima di intervenire, ma al nuovo attacco nei confronti delle attività extrasportive della società mugellana, non ha potuto non replicare.
“La disoccupazione aumenta ed anche nella nostra zona i giovani sono sempre più penalizzati nella ricerca del lavoro, si fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Ma tutto questo sembra interessare poco visto che di questi temi ho trovato poche tracce sulla cronaca locale: ho, invece, assistito - da luglio ad oggi - ad una moltiplicazione degli articoli sulle sagre quasi che questo rappresentasse il problema del Mugello. Anzi di Borgo San Lorenzo. Non solo: gli articoli hanno tutti rappresentato un quadro che vede una posizione dominante della Fortis che in realtà non esiste. Peccato che, come Presidente, come presunto responsabile di una situazione squilibrata, non abbia mai avuto il piacere di essere contattato ed esprimere il mio punto di vista”.
La Fortis, ha ricordato Dori, è una società sportiva che conta 320 tesserati, dai 6 anni in su: svolge una funzione sociale e punta all’autosufficienza economica grazie agli sponsor, ai genitori, ai volontari, a coloro che fanno della Fortis un ramo vivo della società civile.
“Le sagre che organizziamo hanno questa funzione, ma rappresentano nello stesso tempo anche una promozione per il Mugello. I prodotti che utilizziamo sono, nella quasi totalità, a km 0; la filiera utilizzata è quella locale. Ai nostri appuntamenti si sono affiancati stand dei vini Frescobaldi, per esempio, così come uno stand Coldiretti o dei piccoli produttori locali. Piatti e scodelle sono di porcellana, le stoviglie di acciaio e le tovaglie di stoffa. Peraltro, e qui basterebbe essere venuti di persona per rendersene conto, oltre l’80% degli avventori sono persone che abitano fuori dal Mugello, anche fuori regione, e che, espressamente, si muovono per partecipare a questi appuntamenti che rappresentano una forma di promozione del territorio visto che, dopo la sagra, si gira anche per Borgo e per il nostro territorio. Lo stesso vale per le feste da ballo che facciamo presso il nostro tendone per dare ai giovanissimi l’opportunità, senza andare troppo a giro e creare apprensione ai genitori, di stare insieme e divertirsi”.
Peraltro, la regolamentazione che Borgo si è data in materia di sagre – anche se le liberalizzazioni del Governo Monti sembrerebbero indicare tutt’altra strada – ha effetti sul comune di Borgo. In altri comuni del Mugello, per esempio, sono già stati approvati calendari 2012 delle sagre con oltre 30 week end occupati.
Dori ha anche evidenziato come la sua società non abbia alcun rapporto con la gestione degli spazi di ristorazione a Vivilosport, “peraltro ottimamente gestiti da altre società sportive”.
“L’obiettivo che ci siamo assunti in questo mandato triennale, ha concluso Dori, è di far diventare la Fortis una società autosufficiente dal punto di vista economico, un punto di riferimento per il paese, un luogo dove educare e far crescere come persone e calciatori, i nostri figli. Se invece che dalle scrivanie degli uffici per ‘s’parlare della Fortis si fosse venuti qualche volta al Romanelli, sono certo che i giudizi sarebbero stati diversi. Oppure il nostro attivismo disturba coloro che vorrebbero l’immobilismo totale del paese di Borgo? In ogni caso allo stato attuale delle cose, non ci sono i presupposti perché io possa continuare con la mia presidenza alla Fortis”.
Ultima frase, precisa una successiva nota dell'ufficio stampa che deve così essere interpretata:
Scaduto il mandato previsto dall’assemblea (il 30 giugno 2012) se in questi mesi la situazione non cambierà, Dori ritiene non vi siano i presupposti per il proseguimento della sua Presidenza alla società Fortis.