I sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Barberino del Mugello, Calenzano, Carmignano e Signa hanno espresso una richiesta congiunta di chiarezza sulle dichiarazioni della ASL riguardo ai casi di salmonella riscontrati a fine settembre nelle mense scolastiche. Nel corso di una conferenza stampa, i primi cittadini hanno reagito a un documento emesso dall’Ufficio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare che accusa l’azienda Qualità&Servizi di aver omesso misure di prevenzione e di non aver rispettato protocolli di autocontrollo.
Secondo i sindaci, tali affermazioni sono infondate. Essi sottolineano che Qualità&Servizi, l'azienda responsabile del servizio di refezione scolastica, ha agito autonomamente sospendendo le attività il 25 settembre, subito dopo le prime segnalazioni di ricoveri di bambini con sintomi gastrointestinali. La decisione di fermare l’attività, precisano, è stata presa senza alcuna indicazione preventiva da parte della ASL, che ha successivamente eseguito i controlli e non ha rilevato irregolarità nella produzione dei pasti, come riportato in un verbale del 26 settembre.
La questione sembra ruotare attorno all’utilizzo di pomodori nel menù del 20 e del 24 settembre, sui quali la ASL ha puntato l’attenzione. I sindaci chiedono quindi di approfondire il flusso delle comunicazioni e verificare se ci fossero segnali d’allarme precedenti alla sospensione del 25 settembre, che avrebbero potuto contenere la diffusione della tossinfezione.
La richiesta congiunta delle amministrazioni è di rendere trasparenti le informazioni e di chiarire eventuali responsabilità, garantendo sicurezza e fiducia alle famiglie.