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Ex allievi Salesiani riuniti nel Mugello per celebrare San Giovanni Bosco

Nonostante siano passati ben 57 anni dalla loro partenza il ricordo è ancora tanti sia negli ex allievi sia nei ex oratoriani...

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Gli ex allievi salesiani  nella foto ricordo Gli ex allievi salesiani  nella foto ricordo © AG
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Una splendida giornata di sole ha accolto nel Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo,  un buon  gruppo di ex allievi salesiani, per ricordare e festeggiare il nome di San Giovanni Bosco, nel cui nome tanti cari e ricordati sacerdoti, portarono nel Mugello in generale e a Borgo San Lorenzo  in particolare dal 1935 al 1967, una ventata di cultura, di didattica, di ricreazione  e di profonda umanità’ che non è mai venuta meno.

Nonostante siano passati ben  57 anni dalla loro partenza il ricordo è ancora tanti sia negli ex allievi sia nei ex oratoriani i quali nel giorno della festa di San Giovanni Bosco si riuniscono nel luogo dove gli vide giovani studenti e giovani ragazzi che andavano a giocare all’Oratorio.

La Santa Messa, accompagnata dai canti di un nutrito gruppo di boy-scouts di Borgo San Lorenzo, è stata celebrata da don Luciano Marchetti il quale nella sua bella omelia ha ricordato  quale è stato l’insegnamento del Santo torinese, nonostante il boicottaggio dell’epoca dei massimalisti verso la cristianità e i sacerdoti. 

Quindi tutti a tavola negli accoglienti e modernissimi locali del Centro Giovanile del Mugello, per una succolente conviviale dove i cuochi e le massaie avevano preparato un ottimo menù con tutte specialità nostrali, in una atmosfera di grande amicizia dove i ricordi si sono sprecati, terminato poi quasi al termine, da alti e scroscianti applausi,  quando nel grande video è stata accolta da una ovazione la vittoria in Australia di Jannik Sinner.

Si sono dati, anzi ci siamo dati, a Dio piacendo, all’anno prossimo, ma il ricordo continuerà poichè mercoledì prossimo 31 gennaio 2024, alcuni ex allievi si porteranno nel piccolo cimitero di Palazzolo in Comune di Tavarnelle in Val di Pesa per porre un mazzo di fiori all’indimenticabile don Fortunato Raddi, lì sepolto, sacerdote salesiano, ma anche un uomo (era uno dei rarissimi ingegneri meccanici dell’epoca e grazie a lui venne aperta la nota Scuola Guida Lombardi di Borgo San Lorenzo), che si era accattivato, unitamente a don Tarcisio Torracchi ed altri sacerdoti, la stima e l’apprezzamento  di tantissimi borghigiani. I ricordi continuano.

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