Scarperia. Arrestato per spaccio prima del battesimo del figlio © n.c.
Scarperia. Alla vigilia del battesimo del figlio arrestato un senegalese mentre spacciava hashish.
Il Sabato prima di Pasqua i Carabinieri della Stazione di Scarperia hanno arrestato un venticinquenne di nazionalità Senegalese sorpreso nel centro del paese mentre era intento a cedere pochi grammi di hashish ad un giovane del posto in cambio di 10 euro. Il servizio eseguito dai Militari dell’Arma la vigila della Domenica di Pasqua non è stato casuale poiché da tempo erano stati segnalati dalla popolazione dei movimenti sospetti in prossimità di Via delle Cortine ove era stato registrato un continuo andirivieni di ragazzi in orari serali e notturni.
Il Senegalese, con precedenti specifici, è stato condotto presso il carcere di Sollicciano e dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso il comando Carabinieri di Scarperia. Il ragazzo Senegalese ha espresso il proprio rammarico per non aver potuto assistere al battesimo del figlio che era stato fissato per la domenica Santa, in compenso alla cerimonia è stato notato l’acquirente per il quale comunque è stata eseguita la prevista segnalazione alla Prefettura di Firenze in quanto consumatore di stupefacenti.
Ronta. Arrestato un giovane di origine siciliana perché colpito da ordine di carcerazione
Da alcuni mesi i Carabinieri della Stazione di Ronta stavano cercando di rintracciare un trentenne di origine Siciliana destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dal Tribunale di Firenze per fatti avvenuti nel 2006. L’uomo, un pregiudicato con interessi nel Comune di Borgo San Lorenzo, sapendo di dover scontare un periodi di detenzione, da tempo aveva fatto perdere le proprie tracce trasferendosi anche all’estero. Questi, nonostante gli accorgimenti adottati per non farsi trovare, è stato sorpreso dai Militari all’alba del 9 marzo mentre stava rientrando in una abitazione del della Frazione di Ronta ove aveva trovato ospitalità da alcuni conoscenti. Il provvedimento restrittivo è stata la conseguenza di un cumulo di pene connesse a reati di violenza privata, violazione di domicilio e danneggiamento che lo stesso aveva consumato ai danni della propria famiglia nel 2006 nel Comune di Barberino, da dove all’epoca era stato allontanato con la misura di prevenzione del divieto di soggiorno.


